Libri, “Belle anime porche” di Francesca Ferrando: un'operazione commerciale studiata a tavolino

Francesca Ferrando, “Belle anime porche”, Feltrinelli Ed., Milano, 2010. Recensione di Andrea Giostra.

Osannato dalla critica, ha venduto un bel po’ di copie.
Pubblicato nel 2008 da Kowalski editore, è stato ripubblicato nel 2010 da Feltrinelli Editore.
È semplicemente un pessimo romanzo, con buoni risultati commerciali.
La storia, a tratti, è assolutamente inverosimile e scopiazza malamente il miglior Quentin Tarantino - soprattutto nelle scene di violenza e di sangue - tra l'altro più volte citato dall'autrice del romanzo. Un'operazione commerciale studiata a tavolino che riprende problematiche adolescenziali quali: la violenza, l'abuso sessuale a danno di minori, l'uso sconsiderato di droghe, il sesso meccanico e senza passione, i falsi miti, lo scontro generazionale senza confronto e senza dialogo, etc..: insomma un fritto misto senza alcun senso letterario!
Vale la pena leggerlo per sapere come si scrive un pessimo romanzo.

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ANDREA GIOSTRA
Fattitaliani

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