Che clima si respirava nell'ultima puntata? Il fattore emotivo ha fatto anche la sua parte nelle tue performance?
A dirla tutta l’ansia l’ho sentita maggiormente nelle prime puntate, lavorare in una cucina che non è la tua, con persone che non conosci, le telecamere, i giudici. Le prime prove sono quelle in cui ho avuto più difficoltà. E poi in fondo lo si percepisce anche dallo schermo. Nelle prime ho fatto errori anche grossolani; man mano che è proseguito il programma ho imparato a domare le emozioni fino all’ultima puntata dove - devo dire - non ero particolarmente teso. Ero lì per fare il meglio che potessi ed è quello che ho fatto.
Sì, assolutamente: le persone che sapevo sarebbero state le più temibili erano loro, già da subito lo scenario che avevo in mente era più o meno questo.
La persona che ho conosciuto meglio sicuramente è Emilio: gareggiando spesso in squadra abbiamo avuto modo di approfondire e conoscerci meglio; apprezzo molto la sua umiltà e la sua sfrenata passione per il cibo a 360C°. Anche Nausicaa, in quanto compagna di “banco”: mi sono affezionato molto a lei e un posticino nel mio cuore l’ha conquistato anche Giada!
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con Emilio Glorioso |
Sicuramente non sottovaluterò più i dolci tradizionali.
Durante il percorso è stato sempre richiesto di osare e stupire. Io sono sicuramente quello che ha usato di più stravolgendo i dolci, cambiandogli forma modalità di consumo e gusto. Non sempre si è tenuto conto di questo dando più spazio al classico. Siamo così noi italiani, diffidenti alle novità.
Rinaldini: tiramisù, magari in versione torta moderna, con un sapore deciso di caffè amaro. Biasetto: una pralina, elegante, dal sapore deciso di nocciole caramellate e con un cuore cremoso e croccante allo stesso tempo; Di Carlo: una Saint Honoré, che racchiude in sé molte tecniche diverse a simboleggiare le sue conoscenze partendo dalla pasta sfoglia, passando per bignè, pan di spagna e infine le creme; Caterina: macaron al profumo di rosa con salsa ai lamponi. Un delicato contrasto tra l’acidità del lampone e la delicatezza dell’essenza di rosa. Sofisticato e femminile come la nostra madrina.
Ho abbracciato i miei cari e sono tornati nella mia pasticceria! Dove mi sento di gran lunga più a mio agio!
Prossima tappa…?
Sicuramente adesso mi concentrerò sui dolci tradizionali, quelli su cui sono meno ferrato e poi magari chissà un'esperienza all’estero... Giovanni Zambito.
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