FOLIAGE IN TOSCANA: UN VIAGGIO PER IMMAGINI TRA LUCI, FOGLIE E BORGHI INCANTATI

 

Credit- Matilde Ferrari - Sigeric

In questi mesi la Toscana si rivela con una luce diversa Le colline e le montagne si accendono di toni caldi, le foglie si staccano leggere e l’aria si riempie di profumi di terra, castagne e legna che arde.

È il momento perfetto per camminare. Non per arrivare, ma per vedere. Per ascoltare. Dalla Lunigiana al Casentino, dalla Garfagnana alla Media Valle del Serchio, fino alla Montagna Pistoiese, ogni territorio racconta l’autunno a modo suo, offrendo paesaggi che mutano lentamente, proprio come le foglie quando iniziano a cambiare colore e a far brillare la stagione in cui la luce lascia dolcemente posto al buio.


Lunigiana: il passo dell’autunno tra castagni e faggi

L’avvicendarsi tra le stagioni trasforma anche la Lunigiana, dove il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano si accende di colori vivi. Qui, il foliage si accompagna alla tradizione della raccolta delle castagne, dei gradili accesi nei borghi, delle feste contadine. Dal Passo del Lagastrello, nel comune di Comano, partono diversi itinerari adatti a ogni tipo di escursionista, che sono perfetti per farsi ammaliare dalle sfumature cromatiche di boschi e foreste. Il percorso che conduce al Lago Squincio, immerso in una faggeta, è semplice e suggestivo. Si tratta di uno dei numerosi piccoli specchi d’acqua della zona, e fa parte di un più ampio itinerario che collega anche il vicino Lago Paduli, situato a 1198 metri di quota e raggiungibile in auto: perfetto anche per le famiglie, è circondato da facili sentieri e aree verdi. L’intero anello, che unisce il Lago Paduli e il Lago Squincio, misura circa cinque chilometri e mezzo ed è adatto anche ai bambini. Camminando tra i faggi che colorano il paesaggio, è possibile avvistare i cavalli dell’Appennino al pascolo: un incontro inatteso, che regala un senso profondo di libertà. E chi desidera spingersi più in alto può seguire i sentieri 659 e 659A, che conducono fino alla vetta del Monte Acuto, a 1756 metri. Il percorso attraversa torbiere, faggete e antiche carbonaie, offrendo ampie vedute sulla Lunigiana e, nelle giornate limpide, fino al Golfo dei Poeti, in uno scenario di silenziosa bellezza.

Garfagnana e Media Valle del Serchio: tra rocce, specchi d’acqua e antiche tradizioni

L’autunno tra la Garfagnana e la Media Valle del Serchio si riflette nei panorami che si aprono in luoghi incantati, tra storia e misticismo, come la Fortezza delle Verrucole, a San Romano, o l’Eremo di Calomini, incastonato scenograficamente in una balza rocciosa a picco. I borghi si animano con eventi dedicati alla castagna e alla sua farina, ingrediente di dolci tradizionali che parlano di saperi antichi, capaci di mettere insieme economia di sussistenza e momenti di festa: Castelnuovo di Garfagnana, Isola Santa, Barga, Trassillico e Coreglia Antelminelli sono luoghi dove le tinte di stagione si vivono anche tra i muri di pietra e nei profumi delle cucine. Nel Parco dell’Orecchiella i sentieri si insinuano tra boschi di conifere e castagni, con viste che si aprono improvvise su vallate e rilievi. Altri paesaggi suggestivi si trovano lungo il percorso dal Sillico al Giro del Diavolo, sopra San Pellegrino in Alpe, tappa fondamentale anche dell'antica Via Matildica del Volto Santo: attraversa luoghi dove davvero il tempo sembra fermarsi per permettere di godere di dettagli che sfuggirebbero agli sguardi distratti dalla fretta. Isola Santa, nella valle della Turrite Secca, è una visione d’acqua e memoria, con il lago che riflette le case e i boschi attorno, come se fosse un caleidoscopio assemblato dalla natura. E se si è alla ricerca di un angolo davvero remoto il foliage si mescola al silenzio dei crinali appenninici, la meta ideale è la Val Fegana.

Foreste Casentinesi: il colore come preghiera per la natura

Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi l’autunno ha toni profondi, quasi spirituali. I faggi, gli abeti, gli aceri si tingono di giallo intenso, rosso porpora e arancio. La cima del Monte Penna regala una vista ampia sulla Foresta del Lama, mentre la strada che porta all’Eremo di Camaldoli attraversa un bosco che sembra proteggere ogni passo. Il Santuario della Verna, circondato da alberi monumentali, invita a rallentare e guardare in alto, dove la luce filtra tra le fronde come in una navata naturale.

 

Montagna Pistoiese: alle sorgenti del Reno

Non lontano da Pistoia, la stagione tinge anche i boschi della Montagna Pistoiese. Le foglie gialle e arancio accompagnano il sentiero che da Prunetta porta alla sorgente del fiume Reno, al margine di un’altra area che d’autunno sa dare spettacolo come la Foresta del Teso. La facilità dei percorsi di queste zone permette di concentrarsi solo sui rumori, i profumi e le macchie di colore disegnate dagli alberi. Meta ideale per una pausa, la fontana sorgiva che con la sua area pic-nic invita a fare una pausa in mezzo alla natura, prima di tornare sullo stesso sentiero verso il paese.

Foliage in città

Chi rimane in città può comunque cogliere il senso della stagione. A Firenze, il Parco delle Cascine offre ampie distese dove le foglie cadono lente. A Lucca, le mura rinascimentali diventano un camminamento circolare immerso nel colore.

Camminare in Toscana in autunno è un’esperienza che non ha bisogno di clamore. Basta scegliere un sentiero, farsi guidare dalle foglie, respirare. Il foliage non è solo uno spettacolo da ammirare, ma un’occasione per mettersi in sintonia con il paesaggio. Un invito a rallentare, a farsi attraversare dal silenzio, e a lasciarsi sorprendere dalla natura che cambia.

www.visittuscany.com

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