Gabriele Mancuso: “La mia depressione latente è una canzone nata come momento di vera e propria auto-terapia”

“La mia depressione latente” è il nuovo singolo di Gabriele Mancuso una canzone introspettiva che parla di una malattia interiore, una ferita così tanto profonda da nascondersi tra i rami dell'anima.


Abbiamo intervistato il cantautore per sapere di più sulla sua musica e su di lui.

 

Ciao Gabriele, benvenuto. Parliamo del tuo nuovo singolo “La mia depressione latente”. Com’ è nato? Cosa rappresenta per te?

La mia depressione latente nasce dall’esigenza di accendere una luce, anche solo una piccola lampadina nel punto più profondo della mia anima con lo scopo di individuare la mia ombra e affrontarla.

Per me rappresenta una presa di coscienza importante e un modo per esorcizzare questa situazione.

La tua carriera artistica inizia con un progetto solista in acustico e si evolve nella rock band Kimera. Seguono due massicci tour in giro per il nord Italia. Ci racconti questa esperienza?

Ho iniziato a suonare a 12 anni (un po' tardi in effetti) ma dopo poco ho avuto l’esigenza fondamentale di esprimermi con la Musica. Dopo pochissimi concerti da solo e in acustico sono arrivati i Kimera. Una band molto importante per me perché mi ha permesso di crescere e sperimentarmi quotidianamente.

Abbiamo suonato tantissimo!!! Qualche volta davanti a 10 persone e altre volte davanti a 1000. Abbiamo macinato chilometri e incontrato una marea di persone che ci porteremo sempre nel cuore.

Dopo una terza tournée decidi di prenderti una pausa dalla band per dedicarti nuovamente a un progetto solista. Perché questa scelta?

Nella vite i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo. Il lavoro, la famiglia, i figli e tantissime altre cose ci hanno diviso musicalmente. A quel punto ho deciso di ripartire come quando avevo 12 anni.

Quali sono le tue influenze musicali?

Ascolto davvero di tutto...dal pop più “becero” alla musica etnica più ricercata.

L’alternative rock e i cantautori più profondi sono però il mio stimolo più grande.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

In Italia mi piacerebbe davvero fare un pezzo con Niccolò Fabi. Potrebbero nascere sonorità molto particolari e testi particolarmente profondi.

Progetti futuri?

Sto lavorando per il mio prossimo EP, che spero possa essere registrato ancora LIVE, ma sto giro con un’orchestra di 50 elementi. 


Fattitaliani

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