"Il Sogno di Maria": Un viaggio emotivo con Lara Puglia al piano e voce

Il celebre brano di Fabrizio De André, "Il Sogno di Maria," ha attraversato il tempo e gli animi, incantando generazioni con la sua bellezza struggente. In questa versione inedita, Lara Puglia esplora il tessuto armonico e melodico del brano, offrendo un'esperienza sonora che va oltre le aspettative. Il pianoforte diventa il compagno ideale per le parole profonde di De André, mentre la voce dell'artista, intensa quanto essenziale, trasmette con forza l'anima della canzone.

Ciò che rende unica questa interpretazione è la capacità di Lara di far emergere le parole di De André in tutta la loro potenza espressiva. Ogni versetto diventa un piccolo diamante, scintillante e prezioso, tra le note del pianoforte. L'artista riesce a creare una performance che si fa via via sempre più preziosa e sfaccettata, portando il pubblico in un viaggio emozionale senza tempo.

La scelta di esibirsi dal vivo nel teatro dedicato al grande cantautore genovese aggiunge un elemento cruciale a questa esperienza. Nelle atmosfere avvolgenti e suggestive del teatro, il contatto diretto con il pubblico diventa un ingrediente fondamentale. È proprio in quei momenti di silenzio tra le note, nell'oscurità della sala, che il surplus emozionale prende vita e regala vibrazioni irripetibili.

L'inedita versione di "Il Sogno di Maria" di Lara Puglia offre un viaggio emozionale unico, in cui il piano e la voce si fondono per dare nuova vita a un capolavoro della musica italiana. Un'interpretazione che rispetta la bellezza intrinseca della canzone, mentre aggiunge uno strato di intensità e profondità, regalando al pubblico un'esperienza indimenticabile.

 

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Il Sogno di Maria è nato da un concerto omaggio che ho interpretato al Teatro De André qualche anno fa in compagnia di Luca Savazzi e altri numerosi musicisti ospiti. E' nato quindi piano e voce, live, grazie all'energia del pubblico in sala ma soprattutto grazie a quella linfa vitale fonte di inesauribili meraviglie che rappresenta appunto il repertorio di Fabrizio De André. Per me il testo di questo brano in particolare rappresenta un omaggio alla bellezza femminile, una bellezza carnale e spirituale allo stesso tempo, descritta come se fosse una pala d'altare del Cinquecento, con mille sfumature, mille dettagli e una prospettiva d'insieme unica

Come mai la scelta di reinterpretare un cantautore come Fabrizio De Andrè?

Mi è capitato diverse volte di cantare De André nel mio percorso artistico musicale, è una presenza che ritorna ogni volta sempre più potente. De André è il cantautore per antonomasia, non si può prescindere da ciò che ha scritto. Reinterpretarlo significa per me rendergli ogni volta omaggio, nel tentativo di far brillare sempre un pò di più la luce che naturalmente è in grado di emanare, attraverso ogni sillaba ogni suono ogni sfumatura del timbro e della voce

Quali sono le tue influenze musicali?

Le mie influenze musicali sono piuttosto varie, ho fatto un percorso molto trasversale e ibrido, ma alla fin fine il jazz e il cantautorato sono i due filoni che amo di più e che quindi cerco di far incontrare nella mia musica

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata quando ero bambina credo, ho ricordi un pò vaghi perché in casa mia non c'erano musicisti o appassionati di musica, il materiale su cui lavorare era piuttosto scarso. Ma quando potevo rubavo musica qua e la, e in questo senso son sempre stata una specie di gazza ladra! Tendo comunque ad assorbire tutto quello che mi capita a tiro, ad esempio sento una melodia una volta poi la riconosco immediatamente. Per il resto, inventavo storie, coreografie tout court, teatrini di cartone ecc ecc insomma volevo esprimermi a tutti i costi e la fantasia non mi mancava

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Mi piacerebbe duettare con qualche cantante o cantautore italiano tipo perché no Joe Barbieri, che lavora per la mia stessa agenzia la Red&Blue di Marco Stanzani, e scrive cose meravigliose. Ma ci vuole il pezzo giusto al momento giusto!

Progetti futuri?

Sì, tanti, uno per capello! E la chioma non mi manca. Voglio proseguire queste reinterpretazioni di grandi cantautori italiani, il prossimo ve lo posso già spoilerare si tratta di Piero Ciampi. Ma ho in cascina anche il terzo album di inediti che spinge per venire alla luce e in un angolino del mio cuore vorrei produrre un progetto discografico in francese, con alcuni brani standard e qualcosa di originale che ho partorito qua e la in questi ultimi anni. Insomma, le idee non mi mancano e nemmeno la spinta. Il canto ricarica la corteccia cerebrale, alimenta il buonumore e innesca circuiti energetici micidiali! Quasi quasi, ve lo consiglio.



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