L’incredibile orario dei voli dell’aeroporto di Palermo e il disco di Festo

Quale genio ha concepito, e quali suoi illuminati capi hanno approvato, l'orario estivo della GESAP (società che gestisce l'aeroporto di Palermo) nella sua attuale meravigliosa veste? 

Secondo molti passeggeri, insensibili al suo misterioso fascino, nessuno ha spiegato a chi lo ha creato e voluto che la maggior parte della gente, quando vuole volare “Da Palermo nel mondo”, come sottotitola l’orario stesso, la prima cosa che vuole sapere è se “quella parte del mondo” è compresa fra le destinazioni coperte da voli in partenza da Punta Raisi. Solo in caso affermativo passa ai giorni di operatività e agli orari, e alla scelta della compagnia. 
E invece giù critiche, perché l'orario è organizzato in modo diverso. 
Queste persone, grette e refrattarie all’innovazione e alla creatività, lamentano che così com’ è, se uno vuole volare da Palermo a una città qualsiasi, deve andarsi a guardare una per una tutte le compagnie aeree – questa ci va, questa no, questa no, questa sì – saltellando da una sezione all’altra dell’orario, che è fatto come una ruota e diviso in sezioni le quali a loro volta...
Insomma forse è meglio, per farvi capire il perché delle lamentele, sottoporvi lo stesso 

PROBLEMA PRATICO

che questa gentaccia ha sottoposto a me nel tentativo di convincermi.
Se volete provarci  anche voi, andate a vedere l’orario-capolavoro qui:
http://www.gesap.it/wp-content/uploads/2017/03/programma-voli-summer-2017.pdf

Adesso immaginate di voler organizzare un viaggio, diciamo per Lione, per il quale avete bisogno di sapere le solite cose: se è una destinazione servita, quando partono i voli e quale compagnia li opera. 

...e comunque, dal momento che so che a) non siete pazienti come me, b) qualcuno di voi è pigro da morire, mentre c) a qualcuno sono saltati i nervi a metà dell’esercizio e ha  dato in escandescenze, vi do io la 

SOLUZIONE 

Signore e signori, ci va la EasyJet. Facilissimo.
Lo so, mi direte che sulla stessa pagina, ma più sotto, si trova che ci va anche la JetairFly. E allora? Dov’è il problema? Basta che uno si guardi tutte le ruote, spicchio per spicchio, compagnia per compagnia, e pian pianino trova tutte le informazioni. 
Come? Non l'avevate visto perché è scritto sottosopra e riuscite a leggere solo girando il computer? Guardate, ci sarà sicuramente il sistema di ruotare l’immagine. E comunque oggi i portatili non pesano più come quelli di una volta. Che ci vuole a girarlo? Ah, avete il computer da tavolo che pesa uno sfracello? E voi mettetevi a testa in giù, che un po’ di Yoga vi fa bene. 
Che dite? Non vi eravate accorti che ci sono pure, dopo un paio di pagine, anche due compagnie charter che vanno a Lione, la ASL e la Travel? A parte che ve l’ho già detto, dovete andare ruota per ruota e spicchio per spicchio, ma perché vi interessano i voli charter? Tanto sono sicuro che ci andate con i voli di linea.  
Il carattere è troppo piccolo e non si riesce a leggere i giorni e gli orari in cui operano i voli? Beh, certo che siete dei rompiscatole. Ma per favore, un po’ di buona volontà! Allora: ribaltate il computer se è portatile, vi mettete a testa in giù se non lo è, allargate lo schermo, e avete risolto. 
E lei cos’ha, che scuote la testa? Ah, si è procurata la versione cartacea dell'orario distribuita in aeroporto? Ha fatto benissimo, metterla sottosopra è più facile. Quindi perché scuote la testa? 
Ah, perché quella quella cartacea non la può ingrandire e ha dovuto fregare la lente di ingrandimento a suo zio che colleziona francobolli. Scusi ma perché non se la compra una lente di ingrandimanto? Ormai nei negozietti dei cinesi costa quattro soldi, che bisogno c’è di prenderla allo zio, poverino? 
C’è poco da fare: con voi cadono le braccia a terra. Ma come si può criticare una meraviglia del genere? I palermitani specialmente dovrebbero esserne orgogliosi, sono sicuro che un orario così non ce l'ha nessun aeroporto al mondo. Chissà anzi che la GESAP non riesca a vendere il copyright a una compagnia del Golfo. Magari a Etihad, quella che ha tanti di quei soldi, da metterne addirittura in Alitalia e Air Berlin. 
Cosa mormorate? Che l’orario non doveva essere chiamato “guida rapida” e che non è il massimo della funzionalità? Ecco, sulla prima cosa posso anche essere d’accordo. La guida è un’opera d’arte, e come tale bisogna prendersi tutto il tempo che ci vuole per godersela fino in fondo. Voglio vedere quanti, davanti alla Gioconda, danno un’occhiata rapida e passano oltre. Invece quanto alla funzionalità, secondo voi la Gioconda è passata alla storia per la funzionalità o per la sua misteriosa, indecifrabile bellezza? 
Sapete, mi viene in mente il disco di Festo (vedi foto), un reperto di 3700 anni fa. Non è stato possibile interpretarlo, non si sa a cosa servisse, e proprio per questo inchioda l’attenzione degli archeologi di tutto il mondo da quando è stato scoperto nel 1908. 
Chi lo sa, forse era l’orario innovativo delle navi che da Creta salpavano per le destinazioni di allora. E forse non era comprensibile nemmeno ai tempi in cui fu inventato. Però ha un fascino enorme, e i collezionisti di tutto il mondo darebbero un occhio della testa per possederlo. 
Forse fra tre o quattromila anni salterà fuori una copia dell’orario GESAP e lo chiameranno “Il Disco di Palermo”. 

Carlo Barbieri


Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, Ultima Voce e Malgrado Tutto, testata a cui hanno collaborato Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha pubblicato fra l’altro le raccolte di racconti “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non” e "Uno sì e Uno no" (D. Flaccovio Editore); i gialli “La pietra al collo” (ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco 2015), ambedue con Todaro Editore ; "Il marchio sulle labbra" (premiato al Giallo Garda), "Assassinio alla Targa Florio" e "La difesa del bufalo, tutti e tre con D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati al Premio Internazionale Città di Cattolica, al Premio di letteratura umoristica Umberto Domina, al Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.
Fattitaliani

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