Ultime due repliche al Teatro Brancaccio per Hairspray -
Il Musical targato Teatro Nuovo e con la Regia di Claudio Insegno. Con uno straordinario Giampiero Ingrassia perfettamente calato nel
ruolo di Edna -che al cinema fu di John Travolta- Mary La Targia, Giulia Sol,
Beatrice Baldaccini, Floriana Monici, Gianluca Sticotti e Riccardo Sinisi,
Roberto Colombo, Helen Tesfazghi, Elder Dias, Cristina Benedetti, Francesca
Piersante, Stephanie Dansou, Luca Spadaro e Claudia Campolongo impegnata in tre
ruoli diversi.
Valore aggiunto è l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Angelo Racz.
Un Musical che porta avanti temi molto attuali come il Razzismo, il Bullismo e
la Diversità e che afferma l’autodeterminazione della persona, nonostante la
società ci imponga di aderire a canoni diversi. Mette in rimo piano la
discriminazione verso il colore della pelle, ma anche verso i soggetti deboli e
verso chi ha gusti diversi dai propri. E’ comunque anche un Musical divertente
che parla di adolescenti, dei loro conflitti con i genitori e dei loro sogni da
realizzare.
Mary si è diplomata nel 2017 all’sdm di Milano ed ha iniziato la sua carriera vincendo il provino per il ruolo di Tracy in
Hairspray. Un sogno che si avvera. E’ vocalmente forte e se la cava abbastanza
bene nel suo primo ruolo da protagonista anche se ogni volta ha il cuore a
mille ma sa bene che sarà così per sempre.
Nel
ruolo di Tracy, la vera protagonista sei tu, quando hai partecipato, pensavi di
vincere?
Non pensavo dopo essermi appena diplomata di
iniziare facendo il ruolo della mia vita. Volevo farlo ed ero comunque molto
positiva e quando ho saputo di essere stata scelta, è stato bellissimo.
Cosa hai portato di tuo nel personaggio?
Tracy è molto determinata ed io l’ho addolcita un po’.
Qual è la scena che ti sta più a cuore?
Quella
in cui convinco mamma ad uscire e la porto da Mister Pinky e quando sto con i
ragazzi di colore e stiamo lì, tutti insieme a combattere.
Batticuore a mille, è sempre così o è già
passato?
Assolutamente no! Provo sempre la stessa sensazione del primo
giorno, quando si apre il sipario e sento le prime note dell’orchestra, ho
sempre il cuore in gola. Ho chiesto anche a Giampiero Ingrassia, se dopo tutti
questi anni, l’ansia fosse passata e mi ha risposto che quando fai
questo mestiere non ti passerà mai e la vedi come una cosa bella.
Perché hai scelto di fare l’attrice?
Mi sono ritrovata a stare bene sul palco e mi ha aiutato molto anche nella vita
privata soprattutto per la mia fisicità particolare. Non penso di poter fare
altro, sono molto felice quando recito. Non riesco a pensarmi in altri ambiti.
Un grande Musical con grandi temi quali
razzismo, bullismo, diversità. Come ti poni di fronte a questi temi?
Sono
sempre stata amica di ragazzi di colore e mi ha sempre affascinato la loro
cultura e quindi spesso mi sono ritrovata a fare qualcosa per loro, come il
volontariato. Mi tocca da vicino il tema del bullismo anche perché l’ho vissuto
in prima persona. Per me è importante che arrivi il messaggio di una grande
rivincita quello di far vedere che la Tracy che faccio è uguale a quello che
sono nella vita.
In passato hai vinto il 2° Premio
“Filippo Alotta” come cantante, è stata un po’ la base da cui poi sei partita
in Accademia?
Provengo da una famiglia di lirici e musicisti, sono
cresciuta con l’Opera e da sempre ho studiato canto anche se pop. Ero fissata
con i Talent. Dopo ho fatto due anni di Accademia Internazionale del Musical a
Palermo e da lì sono andata a Milano per intraprendere seriamente questo
lavoro. Hairspray è la prima produzione importante ma ho fatto anche altre cose
in Sicilia.
Elisabetta Ruffolo
Leggi qui gli articoli di Elisabetta Ruffolo