Il modello Culturitalia, rafforzato dall'Art. 31 della Legge Made in Italy, rivoluziona l'accoglienza turistica ponendo al centro comunità, identità e la figura chiave del Manager di Destinazione per un'esperienza di viaggio consapevole e responsabile.
Finalmente, l'obiettivo è stato
raggiunto: dare centralità a quanto proposto e sviluppato dal modello
Culturitalia CooltourItaly. Un percorso entusiasmante, un vero umanesimo del
turismo, che vede le aree interne, nuove e altre destinazioni, emergere come
protagonisti di un turismo rinnovato e consapevole.
Nella nota diffusa da Culturitalia CooltourItaly si legge
come sia “divertente girare l'Italia e constatare come il nostro modello stia
prendendo forma. Partendo dal capitale reputazionale dei siti UNESCO, si apre
la strada alla possibilità di delocalizzare e destagionalizzare i flussi
turistici, orientandoli verso aree e zone che, pur meno note, possiedono
identità, potenzialità e una forza attrattiva tale da poter essere competitive.
Questo approccio pone in evidenza nuove e concrete opportunità di accoglienza
turistica organizzata".
Il cuore di questa trasformazione risiede nel Sistema
Turistico di Destinazione, che rappresenta la base indispensabile per imporre
nuove mete come "destinazioni pilota". Un aspetto cruciale di questo
sistema è il coinvolgimento capillare di tutti gli attori del territorio: dai
Comuni agli imprenditori, dalle associazioni culturali e creative agli enti
sociali, fino ai famosi stakeholder. Ma, soprattutto, la vera novità e forza
risiede nel coinvolgimento diretto della comunità locale, finora spesso esclusa
e non pienamente considerata nel contesto normativo precedente all'entrata in
vigore dell'articolo 31 della Legge Made in Italy (L. 206/2023).
In questo nuovo ecosistema turistico, il Manager di
Destinazione emerge come il "collante" fondamentale della proposta.
Affiancato dall'Agente di Comunità, una figura innovativa che facilita i
rapporti e le relazioni dirette tra le persone e le comunità dei territori che
compongono la nuova offerta, si determina la capacità di valorizzazione della destinazione.
Questo approccio congiunto permette di posizionare la Destinazione sul mercato,
creando un appeal mirato che risponde alle esigenze del prodotto turistico
realizzato e del viaggiatore moderno.
Solo mettendo al centro la destinazione e i suoi abitanti, si
riesce a coniugare appieno il concetto di "umanesimo del turismo".
Questo approccio pone l'individuo e le sue esperienze al centro del viaggio,
valorizzando l'incontro con altre culture, la scoperta di sé e la crescita
personale. Si tratta di una controtendenza rispetto al turismo di massa, che
troppo spesso enfatizza l'aspetto quantitativo e la mera fruizione superficiale
dei luoghi, senza un reale scambio o coinvolgimento.
Questo approccio cerca
di andare oltre la semplice visita turistica, mirando a offrire un'esperienza
più profonda e significativa. In definitiva, l'umanesimo nel turismo è un
invito a viaggiare in modo più consapevole e responsabile, riconoscendo e
rispettando il legame intrinseco tra turismo, ambiente, territori e comunità
locale. Il modello propone un turismo
sostenibile, che rispetta le culture e le identità, imparando a
conoscere e a determinare parallelamente una crescita sinergica delle aree
interne, delle nuove destinazioni e del turista stesso, nel pieno rispetto
dell'ambiente, del patrimonio territoriale e della comunità di riferimento.
Il modello Culturitalia CooltourItaly si conferma così
all'avanguardia per un turismo che non è solo una fonte di reddito, ma un
veicolo di sviluppo culturale, sociale ed economico, capace di valorizzare il
vasto patrimonio italiano in modo innovativo e sostenibile.