Scrive lacasadargilla: «Mantenendone
ferma la natura “leggera” e incidentale – come nell’improvviso rendersi conto
che la propria vita è racchiusa in un acquario – abbiamo immaginato una
struttura articolata attorno a cinque vicende, cinque storie di solitudine.
Dell’Istituzione Ministero ne viene definita la natura politica sostanzialmente
ambigua e tragicamente comica. È un luogo dove la liberazione del desiderio
può attutire l’isolamento? Come si classifica una persona sola? C’è un
sussidio di solitudine? In cosa consiste e chi ne ha diritto? Con cosa bisogna
coincidere per essere definiti soli e dunque appartenere a una categoria
riconosciuta? È lo scandalo della solitudine. È l’affollamento degli assenti
nelle nostre vite, siano essi vivi, deceduti, spettri o tutta la moltitudine
degli incontri mancati. Solitudine tutta contemporanea, di un’allegrezza
insidiosa e irragionevolmente lieve. Solitudine come atlante di ricordi,
catalogo di gesti, per percorrere il mondo e trattenere qualcosa di un noi;
solitudine incarnata in alcuni oggetti, quasi dei kit di sopravvivenza: uno
scatolone con tutta la vita dentro, un barattolo di miele fatto in casa, una
pianta di plastica verde acceso, un set da pic-nic pronto all’uso, come se fossero
‘sacche di storie’, utensili eccessivi e numinosi per un’esistenza fuori dal
normale».
Alma (Giulia Mazzarino) esce poco, le
fa paura la materia che esplode, scompare e si trasforma. Raccoglie ogni
traccia del proprio presente: il rumore di un’ape quando muore o come suona il
mondo fuori dalla sua stanza. Dorme per sognare, a lungo e a colori.
F. (Francesco Villano), è l’unico di
cui non sapremo mai il nome completo, sempre alle prese con difficoltà
economiche, chiede a più̀ riprese un sussidio al Ministero per la costruzione
di un alveare; è ossessionato dal pensiero dell’estinzione.
Primo (Emiliano Masala) è di poche
parole. Ha come unico partner una Real Doll, Marta, con cui parla e accanto a
cui silenziosamente sogna. Per professione è un “cleaner - moderatore”,
pulisce i social network da contenuti giudicati non ammissibili.
Simone (Tania Garribba) è un’impiegata
del Ministero. È una sorta di emanazione stessa del Luogo: incarna i
cataloghi, le procedure, i protocolli di tutti gli specifici casi di solitudine
che le passano tra le mani. È una figura che intercetta, organizza e riscrive
le tracce e le ‘vite degli altri’.
Teresa (Caterina Carpio) è fatta di
atti mancati, oscilla tra aspirazioni borghesi e bovarismo. Scrive un
lunghissimo romanzo che presto presenterà̀ al mondo – o almeno così lei crede.
Ha un linguaggio ridondante, acceso, letterario, che sembra girare a vuoto.
lacasadargilla riunisce intorno a Lisa Ferlazzo
Natoli (autrice e regista), Alessandro Ferroni (regista e disegnatore del
suono), Alice Palazzi (attrice e coordinatrice dei progetti) e Maddalena Parise
(ricercatrice e artista visiva), un gruppo mobile di attori, musicisti, luciai,
drammaturghi della parola e del corpo. Ensemble allargato che lavora
assieme su spettacoli, istallazioni, curatele, progetti speciali ed editoriali,
lacasadargilla innesta i propri lavori su scritture originali, riscritture
letterarie e testi di drammaturgia contemporanea. Fra le produzioni teatrali: La
casa d’argilla, Il libro delle domande, Foto di gruppo in un interno, Jakob von
Gunten da Robert Walser, Lear di Edward Bond. Fra i progetti
speciali IF/Invasioni (dal) Futuro, Art You Lost? 1000 persone per un’opera
d’arte. Fra i melologhi per parole, musiche e immagini Les
Adieux! Parole salvate dalle fiamme e Storia della tua vita. Arrival da
Ted Chiang. Nel 2019 lo spettacolo When the Rain Stops Falling di
Andrew Bovell prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale,
Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due, vince tre
Premi Ubu (il testo è pubblicato con il radiodramma Distant Lights from Dark
Places in questa stessa collana). Nel 2021 realizza L’amore del
cuore di Caryl Churchill. Nel 2022 debutta a VIE Festival Il
Ministero della Solitudine (Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro
Nazionale, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di
Prato). Del 2023 sono Anatomia di un suicidio di Alice Birch
(produzione Piccolo Teatro di Milano_Teatro d’Europa) e Città sola di
Olivia Laing (produzione lacasadargilla, Angelo Mai, Bluemotion, Teatro
Vascello La Fabbrica dell’Attore). Dal 2021 sono artisti associati del
Piccolo Teatro di Milano.
Maddalena
Parise è ricercatrice e artista visiva, PhD in estetica e teoria della
fotografia (Parigi, EHESS-Sorbona), autrice di saggi, cura progetti editoriali
in Italia e all’estero, tra cui la rivista di storia, antropologia e teoria
dell’arte «Images re-vues» e l’antologia di testi inediti Teatro. Australia (con
Margherita Mauro) pubblicata in questa stessa collana. È co-autrice e dramaturg
di progetti teatrali e pluridisciplinari de lacasadargilla. In veste di
artista visiva realizza istallazioni e paesaggi visivi per spettacoli teatrali
e allestimenti site specific.
Fabrizio
Sinisi drammaturgo, poeta e
scrittore, nel 2012 ha debuttato come autore teatrale con La grande
passeggiata con la regia di Federico Tiezzi. Dal 2010 è dramaturg della
Compagnia Lombardi-Tiezzi e consulente artistico del Centro Teatrale Bresciano.
Lavora stabilmente con i maggiori teatri nazionali, collaborando con i più
importanti registi della scena italiana. Scrive su «Domani» e «Doppiozero».
Suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati anche in Austria, Croazia,
Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Romania, Spagna, Svezia,
Svizzera e Stati Uniti. Ha ottenuto la menzione dell’American Playwrights
Project, il Premio Testori per la Letteratura e il Premio Nazionale dei Critici
di Teatro.
Marta Ciappina
danzatrice e didatta, si forma a New York al Trisha Brown Studio e
al Movement Research. Come danzatrice affianca Alessandro Sciarroni, Michele Di
Stefano, Marco D’Agostin, Simona Bertozzi, Chiara Bersani, Tiziana Arnaboldi,
Daniele Albanese, Daniele Ninarello. Ariella Vidach. Come docente collabora con
la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano diretta da Carmelo Rifici e
con il progetto DA.RE diretto da Adriana Borriello. Nel 2022 riceve il Premio
Danza&Danza come interprete.
Caterina
Carpio ha studiato recitazione a Torino, laureata in lettere si definisce
immaginaria, incredibilmente immaginaria, immaginaria fino al midollo.
Sarà per questo che ama essere una spettatrice della scena, insegue il teatro
come una dannazione, crea legami con chiunque le capiti sotto tiro in quanto
fermamente convinta che senza condivisione, comunità, poesia non si vada da
nessuna parte, tantomeno in scena. Siamo nel 2023, cammina con gli occhi
rivolti al cielo e attende con trepidazione cosa le riserva il futuro.
Tania Garribba
nata a Napoli, vive a Roma ma preferisce il tempo passato in
viaggio. Figlia unica, soggetta spesso a sbalzi d’umore, ha studiato filosofia,
occupato spazi, litigato molto, scritto lettere, partorito. Ha cominciato a
pensare al teatro dopo aver visto nei primi anni 80 uno spettacolo in copto
dell’Odin Teatret di cui non ha capito una parola. Polemica per vocazione,
femminista, si è innamorata e disamorata più di una volta. Attualmente soffre
d’insonnia e di mancanza di luce nell’appartamento.
Emiliano
Masala nato a Milano si laurea in lettere e studia a Torino. Sensibile
osservatore di ogni aspetto della scena, sia come attore che come regista, ama
affrontare personaggi ambigui e controversi. Appassionato di drammaturgia
contemporanea e di fumetti, si vergogna di ammettere di essere un formidabile
ballerino, ma forse prima o poi lo diventerà. Da qualche anno si prepara a una
brillante carriera nel Regno Unito perfezionando la conoscenza della lingua
inglese e immagina uno spettacolo che abbia a che fare con il tempo. P.S.
Questa biografia gliel’ha scritta la moglie.
Giulia
Mazzarino Registrata all’anagrafe di Torino come Giulia, Luna, Adele.
Indossa con fierezza il suo primo paio di occhiali a tre anni, studia
pianoforte e canta nel coro della scuola elementare. Sceglie che non andrà al
liceo classico. Opta per l’Istituto d’Arte. Frequenta poi l’Accademia di Belle
Arti, si laurea in Fenomenologia delle Arti Contemporanee e viene ammessa alla
Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino. Insieme al fidanzato Isacco,
non ha un centro abitativo di gravità permanente. Sogna il Nord del Mondo e
vorrebbe imparare a suonare la batteria. È stata scelta con orgoglio dal cane
Cooper come “suo essere umano preferito”.
Francesco
Villano diplomato anni fa all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, non
soddisfatto, continua furiosamente a formarsi nell’antico giuoco della
recitazione e nell’arte del lasciare/perdere. Solitario ma non solista, ripugna
i monologhi (e i balli di sala). Alterna il teatro al teatro, libri voluminosi
a libri molto voluminosi, lunghe camminate a poche ore di sonno. Miope. Apolide.
Onnivoro professionalmente, ma non umanamente, nutre progetti leggeri e
rapporti solidi. Aspetta con pacata sicumera di smentire Thomas Bernhard che
scrive che dopo i 51 non ha più senso vivere.
dal 18 al 23 febbraio dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
IL MINISTERO DELLA SOLITUDINE
uno spettacolo di lacasadargilla
parole di Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano
drammaturgia del testo Fabrizio Sinisi
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
con Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano
drammaturgia del movimento Marta Ciappina
Interpreti e personaggi:
Giulia Mazzarino - Alma
Francesco Villano - F.
Emiliano Masala - Primo
Tania Garribba - Simone
Caterina Carpio – Teresa
cura dei contenuti Maddalena Parise
spazio scenico e paesaggi sonori Alessandro Ferroni
luci Luigi Biondi
costumi Anna Missaglia
aiuto regia Alice Palazzi / Caterina Dazzi
assistente al disegno luci Omar Scala
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttori Davide Lago, Sergio Puzzo, Veronica Sbrancia
scenografie decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Rebecca Zavattoni
costumi realizzati da Officina Farani
consulenza alle scenografie Annalisa Poiese
foto di scena Claudia Pajewski
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in collaborazione con lacasadargilla
con il sostegno di ATCL
si ringrazia per l’ospitalità in residenza Carrozzerie ǀ n.o.t.
con la collaborazione di Teatro Asioli – Correggio
Il testo Il Ministero della Solitudine è pubblicato nella collana Linea di Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale e Luca Sossella editore a cura di Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono. Il libro è stato curato da Maddalena Parise / lacasadiargilla e Fabrizio Sinisi.
Durata: 95’ guarda il trailer https://youtu.be/oCHKwwkU6fk