“Nessuna posizione politica può prescindere dalla tua necessità di apparire carismatico.
Tu devi essere capace di avere
ragione quando hai ragione. E capace di disarmare qualcuno che t’incalza anche
quando avrai torto. Purtroppo le regole della politica sono queste. Io lo so
che sarebbe bello se i dibattiti politici fossero solamente una
giustapposizione di argomentazioni delle varie fazioni, ma non è così, quello è
il mondo delle favole; nella realtà la maggior parte delle persone è stupida e
per la maggior parte delle persone ciò che conta di più è l’immagine. Tu devi
piacere a più persone possibile, non solo a quelli che sono d’accordo con te”.
Il pedagogo dell’infame è un dialogo serrato tra
il figlio di un influente politico, ovvero l’infame, e il suo pedagogo.
Nella casa dell’infame è stato recentemente commesso un delitto di matrice
razziale che potrebbe mettere a repentaglio non solo l’immagine e la
reputazione politica del padre, ma anche il pedagogo del figlio stesso scoprirà
presto di perdere il lavoro e di rischiare ripercussioni legali in seguito ad
alcune controversie circa i suoi insegnamenti e a come l’infame potesse essere
stato plagiato o aver mal interpretato le nozioni filosofiche e soprattutto
ideologico-politiche da lui professate. L’intervista sfocerà presto in un
exploit di violenza psicologica e minacce fisiche da parte del pedagogo che lo
vedrà cadere dalla parte del torto.
Uno dei temi centrali che
attraversa i due protagonisti è la criticità che emerge quando si ha a che fare
con l’istruzione, specie quando questa è di carattere filosofico, e quando
questa rischia di traboccare nel plagio.
Quand’è che una persona
smette veramente di essere responsabile di ciò che fa, e anzi diventa vittima
di ciò che gli è stato insegnato?
A fare da sfondo all’azione
drammatica, invece, nel testo si sollevano temi come quello delle diseguaglianze, dell’integrazione, si parla del ruolo che
ha lo Stato nella nostra felicità e si pongono dilemmi etici a cui non c’è una
risposta giusta, ma che mettono in luce la centralità dell’esposizione di tali
risposte e dunque la prevalenza dell’impressione che si dà sulle ragioni che si
hanno.
SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina, 230/B 00176 Roma RM
venerdì
ore 20.30, sabato ore 19, domenica ore 17
Lo Spazio Diamante propone il Biglietto Flessibile: tre soluzioni
(Supporter, Standard e Agevolato)
per permettere a chiunque di venire a Teatro.
Tra 18 e 10 euro