Laura Fantauzzo a Castrocaro 2020 canta contro il cyberbullismo e i "Mostri di origami". L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani
Laura Fantauzzo di Avezzano ha solo 18 anni ma ha alle spalle già parecchie esperienze in campo musicale: la tappa del Festival di Castrocaro 2020 potrebbe rappresentare la svolta decisiva per la sua carriera. A Fattitaliani parla del brano con cui si presenta alla finale e che tratta del cyberbullismo, del significato della manifestazione, della sua personalità. L'intervista.

Con quali esperienze musicali arrivi a Castrocaro? a che punto della tua carriera si situa questa tappa?
In realtà la musica mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho cominciato a studiare canto all'età di 9 anni, il mio percorso è iniziato ad Avezzano e contestualmente ho cominciato a studiare Songwriting a Roma. Sono stata seguita da alcuni maestri come Fulvio Tomaino e Michela Olivieri, la mia insegnante della mia città, con la quale lavoro tutt'ora. Dopo aver vinto numerosi concorsi e frequentato masterclass molto importanti ho messo su carta quella che è la mia vita così ho scritto diversi brani. L'ultimo è Mostri di origami, con il quale ho superato le audizioni e mi presenterò alla finale del Festival di Castrocaro 2020. L'anno scorso sono stata una concorrente del programma su Rai 1 "Sanremo Young 2019 presentato in prima serata da Antonella Clerici. Ora questa nuova bellissima opportunità che spero sia solo l'inizio della realizzazione del mio sogno.
Che significato assume per una giovane artista arrivare alla finale di Castrocaro?
Difficile spiegarlo con poche parole, so soltanto che alle audizioni sono arrivata in maniera spensierata senza alcun tipo di aspettativa. Quando mi hanno detto che ero stata scelta iniseme ai miei sette colleghi per l'evento, ovviamente ho toccato il cielo con un dito.
Alle selezioni è stato facile "videoregistrare a distanza" causa Covid-19?
Alle selezioni, dopo il mio inedito "Mostri di origami" ho preparato anche 10 cover, 5 in italiano e 5 in inglese, ma alle audizioni live me ne hanno chiesta soltanto una.
Pensandoci dopo, secondo te quali elementi ti hanno permesso di accedere alla finale?
Generalmente affronto le audizioni sempre con grande umilita e quasi sempre disillusa. Per questo motivo, anche le porte in faccia, ho imparato ad accettarle e forse ne dovrò prendere molte altre. Io credo che mostrare se stessi attraverso i brani che si interpretano, è il modo migliore per capire quanto si possa essere apprezzati. Gli altri non avranno aspettative e tu potrai essere sempre te stessa. Il covid ha reso tutto molto più difficile, sicuramente la mia determinazione trasparsa nelle audizioni ha convinto la redazione, o almeno spero...
Al di là di talent e altre esperienze tv, quale può essere quell'elemento che fa emergere davvero una nuova voce?
Indirettamente ho risposto nelle domande precedenti... io sono sempre me stessa, l'umiltà credo che sia un elemento importante, oltre ovviamente a ciò che si può  trasmettere all'ascoltatore. Ma la cosa più bella è l'inconsapevolezza che ciò può  accadere... il mio timbro sicuramente mi rende particolare e quello che racconto nelle mie canzoni credo faccia arrivare anche la vera Laura.
A quali musicisti e cantanti fai riferimento?
Ascolto di tutto e mi cimento con tutto ciò che può offrire il panorama musicale, sia italiano che straniero. Adoro Mahmood e Ultimo, ma il mio mondo è il soul, quindi Nina Simone, Aretha Franklin, Etta James e Amy Winehouse.
Con gli altri finalisti di Castrocaro avete occasione di conoscervi al di là dei meccanismi e dei momenti di gara?
Per ora non conosco nessuno dei miei colleghi, qualcuno è anche già famoso, ho guardato un po' il loro percorso  ma spero nei giorni dedicati alle prove di poter instaurare con loro un bel rapporto, nonostante il mio carattere riservato e anche un po' timido.
Quali progetti, che idee ti aspettano dopo la manifestazione?
Generalmente non faccio mai programmi a lungo termine, proprio per gustarmi appieno il momento che sto vivendo, ma spero, anzi, ne sono certa, continuerò il mio percorso, consapevole delle difficoltà e della lunga strada che mi aspetta, sognando che il pubblico possa ricordarsi di me. 
Sei un tipo battagliero? Quando affronti una gara o una selezione ti dici «ce la devo fare» oppure «l'importante è partecipare»?
Sono ermetica, riservata e tanto tanto timida, ma ogni volta che salgo sul palco,le mie insicurezze si trasformano in grinta e determinazione. Sarà importantissimo partecipare, ma farò di tutto per fare una bella figura e magari stupire la giuria.
Ci parli un po' della canzone? quanto ti rappresenta?
Il brano che ho scelto parla di un tema molto delicato, affronto un problema che purtroppo tra i ragazzi della mia generazione si presenta spesso: tante mie coetanee e persone a me vicine hanno sono state sovrastate dal cyberbullismo, Mostri di Origami racconta la storia di una ragazza che bullizzata per aver avuto delle debolezze, causate dall'amore cieco, trova un'amica che le dice come reagire e rialzarsi... qualsiasi tipo di violenza, anche e soprattutto quella psicologica, può  essere superata con coraggio e forza. "I mostri" ci travolgono, sembra vogliano annientarci, ma se troviamo il coraggio di ribellarci, facendo crescere la nostra autostima, verranno distrutti, proprio come gli origami, così complicati e articolati ma pur sempre di carta e quindi facili da distruggere. Giovanni Zambito.


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