Le fettuccine si
fanno come si facevano una volta, con farina, uova e mattarello,
tirate a mano con dedizione e una precisione che solo le massaie locali possono
garantire. Niente scorciatoie: guai a sbagliare lo spessore della sfoglia, il
taglio o la sequenza degli ingredienti. Il condimento è un trionfo di piselli,
pomodoro, funghi, pancetta e prosciutto: una ricetta che sfida
anche le cucine stellate, ma con il vantaggio di essere servita in piazza, tra
amici, con un buon bicchiere di vino in mano.
La sagra è molto
più di una festa gastronomica: è l’occasione perfetta per riscoprire un borgo
adagiato tra i Monti Sabini, in provincia di Rieti, dove il tempo sembra
scorrere più lento e l’ospitalità è ancora una questione seria. Accanto ai
piatti della tradizione, si trovano bancarelle di artigianato locale,
spettacoli musicali e tanta voglia di convivialità.
E se tra una
fettuccina e l’altra vi viene voglia di fare due passi culturali, siete nel
posto giusto. Monteleone Sabino custodisce un patrimonio
archeologico straordinario. L’Anfiteatro Romano,
recentemente riportato alla luce quasi per intero, è uno dei più affascinanti
della Sabina: immaginatevi gli antichi spettacoli di gladiatori e poi tornate
alla realtà con un panino con la porchetta, giusto per bilanciare.
Non lontano si
trova il Santuario di Santa Vittoria, con la sua
chiesa romanica risalente all’XI secolo. È costruita su una basilica
paleocristiana ed è collegata alle catacombe che ne
costituiscono il primo nucleo storico e religioso. Il sito conserva affreschi,
sculture e un’atmosfera quasi fuori dal tempo.
Completano il
percorso culturale il Museo Civico e Archeologico
del borgo, che conserva reperti provenienti dagli scavi della zona, e i resti
dell’antica Trebula Mutuesca, la città sabina da cui
tutto è cominciato, visitabile con una passeggiata che unisce storia e natura.
Insomma, se
volete un weekend di quelli con la pancia piena e la mente contenta, segnatevi
la data. A Monteleone Sabino si mangia, si ride, si cammina e si impara. E
tutto questo senza nemmeno dover attraversare l’autostrada del Sole.