Domani ha inizio ad Alia (provincia di Palermo) la fiera di Barbarà, un Festival dell’editoria, della legalità e dell’identità Siciliana che animerà contrada Bordone fino a domenica 16 novembre. Una festa del libro, ricca di appuntamenti organizzata da Francesca Albergamo dell’associazione Fabbrica della Cultura, da Armando Martino dell’associazione Itaca e da Peppe Zambito direttore artistico del Kaos Festival.
La fiera nasce dall’idea di un lungo percorso itinerante nella terra di Sicilia che si pone l’obiettivo delle contaminazioni culturali coi territori che esso attraversa. Partendo da Montallegro - Agrigento, il festival letterario compie la prima tappa del suo viaggio e giunge nel territorio di Alia. Un ponte di libri: da Kaos come metamorfosi di chi non solo non muore ma ha in sé la forza di rinnovarsi e crescere a Barbarà come radici, capaci di rinnovarsi e crescere attraverso le contaminazioni culturali. Barbarà trae origine dalla contrada dove esisteva un antico casale denominato Yhale (probabilmente di origine tardoromana) e che, solo nel secolo XVI con il passaggio del feudo ai nuovi proprietari (la famiglia Imbarbarà o Barbarà) il casale, in loro onore, prenderà il nome di Barbarà. Fattitaliani ha intervistato il sindaco di Alia Francesco Todaro.
Com'è nata l'idea di fare di Alia una tappa del festival dell'editoria, della legalità e dell'identità siciliana?
La fiera nasce dall’idea di un lungo percorso itinerante nella terra di Sicilia che si pone l’obiettivo delle contaminazioni culturali coi territori che esso attraversa. Partendo da Montallegro - Agrigento, il festival letterario compie la prima tappa del suo viaggio e giunge nel territorio di Alia. Un ponte di libri: da Kaos come metamorfosi di chi non solo non muore ma ha in sé la forza di rinnovarsi e crescere a Barbarà come radici, capaci di rinnovarsi e crescere attraverso le contaminazioni culturali. Barbarà trae origine dalla contrada dove esisteva un antico casale denominato Yhale (probabilmente di origine tardoromana) e che, solo nel secolo XVI con il passaggio del feudo ai nuovi proprietari (la famiglia Imbarbarà o Barbarà) il casale, in loro onore, prenderà il nome di Barbarà. Fattitaliani ha intervistato il sindaco di Alia Francesco Todaro.
Com'è nata l'idea di fare di Alia una tappa del festival dell'editoria, della legalità e dell'identità siciliana?
Potrei raccontarglielo, essendomi confrontato da tempo e più volte con i promotori dell’iniziativa, ma è corretto che raccontino loro, i presidenti delle due associazioni Armando Martino e Francesca Albergamo, come nasce l’idea. La mia Amministrazione ha apprezzato e sostenuto da subito l’iniziativa, quale momento di crescita sociale e culturale, ma anche per l’opportunità che essa offre per far conoscere le bellezze del nostro territorio.
Sicuramente la passione e la determinazione dei ragazzi e delle ragazze che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento. Una comunità appassionata, capace di incuriosirsi ed entusiasmarsi per quello che potranno conoscere, vedere e sentire.
In questo suo secondo mandato in che cosa ha cambiato la sua gestione rispetto al primo e in che cosa invece la sta continuando?
Le devo confessare che una seconda legislatura è sempre difficile, ma il periodo storico che il nostro Paese e la nostra Regione sta attraversando mi impegna nel fronteggiare quotidianamente emergenze economiche e sociali piuttosto che realizzare in pieno il mio programma elettorale. Ma segnalo con grande entusiasmo un progresso nel settore turistico con l’apertura dell’ufficio informazioni e un notevole risveglio nell’utilizzo dei beni culturali, il Museo della Fotografia per esempio funge ormai da tempo come spazio espositivo per numerose mostre pittoriche, fotografiche e presentazioni di libri, svolgendo la duplice funzione di spazio adibito alla cultura e alla ricezione turistica con l’apertura nello stesso stabile del museo Etno-Antropologico vera memoria della storia della nostra piccola comunità.
Cambiano i governi, le facce un po' meno: tutti però concordano nel dire che la cultura deve essere un volano di sviluppo per il Paese. Secondo Lei, prima o poi ci si arriverà davvero a mettere in pratica questo bell'assunto?
Ammettendo i gravi ritardi per raggiungere tale obiettivo a livello nazionale e regionale sono comunque fiducioso che la cultura possa essere un volano per il paese ma soprattutto per questo territorio, sicuramente ci si deve lavorare ancora molto. Posso dire che, nel nostro piccolo, cerchiamo di sostenere iniziative come questa, che rappresentano opportunità per far conoscere Alia. Sosteniamo per le stesse finalità svariate iniziative, portate avanti direttamente dal nostro Ente o patrocinando manifestazioni promosse dalle Associazioni del terzo settore nei vari segmenti della cultura: pittura, fotografia, letteratura, poesia, teatro ecc.
Lei che rapporto ha con i libri? le sue letture preferite?
Sì, di solito amo leggere di tutto nel periodo estivo, dove trovo il tempo per potermi immergere nella prosa e nella letteratura, grazie anche alle varie iniziative di Associazioni come La Fucina che da anni attraverso manifestazioni letterarie come incontri d’autore e il premio letterario Grotte della Gurfa offrono a tutta la nostra comunità una vasta gamma di letture.
Sì, di solito amo leggere di tutto nel periodo estivo, dove trovo il tempo per potermi immergere nella prosa e nella letteratura, grazie anche alle varie iniziative di Associazioni come La Fucina che da anni attraverso manifestazioni letterarie come incontri d’autore e il premio letterario Grotte della Gurfa offrono a tutta la nostra comunità una vasta gamma di letture.
Una frase, un ammonimento, un consiglio che tiene sempre presente nel gestire l'amministrazione?
La frase che porto avanti insieme a tutta la mia giunta che stimo e ringrazio per l’impegno è la volontà con cui portano avanti le varie iniziative è “Territorio e amore per la comunità”. La politica del fare è il nostro motto anche in periodi di crisi economica globale come questo.
Senta, una curiosità: c'è sempre il treno che sosta a Roccapalumba-Alia? Apporta visitatori?
Sì, il treno esiste ed offre un grande servizio di collegamento per il territorio sia per i cittadini che fanno i pendolari, sia come fruibilità turistica alternativa. Giovanni Zambito.
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