Castrocaro 2016, 3° posto per Anastasia Pacilio: "e ora punto al perfezionamento artistico". L'intervista di Fattitaliani

Aria nuova è il titolo del brano che la giovane Anastasia Pacilio ha portato alla 59.ma edizione del Festival di Castrocaro, arrivando terza (scheda di autopresentazione). Fattitaliani l'ha intervistata.

Il percorso che ti ha portato alla finale di Castrocaro è fatto più di fatiche o soddisfazioni? 
Il percorso che mi ha portato a Castrocaro ha richiesto molto impegno e dedizione, ma se si ama la musica la soddisfazione te la senti dentro sempre dopo aver lavorato.
Oggi ci sono tanti contest musicali: Castrocaro è uno dei primi. Rappresenta qualcosa di particolare per te? 
Castrocaro rappresenta per me la prima grande vetrina, un'esperienza che spero mi porterà a viverne sempre di più. Ho tanta voglia di imparare e di mostrare a tutti quello che ho dentro.
Meglio la piazza o il talent show? 
Dipende. La piazza ti permette di vivere il pubblico live nel migliore dei modi ed è la base per un'artista, bisogna sapersi esibire prima lì. Il Talent Show ti permette invece di crescere tanto artisticamente dandoti anche abbastanza visibilità, ma non penso che per intraprendere questa carriera ci sia bisogno per forza di partecipare ad uno di questi. Per essere notati possono esserci tante strade diverse, bisogna provare tutte quelle che permettono ad un'artista di mostrare quello che ha dentro e che danno la possibilità di far ascoltare la sua musica. 
Attualmente si parla tanto di nuovi nomi che sembrano destinati a finire presto nel dimenticatoio e che sembrano rappresentare un "prodotto" passeggero. Che ne pensi? 
Penso che dopo il primo brano di successo capiti a molti di finire nel dimenticatoio a causa degli altri inediti che producono poiché non è facile scrivere un pezzo e bisognerebbe fare sempre meglio. La stessa Mara Maionchi la sera del Festival ha invitato gli autori a fare di più dicendo: ''Secondo me bisogna lavorare di più, è molto faticoso fare canzoni di successo, è una delle cose più faticose però bisogna tentare di arrivare lì. La musica non gode buona salute e se noi continuiamo così penso che ne godrà ancora meno, quindi bisogna lavorare molto, buttare via più cose che tenerle perché bisogna arrivare a fare canzoni che poi ricordiamo dopo quarant'anni. Questo è un messaggio che gli autori devono capire e devono lavorare moltissimo''. 
Quanto ti somiglia il brano inedito portato a Castrocaro? 
L'inedito presentato,che mi ha permesso di conquistare il 3° posto, si intitola ''Aria Nuova'' (scritto da Luigi Pignalosa e Vincenzo Leomporro) e devo dire che questo brano mi somiglia abbastanza. Il testo è molto bello e racconta di una ragazza che vuole conquistare la fiducia di un ragazzo che non crede più nell'amore dopo una brutta delusione. Lei cerca in tutti i modi di farlo ''sbloccare'', di fargli capire che questa non sarà come la sua vecchia storia dicendo: "È un'aria nuova che senti, che arriva adesso a te, è un'aria nuova che vivi, respira, è dentro te''. Non bisogna mai permettere ad una relazione andata male di frenarci, di non farci più credere nell'amore. Al mondo c'è almeno una persona pronta ad amarci sul serio, pronta a voler evitare il nostro dolore e se ne vale la pena bisogna provarci!
Un brano della storia musicale italiana che ami di più in assoluto?
Per ora non posso dire se c'è un brano che preferisco in particolare, poiché ce ne sono davvero molti con melodie e testi fantastici. Nella storia della musica italiana possiamo vantarci di avere degli artisti, degli autori che c'hanno fatto e ci fanno sognare grazie alla loro personalità, alle loro doti musicali e di scrittura. Quindi c'è più che l'imbarazzo della scelta! 
Affinché una canzone oggigiorno diventi un tormentone di quali elementi necessita? 
Per far sì che un brano diventi un ''tormentone'' deve avere una linea melodica semplice, un testo che tratti di un argomento di interesse comune, deve essere interpretato da una bella voce che arrivi alla gente in modo da essere ricordato facilmente da tutti.
Le origini della propria terra quanto incidono su un artista secondo la tua esperienza personale?
Secondo la mia esperienza musicale credo che le origini possano incidere molto su un'artista sia per il modo di cantare, che di interpretare, che di scrivere un brano. Ad esempio i temi che vengono trattati da alcuni artisti nei testi delle loro canzoni sono sicuramente legati alla propria terra in senso razziale, in senso politico, etc.etc. 
Dopo Castrocaro...?
Dopo Castrocaro punto al perfezionamento artistico, al miglioramento musicale, ad una crescita continua che credo sia di dovere per chi vuole lavorare in questo ambito per poi potermi misurare con le prossime esperienze musicali. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata

Fattitaliani

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