Sarà in scena il 25 settembre alle ore 21.00 presso il Cortile Alessandro VI di Castel Sant’Angelo, nell’ambito della rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, il concerto MOZART MUSICA E LETTERE con il Trio Amadei: Liliana Amadei (violino) - Antonio Amadei (violoncello) - Marco Amadei (pianoforte). Voce narrante e Burattini di Patrizio Dall’Argine.
Mozart dice in Musica cose che la sua mente e il
suo cuore non potrebbero esprimere in altro modo. I suoi spartiti diventano
così le lettere che meglio lo raccontano. La Musica da Camera e altre grandi
opere del compositore si alternano alle lettere scritte di suo pugno, dando
vita ad un racconto avvincente in cui Suonare e Giocare possono diventare
un’unica parola. Le musiche scelte per il “concerto spettacolo” saranno le
composizioni più belle e rappresentative di musica da camera di Mozart, che
compose spaziando dalla lirica alla cameristica. Le lettere saranno
interpretate attraverso diversi linguaggi teatrali: dall’attore, all’animazione
e all’immagine.
Il concerto, della durata
di un’ora circa, prevede l’esecuzione di due trii e una Sonata intervallati da
quattro lettere interpretate da un burattino, un attore e un’ombra.
Programma musicale: brani e accenni dalle musiche originali:
- Tartina di Burro
- adagio dal Concerto K 448 per
piano e orchestra
- Allegro dal Trio K 254
- Fantasia per pianoforte K 337
- Andante dalla sonata per
violino e pianoforte
- Allegretto dal Trio K 564
- Musica intuitiva del Trio
Amadei
- Requiem
Lettere
la prima lettera è composta da brevi e divertite
informazioni che Mozart manda alla sorella quando, enfant prodige accompagnato
dal padre, si esibiva in giro per l’Italia. La sua curiosità è attirata dalla
gente, proprio come la curiosità della gente è attirata da lui. Queste cronache
sono affidate ad un burattino che con ironia mette in ridicolo le celebrità
incontrate e con inquietudine parla di lazzaroni e delinquenti come fosse lo
specchio di un possibile futuro.
Nella seconda lettera ritroviamo il giovane Mozart sette anni dopo di nuovo in viaggio, ancora in cerca di fortuna, questa volta da solo. Quella che scrive al padre è una sottile confessione di sconfitta sociale priva di qualsiasi amarezza. Adesso i nobili non lo fanno più ridere, ma sono piuttosto oggetto di scontro. La terza lettera è la risposta del padre, uno squattrinato Leopold Mozart, che con malcelata tenerezza rimprovera al figlio di innamorarsi di continuo. Ma le sue parole diventano dure quando dice al figlio di non abbassare la guardia di fronte alla familiarità “…che a questo mondo non bisogna concedere troppo, se si vuole conservare il rispetto altrui”. Infine, l’ultima lettera, poche righe al librettista Lorenzo Da Ponte. Adesso Mozart è un’ombra moribonda, al di là dello specchio, senza onori e ricchezze, ma ancora senza rancori. Questo genio generoso si era imparentato con tutto, persino con il suo inesorabile epilogo.
“Sotto
l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo” è
la rassegna voluta dalla Direzione Musei Statali della Città di
Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo, diretti da
Mariastella Margozzi: Il progetto culturale è stato curato e
organizzato, per conto della Direzione Musei Statali della città di Roma, da Anna
Selvi.