“Per mare: tra morte e speranza, ad Aragona si presenta “Bibbia e Corano a Lampedusa” di Cacciatore, Triulzi, Mosca Mondadori

“Per mare: tra morte e speranza” sarà questa la trama tematica che venerdì 24 ottobre, nel Salone del “Palazzo Principe” di Aragona, attraverserà la presentazione di “Bibbia e Corano a Lampedusa”, promossa dalla municipalità della località delle Macalube, e organizzata dal Rotary Club “Colli Sicani” di Aragona. La manifestazione godrà dei contributi di Mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara Del Vallo, membro della Commissione episcopale della Cei per le migrazioni e dell'arcivescovo Francesco Montenegro, Presidente della Commissione per le migrazioni della Cei e della fondazione Migrantes. Coordinerà i lavori Maria Rosaria Provenzano, dirigente scolastico dell’I.C. “Alessandro Manzoni” di Alessandria della Rocca. Accoglieranno i convenuti il sindaco, Salvatore Parello, e il presidente del Rotary Club di Aragona, Giovanni Graceffa. Saranno presenti Alfonso Cacciatore, curatore e coautore del libro, e don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa e coautore del volume. 

Il volume Bibbia e Corano a Lampedusa, curato da A. Cacciatore - A. Triulzi - A. Mosca Mondadori, edito da La Scuola di Brescia, si incarica di fare conoscere uno spaccato non secondario del fenomeno migratorio che, attraversando il Mediterraneo, si dirige verso l’Europa passando per sua la porta più a sud, l’isola di Lampedusa. Dai primi sbarchi del 1994 ad oggi è trascorso un ventennio nel quale la migrazione ha conosciuto le sue metamorfosi, da soli uomini e di religione musulmana dei primi sbarchi si assiste all’approdo di interi nuclei familiari e di minori non accompagnati, sia di religione islamica che cristiana. 
Nonostante il martellamento mediatico, gli strepiti e le “calde lacrime” delle emozioni, talvolta sorprendentemente scomposte, della politica e gli innegabili risultati dell’operazione Mare Nostrum, le stragi per annegamento continuano a disseminare il mare di cadaveri. Va riconosciuto che si è lontani dalla stagione del “cattivismo maroniano”, ma l’Italia pare non fare abbastanza e così l’Europa: troppo lunghi i tempi per il riconoscimento dello status in ossequio al Regolamento di Dublino, nebulose le competenze di Frontex Plus con l’operazione Triton che dal 1° novembre sostituirà l’operazione Mare Nostrum. Inquietante la resistenza di non pochi pregiudizi verso le persone migranti nell’opinione pubblica italiana ed Europea in un clima di generale indifferenza. 

Rivelano gli organizzatori: «Mazara del Vallo è una Città che dalla fine degli anni Sessanta del Novecento gode della presenza di una cospicua comunità di migranti tunisini, perciò desideriamo chiedere a mons. Domenico Mogavero, a partire dalla sua esperienza di vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, che è gemellata con la Chiesa di Tunisi, di offrirci alcune coordinate di base per “navigare” con consapevolezza nel modo della migrazione in relazione alle religioni e alla politica internazionale. Mentre desideriamo che mons. Francesco Montenegro, vescovo della nostra Chiesa, presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e presidente della Fondazione Migrantes, tenendo conto della sua esperienza e dei suoi contributi sul tema delle migrazioni, non ultimo quello che leggiamo in “Bibbia e Corano a Lampedusa”, possa trattare il tema della giustizia e della carità in relazione al fenomeno della migrazione e alle persone migranti». LdP.
Fattitaliani

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