Simpatico, solare e con la battuta sempre pronta, in realtà Tony Renda nasconde un cuore molto sensibile. Dj apprezzato in tutto il mondo, si è fatto conoscere presso il grande pubblico per la sua partecipazione lo scorso anno all'interno di Temptation Island come fidanzato.
Tony, a distanza di un anno dalla tua partecipazione a Temptation Island, come è cambiata la tua vita?
Guarda, a un anno da Temptation Island posso dire che la mia vita è cambiata profondamente. È stato un anno intenso, pieno di novità, sorprese e anche qualche ferita. La gente mi riconosce per strada, mi ferma, vuole sapere tutto… e io? Io sto ancora cercando di capire se sono diventato più saggio o semplicemente più famoso per i meme… Di certo, ho imparato molto. Su di me, sulle relazioni, su ciò che davvero conta. Perdere la donna che amavo più di ogni altra cosa mi ha segnato nel profondo. Mi ha cambiato.. Oggi affronto la vita con la stessa leggerezza che mi ha sempre accompagnato, ma con una maturità nuova, più consapevole. È cresciuta dentro di me, silenziosa, giorno dopo giorno.
E anche se il cuore a volte pesa, continuo a sorridere. Perché ogni passo, anche il più doloroso, mi ha portato fin qui.
Con il senno di poi, rivivresti ancora l'esperienza e nella stessa maniera?
Con il senno di poi, sì, rifarei quest’esperienza altre mille volte. È stata una delle avventure più belle e intense che io abbia mai vissuto. Mi sono divertito, ho riso, mi sono messo in gioco completamente.. Forse più io che la mia compagna, è vero, ma non ho mai voluto mancarle di rispetto, mai. Se potessi tornare indietro, però, non la lascerei andare via così facilmente. Pensavo di farlo per il suo bene, convinto che fosse la cosa giusta, ma oggi so che avrei dovuto fermarmi, ascoltarla di più, capire meglio cosa la rendesse davvero felice. Perché a volte, nel voler fare la cosa ‘giusta’, si finisce per perdere ciò che conta di più.
Quale credi sia l'atteggiamento giusto da assumere per vivere ogni giorno nel villaggio nella maniera più vera possibile?
Secondo me l’atteggiamento giusto è essere se stessi, sempre, e vivere ogni giorno nel villaggio senza filtri e strategie. Solo così si può affrontare quest’esperienza in modo vero, mettendosi in gioco con il cuore e lasciandosi andare davvero. È un viaggio nei sentimenti, è vero, ma non devono mai mancare la leggerezza, il sorriso e un po’ di sano divertimento. Se trovi il giusto equilibrio tra emozioni sincere e spensieratezza, allora sì che vivi tutto nel modo più autentico possibile.
Il mio consiglio? Semplice.. divertiti! Perché un’esperienza così la fai una volta sola nella vita e se la prendi troppo sul serio, ti perdi il bello. Io, non la sprecherei nemmeno per sogno proprio come non l’ho sprecata! Vivi tutto al massimo, ridi, lasciati andare e ricordati che, anche se è un ‘viaggio nei sentimenti’, non è vietato godersela!
A sorpresa sei uscito dal programma con la allora tua fidanzata Jenny ma poi le cose tra di voi, con il passare dei mesi, non sono andate più bene. Ci sono stati anche vari scambi Social, tra cui dirette, che ti hanno fatto storcere il naso. Che cosa è realmente successo?
Sì, siamo usciti insieme dal programma ed ero davvero felice. In quel momento ci credevo con tutto me stesso. Pensavo fosse un nuovo inizio, la possibilità di cambiare tutto ciò che non andava. Ma col tempo le cose non sono migliorate.. anzi, sono peggiorate! E io, forse per paura, forse per insicurezza, ho fatto la scelta di lasciarla andare, convinto che fosse meglio per lei, anche se dentro di me stavo male. Pensavo di fare la cosa giusta, ma oggi so che non lo era. Non per me.. E la verità è che mi dispiace. Mi dispiace davvero tanto averla persa. Perché ci tenevo, ci tenevo davvero. E se potessi tornare indietro, forse avrei lottato di più.. Ho sofferto tanto ma spero che almeno quella sofferenza abbia avuto un senso. E che lei, in qualche modo, lo abbia capito.
Tu sei più grande di lei di diversi anni, credi che la differenza anagrafica possa essere stata un ostacolo nella crescita del vostro rapporto?
No, la differenza d’età non è mai stata un vero problema. L’unico “intoppo” è sempre stato il mio modo di vivere. Lei si è innamorata proprio di quella vita.. Non ero dietro una scrivania (quando mi ha conosciuto), ma dietro una console da DJ, con uno stile un po’ fuori dal comune, che tutti hanno visto. E nonostante questo, ha deciso di restare. Anzi, non so bene perché, ma ha sempre cercato, con dolcezza, di cambiarmi un po’ quella parte che l’aveva fatta innamorare. Forse voleva vedermi sotto una luce diversa, più “normale”. Però alla fine credo che il bello sia proprio riuscire a convivere con le nostre differenze, no?
Che cosa, a tuo avviso, non ha funzionato?
Credo che, col tempo, non siamo più riusciti a capirci davvero. Forse abbiamo smesso di ascoltarci a fondo, o abbiamo iniziato a dare per scontate alcune cose. Quando manca il dialogo vero, anche le piccole incomprensioni diventano grandi. E poi, probabilmente, volevamo cose diverse, o stavamo cercando di cambiarci a vicenda senza accorgercene. Alla fine, quello che non ha funzionato non è stato l’amore, ma il modo in cui abbiamo cercato di farlo funzionare.
Tu hai dichiarato più volte di volerla proteggere. Da chi o da che cosa?
Sì, l’ho detto tante volte. Io. volevo proteggerla. Da cosa? Dalle difficoltà della vita, dalle delusioni, dalle cadute che fanno male. Volevo evitarle il dolore, anche quando magari avrebbe voluto affrontarlo da sola. Forse ho sbagliato il modo, lo riconosco. Ho cercato di farlo con l’istinto di chi ama profondamente, come fa un padre con una figlia, pensando di sapere cosa fosse meglio per lei. Ma l’amore non è controllo, e nemmeno protezione a tutti i costi. È presenza, ascolto, rispetto dei suoi tempi e dei suoi spazi. L’ho capito tardi, ma lo porto con me come una lezione importante.
Sì, per me proteggere ha sempre significato amare. È il mio modo istintivo di dimostrarlo.. prendermi cura, cercare di evitare che l’altra persona soffra. Ma col tempo ho capito che, anche se parte da una buona intenzione, farlo nel modo sbagliato può diventare un peso. Quando la protezione diventa eccessiva, quando togli spazio all’altro invece di offrirgli sostegno, rischi di intossicare il rapporto. E purtroppo è quello che, in parte, è successo. Non era mancanza d’amore, anzi… Forse era proprio troppo amore, ma espresso nel modo meno giusto.
Come è cambiato nel corso del tempo la tua concezione dell'amore?
È cambiata radicalmente. Un tempo pensavo che si potesse andare avanti anche solo con l’affetto, con l’attrazione, prendendosi cura dell’altro senza necessariamente credere fino in fondo nell’amore. Credevo bastassero l’indipendenza, la forza, la libertà.
Oggi, invece, ne sono profondamente convinto.. senza amore non si vive davvero. L’amore, quello autentico, fatto di rispetto, presenza e cura, dà senso a tutto. Ti cambia dentro, ti insegna chi sei, ti mette di fronte alle tue fragilità, ma allo stesso tempo ti fa sentire più forte. È la cosa più semplice e più complessa che ci sia… ma alla fine, è l’unica che conta davvero.
Adesso il tuo cuore è occupato?
No, in questo momento il mio cuore non è occupato. Dopo una relazione così lunga, quasi sette anni, non puoi semplicemente dimenticare una persona in pochi mesi. L’amore vero lascia tracce profonde, e per guarire davvero serve tempo. Credo di averne ancora bisogno. Ma una cosa l’ho capita.. non posso più vivere senza amore. Quindi sì, se un giorno dovessi incontrare la persona giusta, quella capace di toccare di nuovo le corde giuste, sarò pronto ad aprire quella porta. Perché l’amore è l’unica cosa che dà davvero senso a tutto.
Sei impegnatissimo con il tuo lavoro di dj in tutto il mondo. Ti consideri dunque fidanzato con la musica?
Sì, sono molto impegnato con la mia attività da DJ e producer… magari in tutto il mondo no.. non ancora! ma diciamo che per ora punto all’Europa, e chissà, un giorno magari davvero in giro per il mondo. Sarebbe il mio sogno.. Detto questo, no, non mi considero fidanzato con la musica perché con la musica sono proprio sposato da una vita! Le ho dedicato tutto.. tempo, energie, sogni, sacrifici. È un amore viscerale, totale.
Ma ci tengo a dire una cosa, questo “matrimonio” con la musica non occupa la parte del cuore che dono all’amore della mia vita. Quello spazio resta unico, ed è fatto per un altro tipo di amore! Più umano, più intimo, più fragile e, forse, proprio per questo ancora più prezioso.