Dal 24 al 26 ottobre installazione in VOCE TRIENNALE "Quando sarai annoiato ti bagnerò la fronte"

 

ph Lelli e Masotti © Teatro alla Scala

Uno speciale omaggio a Luciano Berio a cento anni esatti dalla nascita.

Una tre giorni dedicata a Outis, una delle opere più celebri del compositore italiano – tra i protagonisti assoluti dell’avanguardia europea del Novecento – che prevede un’installazione site specific pensata appositamente per lo spazio di Voce e due dialoghi con altrettanti protagonisti della musica d’oggi. Un progetto realizzato da Triennale Milano e Teatro alla Scala, dove l’opera debuttò in prima assoluta nel 1996 con la regia di Graham Vick, rivelando al pubblico milanese il talento del grande regista inglese scomparso prematuramente nel 2021.

Ideata da Davide Parolin, l’installazione si propone di restituire alcuni elementi costitutivi della produzione originaria, ricomponendoli nello spazio espositivo attraverso tre componenti principali in dialogo tra loro: la traccia audio, che ripropone integralmente il tessuto musicale di Outis, viene presentata in loop per dare vita a un paesaggio sonoro immersivo, mentre cinque dei monitor utilizzati originariamente come oggetti scenici nella regia di Graham Vick, sono ricollocati nello spazio espositivo per trasmettere i cinque cicli nei quali è suddivisa l’opera, così da offrire una visione simultanea e comparata delle diverse sezioni drammaturgiche. Cento palloni da spiaggia colorati e gonfiabili, elementi scenici centrali dell’ultimo ciclo dell’opera, sono infine distribuiti all’interno dell’ambiente, andando a costituire un paesaggio instabile e ludico. L’installazione sarà aperta dalle ore 10.30 di venerdì 24 ottobre fino alle ore 18.00 di domenica 26 ottobre.

Gli incontri pubblici, coordinati da Raffaele Mellace, offriranno ulteriori approfondimenti dal punto di vista di due compositori che hanno avuto un forte legame con Berio e il suo teatro musicale: il primo appuntamento è in programma proprio nel giorno del centesimo anniversario della nascita di Berio, venerdì 24 ottobre alle ore 18.30 e vede protagonista Luca Francesconi, che fu assistente di Berio e maestro collaboratore in occasione della prima assoluta dell’opera La vera storia, che ebbe luogo alla Scala nel 1982, mentre sabato 25 ottobre alle ore 17.00 sarà la volta di Filippo Del Corno, che ricorderà anche l’esperienza del padre Dario Del Corno, librettista di Outis.

Il progetto si inserisce nelle collaborazioni di Triennale con i grandi archivi milanesi: si tratta di una delle principali linee di ricerca che confluiscono all’interno della programmazione di Voce, mettendo a sistema memoria storica e sperimentazione, inaugurata a giugno con l’Omaggio a Sylvano Bussotti in collaborazione con Archivio Storico Ricordi.

Triennale Milano ringrazia il Partner Campari, il Textile Partner Dedar, i Technical Partner Remuzzi Marmi, Cea Design e Lualdi e gli Institutional Partner Deloitte e Fondazione Deloitte, Lavazza Group, Salone del Mobile Milano per il sostegno alle attività di Voce.


Luciano Berio è nato ad Oneglia il 24 ottobre del 1925. Nel 1945 si trasferisce a Milano, dove studia presso il Conservatorio Giuseppe Verdi composizione con Giulio Cesare Paribeni e Giorgio Federico Ghedini, e direzione d’orchestra con Carlo Maria Giulini e Antonino Votto. Nel dicembre del 1954, insieme a Bruno Maderna, costituisce inoltre presso la RAI di Milano il primo studio di musica elettronica italiana, inaugurato l’anno successivo con il nome di Studio di Fonologia Musicale. In questa sede ha modo di sperimentare nuove interazioni tra strumenti acustici e suoni prodotti elettronicamente ed esplorare soluzioni inedite nel rapporto suono-parola. Il teatro musicale costituisce un nodo fondamentale della ricerca e della poetica di Berio. Il rapporto tra Berio e il Teatro alla Scala inizia alla Piccola Scala appaiando due lavori nuovi in collaborazione con Edoardo Sanguineti ad altrettanti classici secenteschi: nel 1963 Passaggio va in scena insieme a Dido and Aeneas di Purcell, dieci anni più tardi Laborintus II insieme al Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi. Del 1982 è la prima assoluta de La vera storia, su libretto di Italo Calvino, con Milva nella parte del Cantastorie. Berio e Calvino tornano a collaborare per Un re in ascolto: la prima assoluta avviene a Salisburgo nel 1984, la prima italiana alla Scala segue nell’86. La musica di Berio è una presenza costante anche nei programmi concertistici scaligeri, inclusi numerosi recital di Cathy Berberian, la straordinaria cantante e moglie del compositore sulla cui voce è costruito il brano elettronico Visage (1961). L’impegno di Berio per la musica si è esteso anche ad altre attività quali la direzione d’orchestra, la concezione di stagioni concertistiche e la promozione della musica contemporanea. Ha insegnato presso prestigiose istituzioni musicali e accademiche in Europa e negli USA. Dal 1974 al 1980 ha diretto il dipartimento elettroacustico dell’IRCAM di Parigi e nel 1987 ha fondato a Firenze il Centro Tempo Reale. Si è spento a Roma il 27 maggio del 2003.

 

Quando sarai annoiato ti bagnerò la fronte
Un progetto di: Triennale Milano e Teatro alla Scala

Installazione in Voce Triennale
24-26 ottobre 2025, ore 10.30-18.00
Ingresso libero

Venerdì 24 ottobre 2025, ore 18.30, incontro con Luca Francesconi
Ingresso libero con registrazione su triennale.org

Sabato 25 ottobre 2025, ore 17.00, incontro con Filippo Del Corno
Ingresso libero con registrazione su triennale.org



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