Solve et Coagula. Riflessioni dal 15 Agosto

 


"La verità è figlia del tempo, non dell’autorità."  Francis Bacon

Lo “zar debole”: il Piombo della diplomazia
In alchimia, il piombo rappresenta la materia grezza, pesante e difficile da trasformare. È il simbolo della forza potenziale, ancora non raffinata, ma con la capacità di diventare solida e duratura se lavorata con saggezza. Putin e la Russia possono essere visti come un grande blocco di piombo: lento, resistente, apparentemente immobile, ma dotato di resilienza e capacità di adattamento.

Leggere, come fa Il Giornale, che lo zar è “più debole” perché accetta un incontro con Trump è una semplificazione che ignora il senso reale della diplomazia. Accettare la negoziazione non significa sottomettersi: è manipolare equilibri complessi, consolidare posizioni e preparare future mosse strategiche. La Russia, pur sotto sanzioni e pressioni economiche, mantiene il consenso interno, ridireziona il commercio verso Asia, Medio Oriente e Africa e riesce a preservare una parvenza di autonomia politica.

Come il piombo alchemico, la Russia mostra che la forza apparente non è sempre ciò che appare: è una materia grezza che, se lavorata con pazienza e strategia, può trasformarsi in oro simbolico della posizione internazionale.

La sinistra calabrese: lo Zolfo delle divisioni
Lo zolfo in alchimia rappresenta l’elemento ardente e instabile, capace di bruciare, purificare o distruggere. Nella politica italiana, la sinistra calabrese agisce come zolfo: tensioni interne, veti incrociati, candidature contestate e accuse reciproche dimostrano un fuoco che può consumare energie senza produrre trasformazioni reali.

L’audio di Fernando Pignataro (Avs) è un esempio lampante. Senza una guida capace di contenere lo zolfo e legarlo al piombo, la passione si trasforma in conflitto improduttivo. Come lo zolfo in laboratorio, che deve essere mescolato con cura per ottenere una reazione utile, le energie della sinistra necessitano disciplina e visione. Controllate, possono diventare una fonte di energia purificatrice: trasformando fragilità in solidità politica e conflitto in opportunità di crescita collettiva.

Negli ultimi dieci anni, la sinistra italiana ha mostrato momenti di virtù alchemica, come la gestione di emergenze sociali e programmi di welfare innovativi, ma la mancanza di leadership capace di contenere le tensioni interne ha spesso ridotto questi successi a episodi isolati, incapaci di durare.

Trump e la Fed: il Mercurio dell’illusione
Il mercurio, fluido e instabile, rappresenta la politica monetaria americana e le strategie economiche di Trump. La decisione di sostituire Jerome Powell, i possibili tagli dei tassi e le oscillazioni dei dazi sono esempi di mercurio in azione: mosse rapide, flessibili e talvolta imprevedibili. L’obiettivo è stimolare l’economia, generare liquidità e produrre vantaggi immediati, ma gli Stati Uniti hanno un debito pubblico superiore ai 34.000 miliardi di dollari.

Le fluttuazioni dei dazi, spesso annunciate e poi rimosse, creano profitti per chi sa anticiparle, come Trump stesso, ma non consolidano una crescita duratura. Il mercurio rappresenta perfettamente la liquidità e l’instabilità: illusione di prosperità temporanea, ma instabilità strutturale. La vera trasformazione richiede controllo, pianificazione e visione a lungo termine. Eventi economici degli ultimi dieci anni — guerre commerciali sino-americane, recessioni post-pandemiche e crisi finanziarie globali — mostrano come la gestione del mercurio richieda equilibrio tra flessibilità e prudenza: senza un piano coerente, la fluidità produce solo illusioni di successo.

L’alchimia politica contemporanea
Geopolitica, politica interna ed economia possono essere viste come una tavola alchemica: il piombo della forza grezza, lo zolfo delle tensioni interne e il mercurio delle politiche economiche fluide. Il principio del “solve et coagula” - separare, purificare e ricomporre - è valido oggi: distinguere ciò che è stabile da ciò che è volatile, trasformare conflitti in energia produttiva e usare la flessibilità per ottenere risultati concreti.

I grandi statisti del passato ci offrono esempi di alchimia politica applicata. Machiavelli, pur controverso, indicava come il principe dovesse combinare forza e astuzia, trasformando crisi in opportunità. Federico II di Svevia, mediatore tra poteri diversi, seppe trasformare tensioni politiche e religiose in alleanze durature. Questi esempi dimostrano che l’alchimia politica non è mera metafora: è l’arte di combinare elementi contrastanti — forza, passione ed economia — per generare equilibrio e stabilità.

Esempi contemporanei di alchimia politica
Alcune figure politiche mostrano tentativi concreti di alchimia. Angela Merkel ha saputo trasformare tensioni interne e crisi economiche in risultati duraturi, guidando l’Europa con prudenza e visione strategica. Jerome Powell e Janet Yellen hanno cercato di stabilizzare il mercurio economico, pur in contesti complessi. Al contrario, leader che puntano solo a consenso immediato o forza apparente spesso falliscono, lasciando caos e instabilità.

Le strategie geopolitiche della Russia, le divisioni della sinistra italiana e le politiche economiche statunitensi mostrano come la combinazione di piombo, zolfo e mercurio sia oggi più complessa che mai. Ogni mossa politica deve essere calcolata, ogni decisione economica ponderata, e ogni tensione interna gestita con disciplina: solo così si può sperare di produrre oro politico, cioè risultati concreti e duraturi.

Veri alchimisti in politica?
Oggi esistono veri alchimisti, statisti capaci di trasformare caos in ordine, tensioni in coesione e illusioni finanziarie in crescita reale? La risposta è incerta. Molti politici si muovono come apprendisti alchimisti: manipolano percezioni, cavalcano emozioni e fluttuazioni economiche, ma faticano a creare stabilità duratura.

I veri statisti sanno lavorare il piombo della forza, domare lo zolfo interno e stabilizzare il mercurio instabile dell’economia. Sono rari, ma essenziali: solo chi possiede pazienza, visione e capacità di trasformare le sostanze complesse del mondo contemporaneo può produrre un’“alchimia politica” duratura.

In un’epoca di rapidità, fumo e specchi, riconoscere i veri alchimisti - capaci di osservare, comprendere e trasformare - è forse la sfida più urgente del nostro tempo. Chi ci riesce non genera solo potere temporaneo, ma sostanza stabile: equilibrio tra forza, passione e saggezza, capace di durare oltre le turbolenze del presente.

Osservare, comprendere e trasformare: questa è l’alchimia politica, e la capacità di farlo distingue il governante dal semplice politico, l’alchimista dallo spettatore del caos.

Carlo Di Stanislao

Fattitaliani

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