di Giuseppe Sinaguglia - La città di Agrigento ha vissuto una serata di pura magia e grande musica lo scorso venerdì, grazie all’emozionante concerto di Fiorella Mannoia alla Live Arena dello Sport Village Bellavia. L'evento, parte del prestigioso Festival Il Mito, ha catturato il cuore del pubblico, che ha potuto ammirare l'inconfondibile voce dell'artista in un'esibizione unica, arricchita dall'accompagnamento dell'Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura.
Un'esibizione che unisce voce e orchestra
Dopo i successi delle tappe di Milazzo e Marina di Modica, anche Agrigento si è unita al coro di applausi per il tour "Fiorella Sinfonica – Live con orchestra". Guidata dal Maestro Rocco De Bernardis, l'orchestra ha saputo esaltare ogni sfumatura dei brani, creando una sinergia perfetta con la potente voce della Mannoia. L'artista ha offerto una scaletta ricca e coinvolgente, passando dai suoi successi più amati alle canzoni più recenti, come il singolo "Disobbedire".
Sul palco, decorato con delle luminose "Mariposa", l'orchestra ha preso posto e ha dato il via alla serata. Vestita con un elegante abito nero luccicante, Fiorella Mannoia ha iniziato il concerto con un potente "Caffè nero bollente", il suo primo brano sanremese del 1981, riarrangiato in chiave sinfonica.
Il concerto ha rappresentato un vero e proprio viaggio attraverso la storia musicale di Fiorella Mannoia e il suo profondo impegno sociale. Dopo il primo brano, l'artista ha eseguito "Il senso", per poi toccare un tema a lei molto caro con "Nessuna conseguenza", brano dedicato alle donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze. Ha ricordato, inoltre, il ruolo della fondazione "Una Nessuna Centomila" nel supporto ai centri antiviolenza. La serata è proseguita con un omaggio a Lucio Battisti e alla canzone "Io Vivrò (Senza Te)", seguita da due dei suoi grandi classici, "Come si cambia" e "Le notti di maggio".
La Mannoia ha poi condiviso un aneddoto con il pubblico su Francesco De Gregori, prima di intonare "Giovanna d’Arco", Fiorella Mannoia ha raccontato un aneddoto legato a Francesco De Gregori e alla genesi della canzone "Giovanna d'Arco". L'artista ha rivelato che, dopo una loro performance, De Gregori le confidò di averla percepita come se indossasse una corazza mentre cantava. A distanza di pochi giorni, De Gregori compose il brano e le chiese di interpretarlo, riconoscendo in lei quella forza e determinazione che lo avevano ispirato.
Poi ha fatto cantare l'intera arena con il coro di "Pescatore" ricordando anche Pierangelo Bertoli. Ha continuato con "In viaggio", uno dei primi brani da lei scritti, e ha presentato il suo ultimo singolo, "Disobbedire". Il concerto ha toccato l'attualità con il toccante brano "Il peso del coraggio", dedicato alla ferita di Gaza, che ha spinto il pubblico ad alzarsi in piedi per mostrare la sua partecipazione. Ha poi ripercorso un momento della sua giovinezza con "Margherita", canzone con cui vinse un concorso televisivo, prima di far scatenare il pubblico a suon di "Bésame mucho" e "Quizás, quizás, quizás".
Dopo aver presentato i musicisti e l'orchestra, ha emozionato il pubblico con "Che sia benedetta" e "Sally", prima di intonare il suo ultimo successo sanremese, "Mariposa". Dopo un saluto a Piero Barone de Il Volo, presente tra il pubblico, ha eseguito "Quello che le donne non dicono" in difesa delle donne che dicono No e, prima di congedarsi, ha cantato "Il cielo d’Irlanda". Il gran finale è stato un momento intimo e toccante: Fiorella Mannoia ha cantato a cappella contro ogni guerra "Il disertore (Pace proibita)", un brano del 1954, anno della sua nascita.
Il concerto non è stato solo un evento musicale, ma anche un momento di riflessione e impegno. Fiorella Mannoia ha dimostrato ancora una volta come la sua arte sia un veicolo potente per la consapevolezza sociale. Agrigento ha risposto con calore a ogni brano, dimostrando un profondo apprezzamento non solo per la musica, ma anche per il messaggio di speranza e denuncia che l'artista porta con sé. È stata una serata indimenticabile, un vero e proprio abbraccio tra una delle più grandi interpreti italiane e il suo fedele pubblico siciliano.