All’antivigilia delle feste natalizie, martedì 23 dicembre 2014, si è svelata “Santofuoco”, la canzone che annuncia l’uscita di LUCERNARIO, primo EP autoprodotto del cantautore abruzzese LUIGI FRIOTTO, in vendita ad anno nuovo dal 20 gennaio 2015 con distribuzione per tutti i negozi digitali a cura di Zimbalam.
Come videoclip on line in anteprima esclusiva sul sito web del quotidiano d’Abruzzo “Il Centro” (reso pubblico su You Tube al link http://youtu.be/ilhY6- wtvmw) e come singolo disponibile in radio e suiTunes al link https://itunes.apple.com/ it/album/santofuoco-single/ id953974289 a prezzo speciale (solo € 0,69), “Santofuoco” diffonde finalmente al pubblico le raffinate e profonde sonorità della tradizione cantautorale di Luigi Friotto.
Il cantautore, compositore e pianista originario di Lanciano (Ch) mostra così i frutti di un lungo e onorevole percorso musicale formativo, svolto negli ultimi anni confrontandosi soprattutto con la scuola autorale ligure, che ha ispirato e nutrito la sua creatività, già nota a molti, grazie ai meravigliosi spettacoli di musica e danza sull’acqua, su surreali zattere adagiate lungo la Costa dei Trabocchi o realizzati tra le magnifiche gole e alture d’Abruzzo.
Prima del lancio ufficiale dell'EP "Lucernario" a livello nazionale, sabato 17 gennaio 2015 presso lo storico Teatro “Fedele Fenaroli” di Lanciano ha luogo la speciale presentazione dal vivo delle canzoni inedite di Luigi Friotto, con uno spettacolo riservato proprio al pubblico del suo territorio di provincia, elemento da sempre imprescindibile nelle sue produzioni musicali, quello stesso territorio frentano che l’artista da anni tenta di emozionare e incendiare con il furore della bellezza e il potere sperimentale - santo e ancestrale - della musica da cantare e suonare, ma anche danzare e contemplare.
Luigi Friotto: <<Santofuoco è una catarsi comico-drammatica. Una Santa Inquisizione fantasiosa, arrivata con molti secoli di ritardo e con più ragioni di allora. Si tratta di muoversi in un ballo incendiario che castighi e accantoni gli uomini buffi del Potere arrogante ed altresì i loro comunissimi insignificanti discepoli. Genti grette che fagocitano la bellezza, pezzo dopo pezzo, con in bocca il deliberato motto del “mors tua vita mea”. La Storia inorridisce. Santofuoco brucia, passo e contrappasso: vita mea, mors tua.>>