Sarà una delle firme più autorevoli della musica da film, la britannica Rachel Portman — prima donna nella storia a vincere un Oscar per la miglior colonna sonora — ad inaugurare il prossimo 3 luglio (ore 21.30) al Teatro Ebe Stignani di Imola, il 25° Emilia Romagna Festival con una nuova composizione presentata in prima mondiale assoluta, Filmscapes for Flute and Orchestra, commissionata in esclusiva dal Festival e realizzata in co-produzione con Veneto Festival de I Solisti Veneti, Festival delle Nazioni e Festival Ljubljana.
Sul palco, I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella, con la partecipazione del flautista Massimo Mercelli, dedicatario del brano, interpreteranno un programma che, oltre alla nuova opera di Rachel Portman, include anche brani di Nino Rota, Benjamin Britten e Dmítrij Šostakóvič.
Un’apertura che conferma l’ambizione internazionale della rassegna, ormai tra i punti di riferimento della grande musica estiva in Italia. In due mesi di programmazione, dal 3 luglio all’11 settembre 2025, il Festival proporrà 60 concerti, oltre 600 artisti e un cartellone che intreccia passato e futuro, con il suo ormai consolidato claim: “Classico è Contemporaneo”. Accanto al concerto inaugurale, sfileranno grandi protagonisti della scena internazionale, tra cui Nicola Piovani (con un prestigioso progetto sugli 800 anni di San Francesco), Maxence Larrieu, Richard Galliano, Paolo Fresu, Ramin Bahrami, Elio, la Guiyang Symphony Orchestra, il Balletto di Roma, Cristina Zavalloni e molti altri, insieme a nuove giovani promesse, selezionate tra i vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali.
Prima donna a vincere un Premio Oscar per la miglior colonna sonora (nel 1997 per Emma di Douglas McGrath), Rachel Portman, che sarà presente all’inaugurazione a Imola, è anche la prima compositrice ad aver ricevuto un Emmy Award per il film Bessie di Dee Rees. Autrice di oltre cento colonne sonore per il grande schermo, ha firmato le musiche di film iconici come Le regole della casa del sidro e Chocolat di Lasse Hallström, The Manchurian Candidate di Jonathan Demme, Oliver Twist di Roman Polanski, fino al recente The Return (Itaca. Il ritorno) di Uberto Pasolini. Compositrice versatile, molto attiva anche nel repertorio sinfonico e operistico, Portman presenterà a Imola in prima mondiale la nuova opera “Filmscapes for Flute and Orchestra”, una suite per flauto e orchestra d’archi in cui la compositrice ha intrecciato alcuni dei suoi temi più celebri tratti da Chocolat, Emma e Le regole della casa del sidro. “I temi dei tre film — spiega la Portman — sono intrecciati in singoli movimenti che evocano le emozioni, il dramma e la natura talvolta giocosa delle storie raccontate nei film.”
Il programma del concerto prevede anche un altro grande compositore di colonne sonore, Nino Rota, di cui però qui si ascolterà un brano di musica pura, ossia non legato alle immagini, il Concerto per archi in quattro tempi, scritto tra il 1964 e il 1965. A seguire, il prestigioso ensemble dei Solisti Veneti si cimenterà con due giganti del Novecento europeo, Benjamin Britten e Dmítrij Šostakóvič. Del compositore britannico si ascolterà la Simple Symphony op 4, un’opera giovanile del ’34, dove l’aggettivo “simple”, semplice, si riferisce alla chiarezza della struttura della composizione, ben evidenziata anche dai precisi riferimenti che accompagnano l’intestazione dei quattro movimenti (bourrée chiassosa, pizzicato gioioso, sarabanda sentimentale e finale buffo) e non certo alla facilità di esecuzione. Di Šostakóvič, sarà presentato un brano scritto dal compositore sovietico in origine come quartetto n.8 op 110 per quartetto d’archi, a cui successivamente diede il permesso al celebre direttore d’orchestra Rudolf Barshai di farne una trascrizione per orchestra d’archi, ovvero la versione che si ascolterà a Imola.
La nuova opera di Rachel Portman, tra gli eventi musicali più attesi dell’estate italiana, a seguire, sarà presentata anche al Teatro Olimpico di Vicenza (4 luglio), al Festival di Lubiana (19 agosto) e al Festival delle Nazioni di Città di Castello (12 settembre).
INGRESSO
Biglietti:
I settore € 20 - Ridotto (under 25 e over 65) I settore € 17
II settore € 15 - Ridotto (under 25 e over 65) II settore € 12
Fino a 10 anni € 1
Biglietti disponibili su Vivaticket
PROGRAMMA
Nino Rota
Concerto per archi
Benjamin Britten
Simple Symphony, op. 4
Dmítrij Šostakóvič (Arr. Rudolf Barshai)
Sinfonia da camera in do minore op. 110
Rachel Portman
Filmscapes for Flute and Orchestra
World Premiere con commissione ERF
BIOGRAFIA ARTISTI
Nata nel West Sussex, Rachel Portman ha iniziato a comporre all’età di 14 anni e ha studiato musica all’Università di Oxford, dove si è interessata alla scrittura di musiche per film studenteschi e produzioni teatrali.
Rachel è diventata la prima compositrice donna a vincere un Oscar, che ha ricevuto per la colonna sonora di Emma. È stata anche la prima compositrice donna a vincere un Emmy Award, ricevuto per il film Bessie. Nel 2023 ha ricevuto il suo secondo Emmy per Julia. Ha ricevuto altre due nomination agli Academy per Le regole della casa del sidro e Chocolat, che le sono valse anche una nomination ai Golden Globe.
Ha firmato la colonna sonora di oltre cento film, tra cui La duchessa, Oliver Twist, One Day, Beloved, Manchurian Candidate, A Dog’s Purpose, The Vow, Race, Dolphin Tale 2, Despite The Falling Snow, Godmothered, Belle, The Return, Life Is Sweet, Hart’s War, Only You, Their Finest, The Legend Of Bagger Vance, Benny And Joon, Never Let Me Go, Bel Ami, Ratcatcher, Grey Gardens, Snow Flower And The Secret Fan, The Lake House, Bessie Smoke, Infamous, Mona Lisa Smile, Palookaville, War Of The Buttons e The Human Stain.
Rachel ha recentemente completato The Return e We Were The Lucky Ones per Disney/Hulu.
Per il palcoscenico e la sala da concerto Rachel ha scritto un’opera di Saint Exupery, Il Piccolo Principe per la Houston Grand Opera, un musical di La casa nella prateria, The Water Diviner (BBC proms), Earth Song (BBC singers), Endangered (National Centre for the Performing Arts, Beijing), Tipping Points (concerto per violino WDR Orchestra / Noorlands Operan). Il primo mattino del mondo (Joyce Di Donato / Eden).
Più recentemente Another Eve (ciclo di canzoni, Joyce Di Donato/Dortmund).
Rachel ha pubblicato due album per pianoforte – Ask The River e Beyond The Screen, quest’ultimo contenente alcune delle sue musiche da film più amate per pianoforte solo e violoncello.
Insignita dell’OBE nel 2010, Rachel è honorary fellow del Worcester College di Oxford e Fellow del Royal College of Music.
L’Orchestra de I Solisti Veneti festeggiato nel 2022 il proprio 63.mo anno di attività. Fondata nel 1959 da Claudio Scimone, l’Orchestra è ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale destando l’incondizionato entusiasmo del pubblico e della critica. Ambasciatori della cultura e della musica veneta nel mondo con più di 6.000 concerti tenuti in oltre 90 nazioni, I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali, dal Festival di Salisburgo (dove sono stati presenti in più di 30 occasioni) alla Carnegie Hall di New York. Nel nome e nel segno del loro fondatore e Direttore, scomparso nel 2018, I Solisti Veneti e il nuovo Direttore Artistico e musicale Giuliano Carella, continuano a perpetuare l’eredità spirituale ed estetica del Maestro.
Con una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD, e DVD I Solisti Veneti hanno ottenuto i più alti riconoscimenti mondiali in campo musicale, il Premio Grammy Award di Los Angeles, numerosi Grand Prix du disque dell’Académie Charles Cros di Parigi e dell’Académie du Disque Lyrique, molteplici Premi della Critica Discografica italiana, e l’originale Premio del Festival Bar vinto con 350.000 preferenze da parte del pubblico dei più giovani. Al Teatro La Fenice di Venezia è stato loro assegnato nel 2008 il Premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Rubinstein e sono stati al centro di importanti programmi televisivi fra i quali “Le Sette Parole” di Haydn nella Cappella degli Scrovegni di Padova (regia di Ermanno Olmi) e “Vivaldi peintre de la musique” di François Reichenbach. Hanno collaborato con i più importanti artisti della nostra epoca da Placido Domingo a Josè Carreras, June Anderson, Ruggero Raimondi, Andrea Bocelli, Marilyn Horne, Samuel Ramey, Itzaak Perlman, Henryk Szeryng, Sviatoslav Richter, Jean Pierre Rampal, James Galway, Salvatore Accardo, Uto Ughi per non citarne che alcuni. Sono stati i primi in Italia fin dal 1965 a tenere concerti nelle scuole e hanno tenuto master class sull’interpretazione della musica veneta nei Paesi Europei, in Venezuela per il “Sistema” di Josè Abreu, negli USA, in Canada, Cina, Oman e Kenya.
Hanno riportato alla luce in concerto, in teatro e in parte pubblicato nelle loro edizioni, centinaia di opere sconosciute del grande patrimonio musicale italiano, rivelando numerosi “grandi” del passato e curando la pubblicazione dell’opera omnia di Giuseppe Tartini. Eseguendo “Il Nascimento dell’Aurora” e “Il Concilio dei Pianeti” di Tommaso Albinoni nonché il suo intermezzo “Pimpinone” hanno rivelato la bellezza dell’opera vocale di Tommaso Albinoni. Molti fra i più noti compositori della nostra epoca, fra cui Ennio Morricone, Giuseppe De Marzi, Sylvano Bussotti, Franco Donatoni, Gian Francesco Malipiero, Cristóbal Halffter, Marius Constant, Luis de Pablo, Azio Corghi, Domenico Guaccero, Giacomo Manzoni, Alessandro Cadario, hanno dedicato loro musiche a I Solisti Veneti e a Claudio Scimone creando così una importante letteratura per 10 o più archi solisti. Per dimostrare il legame profondo esistente fra la musica veneta, l’architettura e le arti figurative hanno registrato una serie di DVD di grande importanza quali “Le Stagioni di Vivaldi nelle Ville di Palladio” (Arthaus), “Il Gloria e la musica sacra di Vivaldi in San Marco a Venezia e nella Cappella degli Scrovegni in Padova” (Dynamic), “I Concerti per flauto di Vivaldi con James Galway nel Palazzo Ducale di Venezia” (Hardy Classic) e molti altri. Il Parlamento Europeo, in occasione del loro 50.mo anniversario, ha dedicato a I Solisti Veneti una targa in cui li ha qualificati “promotori straordinari della cultura al di là delle frontiere”. Le Ambasciate d’Italia di Lussemburgo, Bruxelles, Parigi, Vienna e altre hanno affidato a I Solisti Veneti le manifestazioni ufficiali di apertura o di chiusura del Semestre italiano di Presidenza della UE.
Nel 2015 e nel 2016 Pino Donaggio, che con I Solisti Veneti ha esordito come brillante giovane solista agli inizi dell’attività dell’Orchestra, ha dedicato loro una serie molto varia di composizioni raccolta in un CD edito dalla Warner intitolato “Lettere”. Nel 2019, in occasione del 60.mo anniversario dei “Solisti”, il noto cantautore e compositore di colonne sonore ha scritto ancora cinque brani a loro dedicati e incisi dai “Solisti” nel CD “Nel Cinema e nella Classica”.
Nel triennio 2020-2022, nonostante la pandemia e le relative restrizioni, è stata ospite di alcune della maggiori rassegne ed istituzioni musicali italiane e straniere come: Rossini Opera Festival di Pesaro, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Festival Pergolesi Spontini di Jesi, Stradivari Festival di Cremona, Emilia Romagna Festival, Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Bibiena di Mantova, Teatro Verdi di Salerno, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Sala Tchaikovsky di Mosca, Ljubljana Festival, Fondation Gianadda di Martigny, Musikverein Kärnten di Klagenfurt, Festival de Musique di Toulon, Royal Opera House di Muscat, Tartini Festival di Pirano, Opera House di Muscat, Festival de las Velas di Segovia, solo per citarne alcune.
Dopo le storiche collaborazioni con artisti della musica leggera come Lucio Dalla, Gino Paoli e Massimo Ranieri, l’ultimo biennio ha visto nascere nuove collaborazioni e sperimentazioni che hanno portato l’Orchestra ad esibirsi insieme ai jazzisti di fama internazionale Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, ad effettuare registrazioni audio e video, dirette streaming e a partecipare alla realizzazione del nuovo disco di Amilcar Soto Rodriguez e Susana Baca, vincitrice di tre Latin Grammy Award.
Nel 2022 hanno presentato e organizzato la 52.ma edizione del Veneto Festival (Festival internazionale G. Tartini) e la Terza edizione del Festival in collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente italiano “I Solisti Veneti per il FAI”, ciclo concertistico nato nel 2020 e strutturato in forma di festival itinerante che intende promuovere un dialogo suggestivo tra musica, storia ed arte.
Massimo Mercelli è il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Galliano, Sollima, Piovani e Gabriel Prokofiev.
Autodidatta e poi allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e due edizioni del “Concorso Internazionale di Stresa”.
Massimo suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, NCPA di Pechino, Teatro Colon di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala, Auditorium RAI di Torino, Victoria Hall di Ginevra, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo, Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, auditorium dell’ONU a New York, Grande Sala del Mozarteum di Salisburgo Filarmonica di Berlino e di Mosca e nei Festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Festival Cervantino, Rheingau, Jerusalem, Warsaw, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Valery Gergiev, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Michael Nyman, Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Jiri Belolhavec, Federico Mondelci, John Malkovich, Igudesman & Joo, Jan Latham-Koenig, Catherine Spaak, Susanna Mildonian, e con orchestre come i Moscow Soloists, i Wiener Symphoniker, i Solisti Veneti, i Cameristi della Scala, la Prague Philarmonia, la Filarmonica di San Pietroburgo, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Soloists, la Moscow Chamber Orchestra, la Franz Liszt Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani e I Musici.
Tra le tappe più significative della sua carriera ricordiamo la prima esecuzione “Façades” di Philip Glass col compositore al pianoforte, la prima assoluta della cantata di Ennio Morricone “Vuoto d’anima piena” diretta dal compositore stesso, e alla Filarmonica di Varsavia al festival dedicato ai 75 anni di Krzysztof Penderecki; poi in Cina con Luis Bacalov all’Expo di Shanghai e la prima esecuzione mondiale del concerto n. 1 per flauto ed orchestra di Michael Nyman a lui dedicato,
Il concerto alla Čajkovskij Hall di Mosca sotto la direzione di Yuri Bashmet eseguendo “Contrafactus” di Giovanni Sollima, anche esso a lui dedicato e quello al MusikVerein di Vienna e la prima mondiale del nuovo concerto a lui dedicato da Sofia Gubaidulina e la partecipazione al concerto di apertura del Festival per gli 80 anni di Krysztof Penderecki alla Filarmonica di Varsavia e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi. A livello discografico ricordiamo il cd Massimo Mercelli performs Philip Glass con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da “Orange Mountain Record”, la casa discografica di Philip Glass, Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per DECCA, poi ancora per DECCA il nuovo cd Bach SansSouci con Ramin Bahram, e su RAI5 una serie di 5 documentari a loro dedicati sulle sonate di Bach. Ha eseguito in prima esecuzione Jade, concerto a lui dedicato da Richard Galliano al Festival di Izmir con la presenza sul palco del compositore.
Nel novembre 2018 è stato l’unico italiano invitato a partecipare al Festival per gli 85 anni di Krysztof Penderecki alla Filarmonica di Varsavia.
Nel 2019, per il suo compleanno, ha eseguito al Teatro alla Scala di Milano il Concerto n.2 di Michael Nyman, a lui dedicato e nel 2020, sempre al Teatro alla Scala, il Notturno Passacaglia di Ennio Morricone, anche esso a lui dedicato; nel 2021, al teatro degli Arcimboldi di Milano si è esibito a fianco di John Malkovich. Nel 2022 è stato solista nel Dante concerto scritto per lui da Gabriel Prokofiev e nel 2023 della 1° esecuzione di Tre fenomeni di Nicola Piovani a lui dedicati e diretti dal compositore
Nato a Milano nel 1956, allievo prediletto di Claudio Scimone (fondatore e direttore de “I Solisti Veneti” dal 1959 al 2018) che nel 1990 lo nomina Presidente dell’Ente, Giuliano Carella dirige per la prima volta “I Solisti Veneti” a poche settimane dalla scomparsa del Maestro, nell’importante concerto presso la Fondazione Gianadda di Martigny, Svizzera. Immediatamente dopo, quale naturale erede spirituale ed estetico di Claudio Scimone, i soci e i musicisti dell’Ente lo eleggono all’unanimità nuovo Direttore artistico e musicale considerandone l’enorme esperienza musicale in Italia e ancor più all’estero.
Il repertorio operistico di Carella conta oltre un centinaio di titoli di compositori italiani, francesi e tedeschi spaziando da Paisiello ad oggi. Direttore musicale del Festival Pucciniano di Torre del Lago (1986-1991), Primo Direttore ospite della Fondazione Arena di Verona (1998-2002), Direttore musicale dell’Opéra de Toulon (2002-2016), è stato inoltre Direttore ospite alla Staatsoper di Vienna, Deutsche Oper e Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Opera di Francoforte, Staatsoper di Stoccarda, Semperoper di Dresda, Staatsoper di Amburgo, Aalto Musiktheater di Essen, Opéra Comique di Parigi, Opéra di Marsiglia, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Opéra National de Lorraine di Nancy, Opéra di Nantes Angers, Opéra di Montecarlo, Opéra di Ginevra, Fondazione Gianadda di Martigny, Nederlandse Oper di Amsterdam, Teatro de la Monnaie di Bruxelles, Det Kongelige Theater di Copenhagen, Teatro Real di Madrid, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Teatro Nacional Sãn Carlos di Lisbona, Opera North di Leeds, Festival di Edimburgo, Teatro Bolshoi di Mosca, Opera Nazionale Romena di Timisoara, New Israeli Opera di Tel Aviv, Michigan Opera di Detroit, Opera di Dallas, Opéra di Montreal, Teatro Colon di Buenos Aires, Teatro Municipal di Santiago del Cile, New National Theater e Japan Opera Foundation di Tokyo. In Italia ha diretto all’Arena di Verona (tre produzioni di Tosca, due produzioni de La Traviata, Aida, Turandot, Madama Butterfly e Il Trovatore), Teatro Filarmonico di Verona, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Parma, Teatro Verdi di Trieste, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Bellini di Catania, Teatro del Giglio di Lucca, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Sociale di Trento, Teatro Comunale di Bolzano, Ente Concerti Marialisa de Carolis di Sassari, al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e per la Settimana musicale dell’Accademia Chigiana di Siena.
Nell’ultimo triennio, oltre a più di 150 concerti con “I Solisti Veneti”, ha riscosso significativi successi con Francesca da Rimini (Zandonai) e Madama Butterfly all’Opèra National du Rhin di Strasburgo, Ariodante, Don Pasquale e Rigoletto alla Staatsoper di Stoccarda, Madama Butterfly al Kongelige Theater di Copenhagen, Roberto Devereux all’Opera di Francoforte, Romeo et Juliette all’Opéra di Montreal, Aida all’Opera National de Lorraine di Nancy, Bohème all’Opera di Dallas, Faust all’Opéra di Nizza, Simon Boccanegra al New Israeli Opera di Tel Aviv, Giovanna D’Arco al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, I Puritani e Tosca all’Opéra di Marsiglia, Un ballo in maschera all’Opera Nazionale Rumena di Timisoara. Fra i maggiori impegni del 2022 e del 2023 si citano Carmen a Tolosa, Bianca e Falliero a Francoforte, Aida e Il Trovatore a Tel Aviv, Turandot in Oman, La Sonnambula a Nizza, Francesca da Rimini (Mercadante) a Erl, Norma a Essen.
L’elenco delle registrazioni discografiche comprende: Elisabetta, regina d’Inghilterra e Adelaide di Borgogna di Rossini, L’Esule di Granata di Meyerbeer e Il Diluvio Universale di Donizetti registrate per Opera Rara; Francesca da Rimini di Zandonai, L’Amore dei tre re di Montemezzi, La Wally di Catalani, Andrea Chénier di Giordano, Macbeth di Verdi, Poliuto di Donizetti, Il Pirata di Bellini, Romeo et Juliette di Gounod e Samson et Dalila di Saint-Saëns registrate al Concertgebouw di Amsterdam per NPS (Radio-televisione olandese); Ernani di Verdi, La Sonnambula di Bellini e Il Giuramento di Mercadante per Nuova Era; L’ultimo giorno di Pompei di Pacini, Caritea, regina di Spagna di Mercadante, Il Duello comico, Le due contesse e la Proserpine di Paisiello per Dynamic, oltre che a una serie di Recitals in cui ha collaborato con Mariella Devia, Fiorenza Cedolins, Sumi Jo, Vesselina Kasarova e Jennifer Larmore per le case RCA, Teldec, Erato, Sony e Bongiovanni. Ha registrato in DVD Turandot e Norma al Gran Teatre del Liceu di Barcellona per TDK, I Puritani alla De Nederlandse Opera di Amsterdam per Opera Rara, Turandot all’Arena di Verona per ARTE, ancora Norma con il Teatro Bellini di Catania per Dynamic, I Puritani per l’Opera Royale de Wallonie di Liegi e, nel 2017, Le Prophéte di Meyerbeer all’Aalto-Theater di Essen per Oehms Classics.
Al repertorio operistico si affianca quello sinfonico alla testa di prestigiose orchestre, tra le quali Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, Philarmonia Orchestra di Londra, London Philarmonic Orchestra, Academy of St-Martin in the Fields, English Chamber Orchestra, Scottisch Chamber Orchestra, Orchestre de Paris, Orchestre de la Suisse Romande, Staatskapelle Dresden, Staatskapelle Berlin, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Orchester Des Saarländischen Rundfunks, Staatorchester Stuttgart, Frankfurter Oper und Museumorchester, Essener Philarmoniker, NPS Radio Filharmonisch Orkest, NPS Radio Kamer Filharmonie, Nederlands Philharmonisch Orkest, Det Kongelige Orchester di Copenhagen, Odens e Symfoniorkester, Aalborg Symfoniorkester, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Russian National Orchestra Mosca, Opera Nazionale Rumena di Timisoara, Eesti Riiklik Sümfooniaorkester Tallin, Orchestre Métropolitain de Montreal, Tokyo Philarmonic Orchestra.
Si è diplomato in Direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e in Composizione al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova. Si è perfezionato, sotto la guida di Franco Ferrara, all’Accademia Chigiana di Siena dove ha conseguito il Diploma di Merito in Direzione d’orchestra. Prima di abbandonare l’attività didattica ha insegnato nei Conservatori di Adria, Mantova, Brescia e Verona, in qualità di Professore di ruolo per il Corso di Musica d’insieme per strumenti ad arco e Quartetto.
Emilia Romagna Festival è realizzato grazie al contributo e sostegno di:
Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna
e di un’importante rete di Comuni:
Forlì, Imola, Cesena, Codigoro, Comacchio, Castel San Pietro Terme, Alfonsine, Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Budrio, Castel Bolognese, Castel Guelfo di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Faenza, Fontanelice, Lugo, Mordano, Riolo Terme, Russi, Tredozio.
Anche per il 2025 Emilia Romagna Festival potrà contare sul supporto di numerosi enti e privati:
Turkish Airlines
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
Con.Ami - Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale
Gruppo Hera
Banca di Imola
Andalò Gianni S.r.l.
Confindustria Emilia Area Centro – Delegazione imolese
Terme di Castel San Pietro Terme
Terme di Cervia
Clai
Sfera S.r.l.
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Fondazione Dozza Città d’Arte
Bologna Estate – Città metropolitana di Bologna
Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A.
Curti - Costruzioni Meccaniche S.p.A.
Sacmi S.c.
Eurovo S.r.l.
Cooperativa Ceramica d'Imola S.c.
Bcc Ravennate Forlivese e Imolese
Auto Sica
Scardovi & Giordani
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