Continua ad Alba fino a domenica 13 luglio la 17a edizione di Collisioni che l'altro ieri ha ospitato l’attesissimo live dei Thirty Seconds to Mars, la band di fama mondiale e multi-platino composta dai fratelli Jared e Shannon Leto. Fattitaliani ha intervistato Caterina Pasini, Vice Sindaco e Assessora di Alba, che si occupa di Servizi culturali, Turismo, Manifestazioni ed eventi.
Intervista di Emanuela Del Zompo.
Quali sono i punti forza di Collisioni festival e cosa
rappresenta per la città?
Collisioni è una manifestazione capace di parlare a pubblici diversi, anche molto lontani tra loro, e questo è uno dei suoi punti di forza più evidenti. In questa edizione vediamo alternarsi artisti come Gigi D’Agostino, i Thirty Seconds to Mars, Irama e Sfera Ebbasta: mondi musicali diversi, ma tutti capaci di attirare e coinvolgere. Per Alba significa essere al centro di una proposta trasversale per attrarre giovani, famiglie, appassionati di musica e turisti. È un evento che ospitiamo ormai da tempo con la convinzione di poter offrire una proposta che unisce e supera i confini generazionali e sociali.
Come le istituzioni e
l’assessorato alla cultura hanno contribuito alla realizzazione di tale
manifestazione?
L’impegno dell’amministrazione si è concentrato nel facilitare le condizioni logistiche, nella promozione condivisa e nella sinergia con le realtà locali, affinché l’evento possa essere vissuto dalla collettività.
Oltre al tema della
sostenibilità quali sono gli altri temi importanti che volete sottolineare?
La sostenibilità è un tema trasversale, ma al centro della
nostra azione ci sono anche l’inclusione, il contrasto alle disuguaglianze e la
valorizzazione delle giovani generazioni.
In questo contesto ospitare Collisioni significa anche creare
un’occasione di dialogo tra molte realtà.
Quanto aiuta la cultura a rafforzare lo spirito di comunità?
La cultura crea legami, senso di appartenenza, memoria condivisa. Ogni evento culturale, piccolo o grande, ha il potere di farci sentire parte di qualcosa di più grande. In una società frammentata, la cultura è un collante fondamentale.
Quanto è importante la musica
come elemento di coesione?
La musica è un linguaggio universale, che parla a tutte e tutti, senza bisogno di ulteriori intermediari. È uno strumento molto potente in grado di generare empatia. Nei concerti vediamo persone di età e provenienze diverse unite da una stessa emozione: questa è coesione.
Conosceva già la band dei
Thirty Seconds To Mars? Quali sono i suoi gusti musicali?
Sì, conoscevo i Thirty Seconds To Mars, soprattutto per la
loro capacità di unire rock ed energia con messaggi forti. I miei gusti
musicali sono molto ampi: amo la musica d’autore italiana, il rock ed il pop
della mia generazione, mi rendo conto che oggi le mie figlie ascoltano musica
diversa e credo che la musica debba essere un ponte generazionale.
In un momento storico così difficile per la nostra società, dove c’è precarietà nel lavoro, crisi e conflitti tra Paesi, quale messaggio si sente di dare alla comunità?
Premetto che Alba è sempre stata una città in grado di
offrire, di tempo in tempo, un contesto particolarmente solido soprattutto
grazie alla partecipazione attiva dei
suoi cittadini, ciò premesso credo che in tempi difficili sia ancora più
necessario credere nella forza dei legami umani e nel valore della solidarietà.
La cultura, l’impegno civico e l’ascolto reciproco devono guidarci. Questo è,
ancora di più, il momento di condividere e di non chiudersi.
Come si può migliorare o supportare il lavoro e la condizione della donna nella società odierna attraverso anche lo strumento della cultura?
La cultura ha il potere di cambiare le narrazioni. Dobbiamo valorizzare il protagonismo femminile, raccontare storie di donne coraggiose, determinate, anche ostinate e sostenere percorsi che aiutino le ragazze a non vedere i limiti delineati dai pregiudizi ed a credere nelle proprie capacità che sono molte e meravigliose. Come donna, madre e professionista, so quanto sia fondamentale creare spazi liberi da stereotipi, anche nella cultura.
Progetti futuri per la
promozione territoriale?
Stiamo lavorando su una progettualità che unisca cultura, paesaggio e innovazione. L’obiettivo è promuovere un turismo sostenibile, consapevole, che valorizzi le eccellenze locali. Puntiamo anche a valorizzare la tradizione portata avanti dai nostri borghi che rappresentano davvero la storicità del patrimonio folkloristico della nostra città e non solo. Vogliamo far vivere Alba e le Langhe tutto l’anno, non solo nei mesi di maggiore affluenza turistica.
Attraverso la musica quali
messaggi la città di Alba vuole veicolare?
La musica che risuona nelle piazze di Alba vuole parlare di
pace, apertura, diritti. È un invito a fermarsi, ad ascoltare, a condividere.
Vogliamo essere una città in cui la cultura non solo si consuma, ma si vive, si
costruisce insieme.