Ricky Ferranti: intervista al cantautore piacentino

Ricky Ferranti vanta una formazione musicale molto ricca: diplomato al CPM (Centro professionale musicale) per due corsi dedicati alla chitarra elettrica, è anche un grande esperto di chitarra rock, rock blues e jazz. Ha insegnato all'accademia di musica Moderna di Piacenza, ed attualmente insegna al Livestudio di Codogno.

Vincitore di vari concorsi in Italia e all'estero, tra i quali il Jimi Hendrix Tribute indetto dalla rivista Chitarre, vinto con il rifacimento della cover “Purple Haze”, è anche autore di diversi video didattici e collaborazioni per metodi editi da Playgamemusic-Carish.

Con la band Animali Rari, di cui è stato membro dal 2002 al 2012, ha suonato nei principali locali italiani ed accompagnato artisti italiani come: Fiordaliso, Smaila, Faletti e Grignani; ma ha anche suonato con artisti internazionali, come la cantante Angel Forrest (vincitrice di 3 blues Awards in Canada),  la californiana Sherrita Duran e il cantante country John Luskey. Inoltre, con il trio Are Jay ha aperto i concerti di Fabio Treves e Davide van de Sfroos.  Con Animali Rari ha realizzato gli album "Stagioni" (2006), "Sottosopra" (2007) e "Animalilive" (2007). Degno di nota il singolo "Già colpevoli", parte della colonna sonora del film "Va dove ti porta il cuore".

Incide diversi album come solista, e la passione per il blues il country ed il folk si concretizza nei dischi "This Flame" (2016) e “One Soul” (2017) in cui emergono le chitarre acustiche unite a strumenti tradizionali quali banjo, mandolino, armonica e stomp box. Il progetto solista viene portato avanti sia come One Man Band, riproponendo brani originali e cover suonando contemporaneamente chitarre acustiche, armoniche e percussioni e strumenti tradizionali, che come trio elettrico, e nella band dello Spirit Gospel Choir di Piacenza. Tra le sue ultime fatiche si conta l'album "Al mondo" (Radiocoop, 2019), da cui sono stati estratti i singoli "Al mondo", "C'è il sole" e "Dubbi acerbi", e l'EP "Hope" (Radiocoop, 2020), pensato e prodotto durante i mesi del lockdown che l'artista ha trascorso nella sua Codogno. Avvia nel 2020 una collaborazione con l'etichetta indipendente LaPOP, nel 2022 esce l’album Nuovi eroi che raccoglie tutti i singoli usciti tra il 2020 e il 2022.

 

In occasione dell'uscita del singolo “Passano le estati”, abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore piacentino.

 

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Ciao a tutti, “Passano le estati” è un brano nato qualche anno fa. Ho deciso solo ora di farlo uscire con un arrangiamento acustico che smorzasse il tono malinconico del testo.

È un testo in cui mi ritrovo ciclicamente, nel senso che ci sono periodi in cui sento maggiormente lo scorrere del tempo.

Scrivere per me è comunque una catarsi e scrivere del tempo che passa mi fa sentire meglio.

Uscirà un videoclip?

Non ho in programma videoclip

Quali sono le tue influenze musicali?

Cito sempre Hendrix e Knopfler come i miei punti di riferimento musicali.

Ascolto comunque dalla Classica al Rock

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

È nata da ragazzino con le tastiere e poi le chitarre acustiche ed elettriche.

Il vero colpo di fulmine è stato Hendrix con “Purple Haze” e “Money for Nothing” dei Dire Straits.

Sconvolgenti.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Bennato o Zucchero per la loro passione per il Blues.

Progetti futuri?

Finire i Brani che formeranno il nuovo Album di cui “Passano le estati” rappresenta il primo singolo


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