Sanremo 2015, Chanty fra le Nuove Proposte. L'intervista di Fattitaliani: è una sfida con me stessa, la contaminazione è la mia forza

La giovane cantautrice ligure Chanty (all'anagrafe Chantal Saroldi) parteciperà alla 65° edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano autobiografico “Ritornerai” le cui note e parole catturano le emozioni che l’artista ha vissuto in questi anni tra Africa, Taiwan, Stati Uniti e Italia. Del brano Chanty racconta: «Da sempre sono affascinata da quegli artisti che riescono a rendere esplicito uno stato d’animo attraverso una precisa atmosfera musicale e anch’io ho voluto prendere questa direzione, intraprendendo una ricerca verso sonorità moderne e nuove. Ho scoperto che il segreto sta nell’assorbire ogni stimolo: i miei viaggi in treno, la musica che prima non conoscevo, i pomeriggi al parco dietro casa a chiacchierare con sconosciuti e ad ascoltare storie di vita, l’amore. “Ritornerai” è proprio un collage delle mie esperienze, ha una struttura volutamente concisa e un sound sinestetico che descrive al meglio una donna ferita e al tempo stesso forte. Racconta l’altra faccia della medaglia di una storia, il volere qualcosa che non è nostro, l’amore per l’impossibile». “Ritornerai”, primo brano inedito di Chanty (video), ha passato le selezioni di “Area Sanremo” che quest’anno ha visto la partecipazione di 477 giovani artisti. Fattitaliani l'ha intervistata.

Se dovessi spiegare in poche parole il genere funk soul, come lo definiresti? 
Sensualità, ritmo, suono caldo e vivo. 
Che significato assume per te essere stata selezionata per le nuove proposte di Sanremo? 
Per me è un onore. Ne avevo proprio bisogno per continuare a fare la mia musica. Ora so che è apprezzata e farò di tutto per farmi conoscere durante il Festival e per suonare il più possibile dopo.
Per una giovane artista come te, che senso ha il Festival in generale: solo una vetrina o che? 
Non è solo una vetrina, è una sfida con se stessi. Ho voglia di mettermi alla prova e vedere come vivrò questa esperienza. Non nascondo che un po’ di emozione c’è, per cui la mia sfida sarà riuscire a gestirla e a dare tutta me stessa. 
Una manifestazione come Sanremo è adatta al tuo stile? Il Festival si presenta come un evento tradizionale, tu invece fai della contaminazione la tua forza... 
Due mesi fa pensavo che proprio per questa mia caratteristica non sarei mai passata alle selezioni. Avevo torto. Alla fine ciò che conta è la propria personalità e la passione. Questo emerge, qualunque sia lo stile o il genere musicale dell’artista e sono contenta che la giuria di Area Sanremo abbia creduto in me e nella mia canzone. Io continuerò a fare della contaminazione la mia forza, perché è il mio vissuto e io con la mia musica voglio raccontarmi. 
E il brano che presenti strizza l'occhio più alla gara o è coerente al tuo stile? 
È decisamente più coerente al mio stile. Ha una struttura anomala, diversa da quelle tradizionali, il ritornello è quasi un vocalizzo, l’arrangiamento è molto elettronico. Ho pensato solo a rappresentare il mio mondo, non alla gara. 
Ti stai immaginando più volte il momento in cui calcherai il palco dell'Ariston? 
Sì, e ogni volta mi tremano le gambe. È una di quelle cose che capitano una volta nella vita. Provo un misto di terrore e adrenalina. 
Di solito riesci a controllare le tue emozioni mentre canti? 
Di solito sì, ma di solito non canto al Festival della Canzone Italiana (ride, ndr). Devo dire che non so proprio cosa aspettare da me stessa a febbraio. Un’emozione così intensa può giocare brutti scherzi oppure essere la chiave per trasmettere il proprio messaggio. 
Quando canti che cosa provi? che ti piace trasmettere? 
Provo libertà. È come se mi annullassi e diventassi una cosa sola con il pubblico. La voce è uno strumento unico che è in grado di raccontare la propria storia. Mi piace trasmettere l’amore che ho per la musica e l’esatto sentimento che provavo mentre scrivevo la canzone. Giovanni Zambito
© Riproduzione riservata

Foto di Erminando Aliaj

BIOGRAFIA


Chantal Saroldi, 22 anni, nasce da mamma tanzaniana e papà italiano. Vive per qualche anno in Africa, in seguito si trasferisce a Taiwan e poi definitivamente in Italia, a Savona. Chanty racchiude nel suo animo creativo la contaminazione di culture diverse rappresentando una nuova generazione cittadina del mondo. Vivace e curiosa, Chanty si interessa alla musica fin da piccola e studia canto jazz al Conservatorio di Cuneo. Nelle sue interpretazioni trasmette il calore della propria terra d’origine e la sua voce calda è garanzia di sincerità senza compromessi. Vince il Festival Golden Disc, nella sezione Inediti & Cantautori e partecipa anche al concorso per solisti jazz, Premio Massimo Urbani, ricevendo dal presidente di giuria, Enrico Rava, una borsa di studio per il Nuoro Jazz Festival di Paolo Fresu. In occasione dell'Umbria Jazz 2012, Chantal vince una borsa di studio per il programma estivo della Berklee College of Music di Boston. Prende parte anche al concerto d'apertura dell'Umbria Jazz Winter di Orvieto. Chanty, da più di un anno seguita nella sua crescita artistica dal Management 3esessanta, è recentemente entrata a far parte del roster di artisti della storica casa discografica Carosello Records.

Fattitaliani

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