Siculiana, Ag – L'estate in Sicilia non è solo sole, mare e spiagge dorate. Per chi sa cercare, è anche un'occasione per scoprire tesori nascosti, angoli di bellezza che nutrono l'anima. E proprio in uno di questi giorni d'agosto, nel cuore di Siculiana, abbiamo avuto il privilegio di compiere un viaggio affascinante nello studio d'arte del maestro Rosario Bruno.
Ad accoglierci non è stato Bruno stesso, ma il figlio Emanuele, custode e narratore di questo mondo incantato. Entrare in questo spazio è stato come varcare una soglia temporale, un ingresso in un luogo dove l'arte vive, respira e si racconta.
Lo studio si è rivelato un vero e proprio santuario, un museo privato che raccoglie un vasto numero di opere di Bruno. Sculture, dipinti, calchi in gesso, bozzetti: ogni pezzo testimonia una ricerca artistica profonda e instancabile, anche attuale. Si percepisce la passione, la dedizione e la forza espressiva che caratterizzano il lavoro del maestro. Ma non è solo uno studio. Emanuele ci ha svelato un ambizioso progetto: alcune sale sono già allestite come un'autentica galleria d'arte, un futuro spazio espositivo pensato per accogliere e dare visibilità anche ad altri talenti, come già avveniva anni fa a Sciacca.
La nostra visita, seppur privata, è stata un'esperienza sognante e toccante. Abbiamo potuto ammirare da vicino le opere, ascoltare le storie dietro ogni pezzo e immergerci in un'atmosfera di pura creatività. La passione di Emanuele nel raccontare il lavoro del padre ha reso il tutto ancora più speciale.
Questo viaggio nello studio di Rosario Bruno ci ha ricordato che l'arte è un tesoro da cercare, un'emozione da vivere e un sogno da condividere. Se vi trovate a Siculiana, non perdete l'occasione di scoprire l'universo di questo grande artista, un'esperienza che vi lascerà un piacevole segno.
Rosario Bruno nasce a Siculiana il 14 gennaio 1945. La sua formazione artistica inizia a Sciacca, dove si diploma Maestro d'Arte nel 1964. Successivamente, perfeziona le sue competenze a Roma, immergendosi nella vivace atmosfera della Scuola Romana e lasciandosi ispirare dalla cultura artistica americana.
Dopo aver ottenuto la cattedra di decorazione pittorica a Sciacca nel 1967, Bruno si dedica all'insegnamento fino al 1993, anno in cui decide di abbandonare la docenza per dedicarsi interamente alla sua passione: l'arte.
La sua carriera espositiva prende il via nel 1973 a Milano, alla “Galleria delle Ore”, grazie alla presentazione di Enrico della Torre. Da lì, un susseguirsi di mostre in città prestigiose come Palermo, Firenze, Roma e Messina, fino alla grande retrospettiva del 2008 al Museo Guttuso di Bagheria. L'evento, accompagnato dal catalogo “Rosario Bruno – Maestro di c’arte” con prefazioni di Enrico Crispolti e Aurelio Pes, consacra la sua figura a livello istituzionale.
La cifra distintiva di Rosario Bruno risiede nella sua tecnica innovativa e profondamente materica. L'artista è noto per l'uso dell'antica tecnica del "cartone romano", un processo lento e stratificato che trasforma la carta in scultura. Utilizzando stampi in gesso da lui stesso creati, sovrappone strati di carta che si fondono, dando vita a opere tridimensionali, sorprendentemente resistenti ma intrinsecamente delicate.
Per Bruno, la materia – la carta – è un organismo "vivente" che si trasforma, si degrada e rinasce. Le sue creazioni non sono né pura pittura né pura scultura, ma una sintesi poetica che evoca un senso di effimero e di leggerezza senza tempo.