L’uomo moderno, forte del progresso e della tecnologia, si sente invincibile. Crede di poter dominare tutto, perfino la natura.
Ma cosa succede quando tira troppo la corda della competizione?
“Canned Tuna”, il nuovo singolo degli Unkle Kook, è un brano strumentale ironico e tagliente che racconta lo scontro (perdente) tra l’uomo e la natura. La scena è quella di un peschereccio che, dopo aver calato le reti per catturare tutto il possibile, viene attaccato dall’alto da uccelli affamati che gli portano via metà del pescato. Una beffa naturale che scompagina la pretesa di dominio assoluto: l’uomo cerca di riempire le sue scatolette di tonno... ma a volte finisce per inscatolare anche contenuti musicali massicciamente etichettati.
Il suono del brano ci porta lungo le coste del Mediterraneo, tra Nord Africa e Sicilia, con una tensione costante, un dubbio sonoro che non trova mai piena risoluzione. Un viaggio musicale in bilico tra denuncia e groove.
Surf rockabilly dal sapore tarantiniano, “Canned Tuna” suona come la colonna sonora di una versione mediterranea di Kill Bill, in cui Uma Thurman dismette la tuta gialla per combattere in costume tra le colonne dei templi di Agrigento... Oltre che per difendere il pescato.
Un po’ Roy Paci, un po’ Chuck Berry, rivisti in chiave Unkle Kook.
Gli Unkle Kook nascono nel 2019 a Bologna. Prendendo ispirazione dalla surf music, la composizione eterogenea del gruppo crea una musica dal forte impatto visivo, un mondo ricco di immagini, profumi e sensazioni, da colonna sonora, con un’anima rock’n’roll che fa ballare e si rivela in concerti dall’energia travolgente, senza mai tralasciare un senso di ironia e leggerezza. Con chitarre desertiche e riverberate, un sassofono graffiante e una solida sezione ritmica, la band dà vita a un sound eclettico e coinvolgente.
Presentano nel 2021 per l’etichetta Brutture Moderne il loro primo EP “Surf Beat”, con sei brani strumentali in cui subito emerge il loro approccio non convenzionale al genere. Nel 2023 pubblicano il singolo “Missing The Fourth” che anticipa il loro primo album “Coming In Bunches”, dieci brani in cui “il rock si inasprisce, dalla leggerezza del surf alla ricerca di suono psichedelico. È un disco anarchico, anomalo, privo di abitudine”.
In questi anni la band porta il suo infuocato live show in numerosi club fra l’Italia e l’estero, partecipando a due edizioni del Festival internazionale Time in jazz di Paolo Fresu, al Surfer Joe Summer Festival, Heidelberg Musikstrasse, Tutti Matti per Colorno ed altri.
Attualmente sono in fase di finalizzazione del loro secondo album e del relativo tour di promozione.
Gli Unkle Kook sono: Andrea Faidutti (chitarra/voce), Giuseppe Calcagno (Chitarra/voce), Fabio Arcifa (Basso/voce), Manuel Franco (Batteria/percussioni) e Alex Ascione (Sax).