Con
il nuovo singolo “Fragile
Sorriso”,
Matt Tockoy torna a raccontare la
vita con la sincerità che lo contraddistingue, trasformando la sensibilità in
un punto di forza. Il brano, dal tono intimo e malinconico, è un inno alla
vulnerabilità come forma di autenticità: un invito a riconoscere la bellezza che
si nasconde anche nei momenti più delicati.
Attraverso
la sua scrittura, Tockoy continua a costruire un linguaggio personale e
diretto, dove le parole diventano confessione e la musica un rifugio. “Fragile
Sorriso” nasce dal bisogno di mettere in musica le emozioni quotidiane, i
piccoli gesti, gli attimi che passano inosservati ma che lasciano tracce
profonde.
In
questa intervista per Fattitaliani, l’artista racconta il suo modo di scrivere, il
legame tra parole e melodia, e la costante ricerca di autenticità che anima
ogni suo brano. Un dialogo sincero con un cantautore che sa guardare il mondo
con la delicatezza di chi, anche nel dolore, riesce ancora a sorridere.
Quando
componi, parti prima dalle parole o dalla musica?
Parto sempre dalle parole. Prima di tutto cerco il significato, poi lascio che sia la melodia a nascere da ciò che ho scritto.
Hai
un momento della giornata in cui ti senti più ispirato?
In realtà no, qualsiasi momento, ogni attimo può donarmi un’emozione, un pensiero, un frammento di vita da trasformare in musica.
Se
“Fragile Sorriso” avesse un profumo, quale sarebbe?
Una rosa sotto la rugiada del mattino, illuminata dal primo chiarore del sole.
Con
quale artista ti piacerebbe collaborare in futuro?
Irama, Ultimo o Nek: pura emozione, capaci di trascinarti nella loro dimensione, dove ogni parola diventa sentimento.
Cosa
ti fa sorridere davvero, oggi?
Il bene
della mia famiglia e dei miei amici. Penso che sia il dono più grande che
potessi avere.


