Un freestyle, un battito, una scossa: Leon Faun ha riacceso i suoi social dopo un lungo silenzio generando migliaia di interazioni in pochi minuti da parte dei fan, che ne sentivano la mancanza.
L'attesa è finalmente finita: venerdì 17 ottobre Leon Faun torna con un nuovo singolo, Polvere da Sparo (Walkin' distributed by The Orchard). Quella scintilla accesa con il freestyle (https://www.instagram.com/p/DPjCCCQjUyA/) diventa materia in questo nuovo brano, che segna il primo passo di un ritorno poetico e viscerale.
Tra barre intense e una produzione che accarezza e accompagna la voce di Leon, enfatizzando la profondità emotiva del brano, “Polvere da Sparo” racconta la scelta di allontanarsi da un mondo che corre troppo, da un gioco che sembra aver perso le sue regole. Leon si muove in una dimensione sospesa, tra realtà e immaginazione, dove la lentezza diventa resistenza e la fragilità prende la forma di una forza nuova. Non c’è fuga, ma osservazione: il desiderio di capire, di tornare al centro di sé.
“Polvere da Sparo” è una discesa lenta e necessaria dentro se stessi, un viaggio che attraversa il buio come un livello segreto, nascosto ma inevitabile. Leon affronta le proprie zone d’ombra con lucidità, lasciando che il guasto diventi respiro e la ferita, movimento. «Respiro polvere da sparo» non è solo un verso, ma un gesto: la decisione di ricominciare, di trovare senso dentro il caos, di trasformare l’errore in upgrade.
La salvezza è la fantasia: una forza purificatrice che lo mantiene lucido, una presenza invisibile che lo accompagna oltre il rumore. È lì che tutto si ricompone — dove il pensiero diventa rifugio, la creatività arma, la visione libertà.
Nel suo universo la solitudine non è vuoto ma densità: un silenzio abitato da figure sospese, volti coperti, presenze che si osservano da lontano. Così come un pesce rosso vinto in una fiera e sballottato in giro, passando di mano in mano, Leon si sente un pesce fuor d'acqua, circondato da dinamiche in continuo mutamento e volti a lui sconosciuti. Ma, in mezzo a tutto, non manca la speranza di continuare a muoversi controcorrente, simbolo di una purezza che non si lascia spegnere nemmeno quando il mondo si replica o si traveste.
“Polvere da Sparo” è un passaggio, una rinascita che non si annuncia ma si compie. Leon non descrive: agisce unendo poesia e concretezza, glitch e grazia, ritmo e visione.
E così, quando la polvere si alza e il rumore si dissolve, resta il battito: quello di chi ha solo messo in pausa la partita, per riprenderla con una nuova consapevolezza.
Quello di venerdì 17 ottobre non è un ritorno, ma un resume: la continuazione di un viaggio che non si è mai davvero interrotto.
BIO
Leon de la Vallée, conosciuto come Leon Faun, è un artista romano classe 2001. Fin da piccolo cresce immerso nell’arte, che per lui diventa linguaggio naturale e terreno d’esplorazione. A dodici anni scopre il rap, trovando in quella forma d’espressione un modo per dare voce alla sua immaginazione. Poco dopo inizia a scrivere i primi testi, sperimentando sonorità e visioni insieme al producer Duffy, con cui darà vita a un sodalizio creativo che lo accompagnerà in tutti i suoi progetti futuri.
Dopo i primi brani e l’EP Endless (firmato LYO e prodotto da Duffy e Tha Supreme), nel 2018 pubblica Animus, il primo singolo con il nome Leon Faun, che inaugura un percorso artistico fortemente identitario. Tra il 2018 e il 2019 dà vita al progetto Le Cronache di Mairon, una serie di brani che fondono immaginario fantasy e rap contemporaneo, imponendolo come una delle voci più originali della nuova scena italiana. Tra questi spicca Oh Cacchio, certificato disco d’oro e con oltre 16 milioni di stream.
Nel 2020 pubblica Gaia, La follia non ha età e Occhi Lucidi (anch’esso disco d’oro), che confermano la sua cifra stilistica: una scrittura evocativa, dal tono fiabesco e simbolico, sostenuta da una tecnica solida e da un’impronta sonora inconfondibile.
Il 25 giugno 2021 Leon Faun pubblica il suo album d’esordio “C’era una volta” per Island Records / Universal Music Italia / Thaurus, interamente prodotto da Duffy. Il disco include collaborazioni con Madame, Ernia e Dani Faiv, oltre ai contributi di Sick Luke (Freddie Vibes) ed Eiemgei (Camelot, Occhi Lucidi e la sua versione orchestrale).
Parallelamente alla musica, Leon scopre nel cinema un’altra forma d’espressione capace di amplificare il suo immaginario. Debutta come attore nel film “La Terra dei Figli” di Claudio Cupellini e successivamente partecipa a “Piove” di Paolo Strippoli, con cui nel 2023 firma anche la regia del videoclip Vestito Male. L’esperienza cinematografica diventa così una naturale estensione della sua visione artistica, in cui suono e immagine si fondono in un’unica dimensione creativa.
Il 21 marzo 2024 pubblica l'album “LEON”, anticipato dai singoli Anima e Profezia: un progetto che segna un’evoluzione matura e introspettiva, dove mito e realtà si fondono in un linguaggio personale e autentico, confermando Leon Faun come una delle personalità più visionarie e versatili della scena urban italiana.