Festival di Borgio Verezzi, dal 13 al 15 luglio La vedova scaltra in prima nazionale con Inaudi-Zeno

Fattitaliani
Rosaura, una giovane e ricca vedova veneziana, corteggiata assiduamente da quattro pretendenti di nazionalità diverse (l’inglese Milord Runebif, il francese Monsieur Le Bleau, lo spagnolo Don Alvaro di Castiglia e l’italiano Conte di Bosco Nero), ne saggia le reali intenzioni con uno stratagemma, prima di fare la sua scelta:
è in estrema sintesi, la trama de “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni, che dal 13 al 15 luglio sarà presentata in “prima nazionale” al Festival di Borgio Verezzi, brillantemente aperto dall’anteprima di “Le bal”, con il pubblico scatenato alla fine della rappresentazione nel ballare il twist in piazza Sant’Agostino, insieme agli attori e le attrici della compagnia diretta da Giancarlo Fares.
Della divertente commedia, saranno protagonisti due “new entry” del Festival: Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno, star televisive reduci da fortunate e popolari fiction come Tutti pazzi per amore e Una pallottola nel cuore (Inaudi), Il Paradiso della signore e Baciato dal sole (Zeno), ma entrambi con solida formazione teatrale. Accanto a loro, ritornano Massimiliano Giovanetti, Claudia Ferri e Renato Cortesi, tutte “vecchie conoscenze” di Borgio Verezzi, come il brillante regista, Gianluca Guidi, al suo debutto nella direzione di un classico goldoniano: “Una nuova sfida professionale, accettata volentieri anche perché quando ero un bambino, mia madre Lauretta Masiero l’aveva interpretata per lo Stabile di Padova”. In scena anche Claudia Ferri, Riccardo Bocci, Matteo Guma, Alessandra Cosimato e Andrea Coppone.

Questo testo (che sarà scandito dalle musiche composte da Massimiliano Gagliardi, uno dei figli d’arte di questo spettacolo, come Fabio Ferrari e lo stesso Guidi) riveste un certo valore storico, “poiché rappresenta il punto di passaggio tra la commedia dell’arte, basata sull’improvvisazione, e la commedia di carattere; introduce alcune innovazioni e anticipa i temi della donna fiera e corteggiata che torneranno nella Locandiera”. È la terza commedia di carattere, dopo La donna di garbo del 1743, e L'uomo prudente di poco successivo, ed è quella con la quale si affermò la riforma del teatro goldoniano. Dei temi vicini alla commedia dell'arte ripete alcuni spunti tematici, come quello di Arlecchino servitore di due padroni, che nel suo ruolo di ambasciatore e postino fa confusione sia tra i signori che deve servire, sia tra i destinatari dei vari messaggi che è incaricato di trasmettere.

Prenotazione e vendita biglietti alla biglietteria di viale Colombo 47 a Borgio (orario 10.30-13 e 16.30-18.30 anche di domenica) e nelle sere di spettacolo, anche al botteghino in piazza Gramsci  a Verezzi, dalle ore 20.30. I prezzi: primo settore (file dalla A alla M): interi 27 euro, ridotti 25 (over 65/under 25); secondo settore (file dalla N alla Y): interi 25, ridotti 23 (over 65/under 25); ridottissimo 15 (ragazzi fino a 11 anni); muretti 23, senza distinzione di settore. È possibile anche pagare online con carta di credito, o con bonifico bancario (info sul sito www.festivalverezzi.it). Bus navetta dal piazzale del teatro Gassman (costo: un euro a tratta) con partenza alle 19.15-19.45-20.10-20.30,  e ritorno dal parcheggio di piazza Gramsci (prima corsa 10 minuti dopo il termine dello spettacolo; tre corse a seguire a circa 20 minuti una dall’altra).
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