Recensione di Rita Bompadre al libro "Linfa rara è la lacrima di una cicala" di Antonella Alfano.
“Linfa rara è la lacrima di una cicala” di Antonella Alfano (Eretica Edizioni, 2025 pp. 84 € 16.00) raccoglie il richiamo dell'archetipo poetico per rappresentare, in una visione teatrale e simbolica, l'arcana divinazione dell'esistenza, il significato terapeutico delle parole, la congiunzione magica tra l'intuizione e la ragione lungo il percorso iniziatico della vita. Antonella Alfano attraversa un itinerario di conoscenza e di esperienza intorno all'aura splendente capace di illuminare la sua strada, incrocia il tramite comunicativo tra l'essere umano e il suo inconscio, approfondisce la paura e l'inquietudine, guarda allo specchio dell'anima riflettendo il complesso e denso viaggio di ricerca e di crescita personale. Il libro, composto da seducenti poesie e ipnotiche illustrazioni, racchiude il suggestivo e carismatico potere dell'ispirazione, percorre, nell'immaginifica impronta di un superbo contesto espressivo, il solco di una introspezione disgiunta dalle tormentate reazioni interiori, circonda la magnetica, imperscrutabile e segreta coscienza del poeta, descrive l'approccio lirico ed emotivo delle sentenze stilistiche, concentrando, sulla natura allegorica dell'evocazione elegiaca, la dimensione profetica di una visione del mondo che combina l'essenza ultraterrena con la caratteristica umana. L'autrice misura il miracoloso strumento poetico per dare forma e contenuto alle proiezioni metaforiche, emblemi di un'originale opera letteraria che espone l'elemento figurativo e la motivazione letterale delle sensazioni, sospinge le prodigiose direzioni dell'illuminazione linguistica itinerante, suggellata dalla padronanza dei passaggi personali tra l’Italia e la Francia, testimoni di sostegno delle considerazioni e delle indagini sull'umanità. La documentazione drammaturgica, intellettuale e mistica dei versi rafforza il presentimento della provvisorietà, esprime la mutabilità degli eventi e l'evidenza palpabile del pensiero nutrito dall'uso incantevole dello stupore. Antonella Alfano allestisce l'aspetto scenografico immersivo nelle pagine, donando l'effetto di una lettura performativa, dove lo sguardo di una solenne e oscura previsione interiore si posa sul fremito del cuore e sulla percezione dello scoramento esistenziale, sul turbamento dell'amore e sulla tensione della morte, sulla provocazione delle relazioni e sull'amarezza degli abbandoni, sulla rincorsa dell'entusiasmo e sull'impulso delle passioni. La poesia di Antonella Alfano si nutre del principio dell'immaginazione come esortazione alla realtà, guidato dalla silenziosa e insinuante interazione tra l'evoluzione personale e il coinvolgimento dell'altrove. Un libro che mette in scena il luogo di una personificazione individuale come riproduzione universale delle corrispondenze umane, riferisce l'intangibile ideale della sensibilità, genera l'atmosfera visiva delle corrispondenze, compone un modo originale e cabalistico per omaggiare l'universo classico del poeta e la tradizione della sua fedele musa. Antonella Alfano giustifica l'adattabilità del tempo nella prospettiva della limitatezza, nel dettaglio evanescente della solitudine, nella desolazione dolorosa di un cammino errante verso la memoria di un invito primitivo, antico e mitologico, dove il sentiero vertiginoso dei componimenti si spinge oltre la capacità sensoriale di vivere e di esaudire la tessitura fiduciosa della libertà artistica.
Rita
Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Piatti” https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/
TESTI SCELTI
CHIMERA
Il
collo s’incolla di spine,
la
dorsale espia la torsione.
Lo
sguardo di bocca tesa
sfiata
l’alito di refoli felini.
La
lingua è muta,
il
leone è cieco.
IL LATENTE DOLORE DEL RIMEDIO
Uccisi
il
dragone
con
un colpo
di
gigli.
Anonimo
m’è
ancor
il
gesto
che compii.
TIC dei TAC
Il
tic dei tac-chi a spillo
concerta
il tonfo cromatico della pioggia,
disordine
di gocce e di suole.
Lesto
è il fruscio
di
mantelli discreti,
contromuro
di schiene fonde di passioni.
Il
bavero corteggiato di ricami
fuma
l’eleganza del secolo
e
la seta
insiste
sensuale
nello
staccar il chicco dal grappolo.
Labbra
seducenti di bistrots,
odori
sarcenti di risa e ingoi,
zuppe
confuse d’ingredienti maldestri.
I
tetti,
alti
occhi dallo sguardo ingiurioso,
svegliano
il prete assonnato
e
la campana bestemmia l’adulterio d’ottone
scarso
fratello dell’oro.
INOUBLIABLE - Per caso un piede
E
se il caso vi destinasse
d’incontrar
il mio piede
offritegli
una scarpa
così
che possa continuar il passo
lungo le tracce della Memoria.
LA POSA
Il
passaggio d’una suola intaglia
d’ombre
il cremisi dei mattoni.
Son
vuote le scarpe di dita
eppur
l’attesa s’anima al cammino.
Scorgo
lontano la finestra d’oltre quadro
e
assaporo l’antico andar degli artisti
che
tra follia e fede
s’apprestano
a goder del mattino.
La
sera è dei Poeti.
DI COLPO IL COLPO
Suole
incappucciate
tracciano
tragici
tragitti.
Sulla
scacchiera di mattoni
il
pedone cade
e
il
Matto
scappa
scoppia
scocca.
Scacco.
Possa
giammai la polvere
assopirsi
sul ciglio d’una rosa.


