Triennale Milano presenta la mostra Paolo Rosselli. Mondi in posa, a cura di studio Paolo Rosselli in collaborazione con Francesco Paleari, Cecilia Da Pozzo e Giacomo Quinland, e con progetto di allestimento di Studio GISTO.
Mondi in posa propone una selezione di immagini in grande formato di Paolo Rosselli e racconta i cambiamenti, le contraddizioni e la strana bellezza delle metropoli globalizzate. Per assonanza di temi, la mostra dialoga con Inequalities, la 24° Esposizione Internazionale di Triennale Milano, e si inserisce nel contesto delle quattro mostre che sono state prorogate: Cities, We the Bacteria. Appunti per un’architettura biotica, La Repubblica della Longevità. In Health Equality We Trust, e Clay Corpus.
La mostra riunisce fotografie scattate negli ultimi venticinque anni con uno sguardo ironico in cui il fotografo rilegge la città, facendo dialogare passato e presente, includendo persone e situazioni. Insieme agli architetti contemporanei tornano, reinterpretati, alcuni protagonisti del modernismo, tra cui Alvar Aalto, Le Corbusier, fino ad arrivare a Giuseppe Terragni.
All’interno dell’esposizione, le città sono colte nelle loro metamorfosi continue. Le immagini, dense di dettagli, offrono molteplici livelli di lettura: la realtà si sfuma e lascia spazio alla percezione soggettiva. Elementi quotidiani che possono apparire marginali rispetto alla scena – un passante, un’insegna, un riflesso – si inseriscono nel racconto fotografico e diventano indizi culturali e temporali, mettendo in relazione l’architettura con la vita quotidiana.
La mostra è composta da undici sezioni, ognuna delle quali racchiude una serie di opere. Le sezioni sono: Architecture revisited, che, con rare eccezioni, riguarda le opere di celebri architetti moderni e contemporanei; Montaggi, in cui sono esposte immagini nate dall’unione di due scatti; Città, un’indagine sullo spazio delle metropoli nella loro forma più disordinata e surreale, eppure, sempre molto umana; Scena Mobile, in cui le immagini ritraggono opere riprese dall’interno di un’autovettura, in diversi anni e in diversi luoghi; Behind the camera, sezione che propone il punto di vista del fotografo, attraverso l’immagine di una macchina fotografica che rivela la scena attraverso il mirino; Persone, in cui i protagonisti delle immagini fanno da sfondo all’interno di una rappresentazione continua, in cui non esiste un soggetto che primeggia; Specchi, riflessi, che comprende composizioni studiate per comprimere in una sola immagine diversi elementi; Case, in cui sono raccolte le fotografie dell’abitazione privata di Paolo Rosselli, di alcuni amici e della Villa Mairea di Alvar Aalto; Bidimensionali, opere realizzate in studio nelle quali il corpo umano segnala la sua presenza; Das Italien Jacob Burckhardts, realizzate nel 1997, in occasione del centenario della morte di Jacob Burckhardt; Chandigarh 1981, in cui sono esposte le immagini dedicate alla città.
Il Technical partner Nolostand, e i Partner Istituzionali Deloitte e Fondazione Deloitte, Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano per questa mostra.

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