Rai2, "Il più grande pasticciere": eliminata Valentina Urbini. L'intervista di Fattitaliani: la vera vittoria è il lato umano fra colleghi

Ieri sera su Raidue con la conduzione di Caterina Balivo, la regia di Piergiorgio Camilli e realizzato in collaborazione con Toro ha debuttato "Il più grande pasticciere" nuovo cooking show che mira a trovare fra dieci candidati il più bravo nell'arte della pasticceria secondo il giudizio dei maestri Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo (intervista di Fattitaliani) e Roberto Rinaldini (intervista di Fattitaliani).
In ciascuna puntata i pasticceri sono sottoposti a tre prove culinarie di pasticceria. Nella prima devono preparare un dessert unico nel gusto e nella presentazione estetica seguendo un tema dato dai giudici. Al termine del tempo a disposizione i giudici assaggeranno i dolci e decreteranno i peggiori della prova. Poi tocca alla prova in esterna: i candidati, divisi in squadre, dovranno realizzare un dessert o un buffet di dolci per un evento particolare, confrontandosi con la tradizione della pasticceria italiana. A guidarli e giudicarli sarà un tutor di eccezione, Iginio Massari girando l’Italia e sfidandosi con i dolci tipici del territorio. Infine, la prova eliminatoria: i peggiori della prima prova e di quella in esterna si sfidano in Accademia in una prova di abilità a tempo, che si concluderà con l’eliminazione. Ieri sera sono stati eliminati Anthony Nilatha e Valentina Urbini di Roma, intervistata da Fattitaliani.
Il fattore emotivo ha fatto anche la sua parte nelle tue performance?
Assolutamente sì. Rispetto ai miei colleghi ho meno pratica quotidiana riguardo al "lavoro duro". Essendo una pastry designer passo più tempo sulla progettazione che in laboratorio e sicuramente questo aspetto non mi ha aiutato ai fini della gara.
Quale collega hai conosciuto meglio nel vivo della gara?
Ho creato dei rapporti meravigliosi con tutti i miei colleghi. La vera vittoria in effetti è stato il lato umano tra noi. Al di là della gara siamo diventati un gruppo molto affiatato. Anthony (Nilantha, ndr) mi ha addirittura invitato a passare una vacanza dalla sua famiglia in Sri Lanka.
L'errore che non ripeteresti mai più?
Probabilmente l'unico vero errore che sento di aver fatto: presentare un dolce al piatto su una scultura di isomalto, che comunque è un prodotto commestibile!!!
Un elemento invece che secondo te non è stato ben giudicato? 
L'aspetto estetico del mio dolce. Chiaramente era il mio punto forte, sono stata scelta per questo, e non doveva passare in secondo piano!
Potresti associare un dolce ad ognuno dei tre giudici e a Caterina Balivo?
Scelta difficile, ma ci provo! Rinaldini lo assocerei al croquembouche, per la sua altezza e la sua stravaganza. Biasetto è impossibile identificarlo con un dolce diverso da quello che lui stesso ha creato: la setteveli! Leonardo Di Carlo, forse lo immaginerei come un macaron, perché nonostante le dimensioni, questo dolce è un gioiello della pasticceria... e poi è liscio e croccante fuori nel suo guscio... e morbido dentro nei suoi ripieni... un po' come il Maestro. Alla Balivo invece associerei un qualsiasi dolce al cioccolato che solitamente è la tentazione più grande per i golosi.
La prima cosa che hai fatto dopo l'eliminazione? 
Ho chiamato mio figlio perchè era il suo compleanno e durante le riprese non avevo possibilità di utilizzare il cellulare. E' stata dura stare lontana dai miei figli. Poi ho telefonato al mio trainer e compagno di squadra (nel Campionato Italiano) Paolo Santilli e sono riuscita finalmente ha scaricare la mia tensione e a tirare fuori qualche lacrima. La sua risposta? "Ora sei ancora più forte. E' solo l'inizio!" e così il mio pianto si è trasformato in un sorriso.
Dopo l'eliminazione... prossima tappa? 
Rimettersi in gioco per un'altra sfida...magari un mondiale di decorazione?! Giovanni Zambito.
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CARATTERISTICHE E COMPETENZE

Valentina 34 anni romana “de Roma” trascorre la sua infanzia con la nonna in mezzo alle piante e ai fiori del negozio di famiglia. Laureata in architettura, forme e colori sono sempre stati la sua passione. Durante un viaggio negli States si innamora dei dolci americani e appena torna in Italia compra il suo primo chilo di pasta da zucchero e comincia a sperimentare. Dopo anni di esperienza come decoratrice Valentina decide di trasformare la sua passione nel suo lavoro e diventare un pasticcere a 360 gradi. Come ha sempre fatto nella vita si butta in questa nuova avventura e comincia un duro periodo di formazione con i grandi maestri Eliseo Tonti e Davide Malizia. Da qui inizia la sua carriera fatta di concorsi premi e riconoscimenti anche se per Valentina il premio più bello della sua vita sono i suoi d figli Leonardo di 8 anni e Margot di 5. Architetto, pasticcere e mamma Valentina si divide tra i progetti dello studio di architettura per il quale ancora ogni tanto collabora, i corsi di cake design e il suo laboratorio.  Possiede una grande sensibilità artistica che si esprime nella ricerca continua della perfezione che la porta a preparare dolci unici, delle vere e proprie costruzioni complesse e dinamiche che lasciano tutti a bocca aperta. La sua specialità è lo zucchero e Iil suo punto forte è la creatività e la voglia di sapere. Collabora con diverse riviste di settore ed è il primo pasticcere italiano ad aver ideato  CAKE FOR CHILDREN, il primo evento di “zucchero” e solidarietà per bambini. Valentina è la designer del gruppo e, come tiene sempre a sottolineare lei stessa “io inizio dove la pasticceria tradizionale finisce.” 
Fattitaliani

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