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ph Lelli e Masotti © Teatro alla Scala |
Uno speciale omaggio a Luciano Berio a cento anni esatti dalla nascita.
Una tre giorni dedicata a Outis, una delle opere più celebri del compositore italiano – tra i protagonisti assoluti dell’avanguardia europea del Novecento – che prevede un’installazione site specific pensata appositamente per lo spazio di Voce e due dialoghi con altrettanti protagonisti della musica d’oggi. Un progetto realizzato da Triennale Milano e Teatro alla Scala, dove l’opera debuttò in prima assoluta nel 1996 con la regia di Graham Vick, rivelando al pubblico milanese il talento del grande regista inglese scomparso prematuramente nel 2021.Ideata
da Davide Parolin, l’installazione si propone di restituire alcuni
elementi costitutivi della produzione originaria, ricomponendoli nello spazio
espositivo attraverso tre componenti principali in dialogo tra loro: la traccia
audio, che ripropone integralmente il tessuto musicale di Outis, viene presentata in loop per
dare vita a un paesaggio sonoro immersivo, mentre cinque dei monitor utilizzati
originariamente come oggetti scenici nella regia di Graham Vick, sono ricollocati
nello spazio espositivo per trasmettere i cinque cicli nei quali è suddivisa
l’opera, così da offrire una visione simultanea e comparata delle diverse
sezioni drammaturgiche. Cento palloni da spiaggia colorati e gonfiabili,
elementi scenici centrali dell’ultimo ciclo dell’opera, sono infine distribuiti
all’interno dell’ambiente, andando a costituire un paesaggio instabile e
ludico. L’installazione sarà aperta dalle ore 10.30 di venerdì 24 ottobre fino
alle ore 18.00 di domenica 26 ottobre.
Gli incontri pubblici, coordinati da Raffaele
Mellace, offriranno ulteriori approfondimenti dal punto di vista di due
compositori che hanno avuto un forte legame con Berio e il suo teatro musicale:
il primo appuntamento è in programma proprio nel giorno del centesimo
anniversario della nascita di Berio, venerdì 24 ottobre alle ore 18.30 e
vede protagonista Luca Francesconi, che fu assistente di Berio e maestro
collaboratore in occasione della prima assoluta dell’opera La vera storia,
che ebbe luogo alla Scala nel 1982, mentre sabato 25 ottobre alle
ore 17.00 sarà la volta di Filippo Del Corno, che ricorderà anche
l’esperienza del padre Dario Del Corno, librettista di Outis.
Luciano Berio è nato ad Oneglia il 24 ottobre del 1925. Nel 1945 si trasferisce
a Milano, dove studia presso il Conservatorio Giuseppe Verdi composizione con
Giulio Cesare Paribeni e Giorgio Federico Ghedini, e direzione d’orchestra con
Carlo Maria Giulini e Antonino Votto. Nel dicembre del 1954, insieme a Bruno
Maderna, costituisce inoltre presso la RAI di Milano il primo studio di musica
elettronica italiana, inaugurato l’anno successivo con il nome di Studio di
Fonologia Musicale. In questa sede ha modo di sperimentare nuove interazioni
tra strumenti acustici e suoni prodotti elettronicamente ed esplorare soluzioni
inedite nel rapporto suono-parola. Il teatro musicale costituisce un nodo
fondamentale della ricerca e della poetica di Berio. Il rapporto tra Berio e il
Teatro alla Scala inizia alla Piccola Scala appaiando due lavori nuovi in
collaborazione con Edoardo Sanguineti ad altrettanti classici secenteschi: nel
1963 Passaggio va in scena insieme a Dido and Aeneas di Purcell,
dieci anni più tardi Laborintus II insieme al Combattimento di
Tancredi e Clorinda di Monteverdi. Del 1982 è la prima assoluta de La
vera storia, su libretto di Italo Calvino, con Milva nella parte del
Cantastorie. Berio e Calvino tornano a collaborare per Un re in ascolto:
la prima assoluta avviene a Salisburgo nel 1984, la prima italiana alla Scala
segue nell’86. La musica di Berio è una presenza costante anche nei programmi
concertistici scaligeri, inclusi numerosi recital di Cathy Berberian, la
straordinaria cantante e moglie del compositore sulla cui voce è costruito il
brano elettronico Visage (1961). L’impegno di Berio per la musica si è
esteso anche ad altre attività quali la direzione d’orchestra, la concezione di
stagioni concertistiche e la promozione della musica contemporanea. Ha
insegnato presso prestigiose istituzioni musicali e accademiche in Europa e
negli USA. Dal 1974 al 1980 ha diretto il dipartimento elettroacustico
dell’IRCAM di Parigi e nel 1987 ha fondato a Firenze il Centro Tempo Reale. Si
è spento a Roma il 27 maggio del 2003.
Quando sarai annoiato ti
bagnerò la fronte
Un progetto di: Triennale Milano e Teatro alla Scala
Installazione in Voce Triennale
24-26 ottobre 2025, ore 10.30-18.00
Ingresso libero
Venerdì 24 ottobre 2025, ore 18.30, incontro con Luca Francesconi
Ingresso libero con registrazione su triennale.org
Sabato 25 ottobre 2025, ore 17.00, incontro con Filippo Del Corno
Ingresso libero con registrazione su triennale.org