HOT ONES ospita LINUS, dal 7 febbraio su RaiPlay l'episodio "A te Alessandro, venti anni fa, non ti avrei preso"

 


LINUS - direttore di Radio Deejay, maratoneta, ciclista, ma soprattutto conduttore di uno dei programmi radio più ascoltati “Dj chiama Italia” - è l’ospite della prossima puntata di “Hot Ones”, il programma tratto dalla serie statunitense di grande successo, in esclusiva su RaiPlay da venerdì 7 febbraio.
In ogni puntata, Cattelan e i suoi ospiti mangiano le alette di pollo condite con salse progressivamente sempre più “hot” che aiutano ad abbattere ogni ritrosia e diffidenza, con reazioni spesso divertenti e sempre imprevedibili. 

Alla domanda di Alessandro Cattelan se per un ragazzo oggi sia più semplice aprirsi un podcast o fare radio, risponde: Ho iniziato a 19 anni e credo che l’idea di aprirsi un podcast sia legittimo. Oggi quello che manca nelle radio sono le possibilità che abbiamo avuto noi, cioè partire alla pari con gli altri. Quando io ho cominciato stavamo iniziando tutti e se eravamo scarsi o meno neanche ce ne accorgevamo. Adesso cominciare a fare radio è difficile. Non è possibile presentarsi e dire di non averla mai fatta perché ti salutano subito. Invece il podcast assomiglia già a una radio, cominci a prendere confidenza con l’effetto che ti fa la tua voce in cuffia, a usare la tua voce, usare il microfono e chi ti ascolta può capire se hai la fluidità per fare la radio… Sicuramente siamo in una stagione in cui i podcast sono tanti e andrebbero un po’ sfoltiti, però le nuove generazioni li ascoltano molto, i miei figli ascoltano i podcast e non ascoltano me!”  
 
Sul primo disco messo a Radio Deejay rivela: “Per un po’ di tempo me la sono venduta un po’ da fighetto e rispondevo che la prima canzone è stata “Wake up everybody di Harold Melvin&the Blue Notes” canzone bellissima tra l’altro. In realtà il primo pezzo è stato”Sunshine Day” di Osibisa, un gruppo afroamericano e una canzone molto divertente che però non è stata tramandata” 
 
Poi sulle intuizioni su come capire se una canzone può avere successo dice: “Fondamentalmente se ha qualcosa di magico che ti rimane attaccato. Io mi ricordo quando un po’ di anni fa avevo fatto una pubblicità per una macchina ed eravamo andati a Cuba a girare lo spot. Io ero arrivato con una serie di pezzi da mettere perché erano previsti i ragazzi del posto che ballavano. Ma a loro non gliene fregava niente della musica che avevo scelto io. Così, durante una pausa, un ragazzo di là  ha messo altri dischi e tra questi “Gasolina” che da noi non esisteva ed era previsto che uscisse un anno dopo. Io mi sono acceso perché ho visto come hanno reagito i ragazzi. Ho sentito che la canzone era fortissima e quindi “Gasolina” in Italia è anche “colpa”mia.
 
“Quando scelgo uno speaker invece mi deve colpire la personalità. Devono avere qualcosa da raccontare. Una volta si privilegiava la tecnica, la voce, la conoscenza musicale, la capacità di muoversi tra un disco e l’altro. Adesso è più importante quello che dicono. A te, Alessandro, venti anni fa non ti avrei preso!”
 
E conclude soffermandosi sulla sua passione per la Maratona di NewYork:  “E’ un misto di disciplina, di voglia di perpetuare una cosa che ti è piaciuta e che hai voglia di prolungare finché  puoi. Per me fare sport significa soprattutto essere in compagnia di amici, che non sono quelli della radio o del lavoro. Sono amici che non hanno nulla a che fare con il mio mondo e questo per me è davvero pura evasione”
 

A “Hot Ones”, come nella versione statunitense dove il programma è giunto alla sua venticinquesima edizione, i protagonisti dello show - personaggi del cinema, della Tv, dello sport, della musica e dei social media – vengono intervistati dal conduttore davanti a un piatto di alette di pollo (con un’alternativa vegetariana/vegana). 
 
“Hot Ones” è una produzione Palomar, a Mediawan Company, in collaborazione con Rai Contenuti Digitali e Transmediali, condotto da Alessandro Cattelan, disponibile al link:
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