65° Festival di Sanremo, Fattitaliani intervista la cantautrice Amara fra le Nuove Proposte con "Credo": il silenzio è la mia preghiera

La cantautrice toscana Amara (Erika Mineo) parteciperà alla 65° edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con il brano “Credo”. «Credo è una preghiera d’Amore - racconta - In un momento in cui ho temuto di non credere più a niente, in lei ho ritrovato la luce, la speranza e la forza di continuare a credere». “Credo” è un pezzo dalla forte spiritualità, scritto dalla stessa Amara e da Salvatore Mineo, ed è il brano più ascoltato sul sito ufficiale RAI (video). “Credo” farà parte dell’album d’esordio di Amara, “Donna Libera” (Isola degli Artisti /Believe Digital), che sarà pubblicato nella settimana sanremese. A dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo per Amara sarà Angelo Avarello. Fattitaliani l'ha intervistata.
Il titolo della tua canzone riassume la tua tenacia: dopo sei anni quest'anno andrai a Sanremo. Chi o che cosa ti ha infuso coraggio e costanza in questo intento?
Sicuramente la vocazione per questo dono supremo che è la musica, che ad un certo punto, quando riesci a fonderti con la tua parte artistica, diventa un’esigenza vitale. E poi sapere d'avere un produttore, nel mio caso Carlo Avarello, che nonostante le difficoltà, i "rimandata" e i no, continua a lavorare sul tuo progetto con l'entusiasmo del primo giorno. Ti dà quella forza che ti permette di capire che le cadute fanno parte del percorso e che fanno anche bene per la formazione, la crescita e la maturità artistica e personale. 
La preghiera di Credo ti è nata in un momento particolare?
In un momento in cui ho temuto di non credere più a niente. In lei ho ritrovato la luce, la forza e la speranza di continuare a credere. 
Hai l'abitudine di dedicare dei momenti alla preghiera?
Ho l'abitudine di dedicare dei momenti al silenzio. È quella la mia preghiera. 
Secondo te, perché si prega sempre meno? 
Stiamo attraversando uno dei momenti storici più difficili. Viviamo di arresa, di conflitti e arrivismi. Siamo vittime di eventi distruttivi che condizionano l'equilibrio morale dell'essere, eventi che imprimono sofferenza, disperazione e rassegnazione. Abbiamo la mente intasata dai pensieri, il cuore che batte di paura e lo stomaco inquinato di rabbia. Una rabbia che si trasforma in violenza fisica e verbale. Come può esserci il bisogno di preghiera in un cuore che non conosce più il vero significato dell'amore? 
Da dove viene la scelta del tuo pseudonimo? Sembra indurre a pensare negativo.... 
Se siamo il risultato di ciò che abbiamo vissuto, come potevo non chiamarmi AMARA! Una cosa amara non è per forza negativa: ad esempio, il cioccolato fondente è amaro, ma è buono e non fa neanche male, oppure la vera essenza del caffè si sente solo se lo si beve amaro e, ancora, per digerire serve un amaro.
In che cosa l'album rappresenterà il tuo status di artista e "Donna libera"?
Un disco senza censure, ci siamo concessi la libertà di non seguire uno standard. Ogni pezzo ha il suo mondo emotivo, letterario e musicale. 
Di Sanremo che ci dici? Che ricordi hai delle edizioni più o meno lontane?
Sanremo è Sanremo, io l'ho sempre seguito solo per ascoltare le canzoni. 
Al di là della tua esperienza, ha ancora senso e presa un festival così? 
Certo, è il nostro festival, "il festival della canzone italiana", perché non dovrebbe avere senso? C'è sempre un certo pregiudizio su questa manifestazione che ogni anno ci regala nuove e belle canzoni.  Giovanni Zambito
© Riproduzione riservata
Biografia 
Erika Mineo, in arte AMARA, nasce a Prato il 14 giugno 1984. Amara è la voce della gente, una cantautrice che racconta di proprio pugno la vita di tutti i giorni. Negli anni, Amara vince per ben 4 volte il concorso Area Sanremo, nelle edizioni 2008, 2009, 2010 e 2011. Nel settembre 2009 si esibisce con il suo brano “Sarò musica” nel corso della manifestazione Palco D’Autore, rassegna genovese curata da Pepi Morgia e Massimo Cotto. Successivamente, il 25 luglio 2010, Amara vince il Premio Lunezia nella sezione Nuove Proposte, e ha così l’onore di aprire la rassegna a cui hanno partecipato artisti del calibro di Andrea Bocelli, Charles Aznavour, Vinicio Capossela, Patty Pravo e molti altri. Un anno dopo, nel 2011, in seguito alla vittoria di un festival dedicato ai cantautori, Mogol le conferisce una borsa di studio presso il CET. Il 22 luglio 2012 viene pubblicato “Maledetta me”, il primo singolo del suo primo progetto discografico, che entra nella top 40 dei brani italiani più trasmessi dalle radio. A settembre dello stesso anno, il brano viene scelto da MTV New Generation, il progetto di MTV volto a promuovere le migliori produzioni degli artisti emergenti. Dopo quest'esperienza, l'artista toscana decide di lasciare la musica per due anni, periodo nel quale sceglie di indirizzare il proprio interesse verso una ricerca spirituale e una maggiore conoscenza della propria identità. Il 4 dicembre 2014 vince per la quinta volta Area Sanremo e viene scelta da Carlo Conti per partecipare al Festival di Sanremo 2015 nella categoria Nuove Proposte con il brano “Credo”. In questo momento è impegnata nella realizzazione del suo album d’esordio, dal titolo “Donna libera”, che verrà pubblicato a febbraio 2015. 

Fattitaliani

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