“Non giustifichiamo la violenza.
Le persone che fanno del male lo fanno perché vogliono”, così è intervenuta a Domenica In su Rai1 durante il talk dedicato ai femminicidi condotto da Mara Venier con Tommaso Cerno, Vera Squatrito, mamma di Giordana di Stefano uccisa dal fidanzato nel 2015 a soli 20 anni.
“Dico una cosa: la violenza va trattata con i guanti gialli, bisogna fare attenzione alle parole”, ha aggiunto. “Accusare una donna che non ha denunciato, è un’ulteriore violenza”.
“Io ho una figlia morta scannata da 48 coltellate, che ha denunciato e che ho seppellito, e cresco una bambina orfana, di violenza ne ho vissuta”, ha spiegato raccontando la sua storia. “Non ho le competenze tecniche, ma umane, e non è facile denunciare in un contesto di violenza. Dobbiamo credere alle donne, fare formazione e informazione. Credo sia la cosa giusta da fare per prevenire il femminicidio”.
“Quando viene uccisa una donna si spettacolarizza tantissimo, si parla tantissimo di lei ma poco del soggetto che ha fatto il gesto, quasi lo giustifichiamo, una cosa aberrante: questo significa che sottovalutiamo gli uomini maltrattanti”. “La ragazza ha mille foto”, parlando di Pamela, “lui ne ha una sola con gli occhiali, questo fa capire che non diamo il giusto significato al femminicida che va attenzionato. È un problema dell’uomo, non dobbiamo accusare la donna che se l’è cercata”.
“Bisogna denunciare”, le ha fatto eco Mara Venier, vittima di violenza psicologica e fisica non denunciata a soli 20 anni, e già testimonial della campagna contro la violenza sulle donne, “Non l’ho fatto e ho pagato un prezzo altissimo”.