Giselle, la ballerina Rosa Pierro a Fattitaliani: in questo ruolo è necessario metterci del proprio. L'intervista

Fattitaliani

Stasera al Teatro Municipale di Piacenza sarà presentato il Balletto "Giselle" a cura di Antonio Desiderio, manager internazionale di danza e balletto, con le coreografie di Maria Grazia Garofoli, già Direttore del Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona e la compagnia del Sofia City Ballet che vede assistente alle coreografie Massimo Schettini e come Maitre du Ballet Letizia Giuliani e Loredana Bordoni. Una delle storie più romantiche di tutti i tempi nel repertorio del balletto classico è sicuramente Giselle. Tratta dal romanzo di Theophile Gautier, il balletto tratta la storia della giovane contadinella Giselle morta per amore e per inganno del Principe Albrecht perché prossimo alle nozze con un'altra donna, Bathilde, nobile come lui. È l'amore per eccellenza, quello sopra ogni limite terreno, quello oltre la morte che legherà i due protagonisti di questa meraviglioso titolo con le musiche di Adolphe Adam. A dare corpo e spirito a Giselle la ballerina Rosa Pierro, intervistata da Fattitaliani.

Che cosa rappresenta per Lei "Giselle" come personaggio e come ruolo per una ballerina?

Giselle oltre che a rappresentare uno dei più grandi ruoli del balletto classico e quindi un sogno per ogni ballerina , rappresenta per me le sfumature dell' amore. E' un personaggio che ti porta a vivere tante emozioni contrastanti e ti porta necessariamente a guardare dentro te stessa. È un balletto che bisogna vivere per davvero sul palco per comunicare la storia al pubblico, se non si sente per davvero l'amore iniziale del balletto e dell'incontro con Albrecht è impossibile sentire il cuore spezzarsi ed arrivare a impazzire. 

Giselle rappresenta la forza dell'amore nonostante tutto, il perdono e la connessione tra umano e ciò che definiamo anima o spirito.

Quanta fatica, quanto sudore, quanta tensione c'è dietro la preparazione di un balletto come questo?

Dietro un balletto come questo ci sono infinite ore di lavoro , una cura particolare sul dettaglio del movimento e di ogni sguardo. È un procedimento senza fine e in continuo sviluppo dato che si può trovare ogni giorno qualcosa da aggiungere o da modificare, è un anche un ruolo che ti sorprende ogni volta in modo diverso visto che l'interpretazione può variare molto anche da come ci sente nel momento.


Su quali aspetti in modo particolare state lavorando con la coreografa Maria Grazia Garofoli?

Innanzitutto ci tengo a dire che per me è un onore poter lavorare su questo ruolo con la Signora Garofoli e apprendere da una grande interprete come lei le sfumature di questo ruolo. Mi sento onorata di poter mettere questo processo di apprendimento così prezioso nel mio bagaglio per il resto della mia carriera . Ci stiamo focalizzando molto sui dettagli tecnici e interpretativi del balletto. 

Per un ruolo così istituzionale e celebre, è facile mettere qualcosa di suo? è possibile farlo nella danza? 

In questo ruolo è necessario metterci del proprio, ed è proprio questo che secondo me rende questo balletto così speciale. Penso che se non si è provato amore e dolore nella vita reale è molto difficile interpretare questo ruolo. 

Le aspettative del pubblico quanto influiscono e influenzano la sua preparazione e l'approccio allo spettacolo?

In questo caso sono molto eccitata di poter ballare questo ruolo nel mio paese per la prima volta quindi per un pubblico diverso dal solito. Il mio unico obbiettivo e desiderio è quello di portare il pubblico con me nell'esperienza di Giselle tramite i passi di questo balletto e l'amore che provo per questa arte. 

Rosa Pierro quale principio/insegnamento sin dagli inizi segue e continuerà a seguire?

Fin da piccola ho rincorso questo sogno nonostante molti ostacoli, ho sempre creduto infinitamente nel potere dell'amore per questa arte. Ascoltare e osservare le persone che ci circondano nel nostro ambiente è una delle cose più importanti per il continuo migliorarsi, ma soprattutto avere una visione precisa di ciò che si vuole ottenere è fondamentale. Giovanni Zambito.

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Una delle storie più romantiche di tutti i tempi nel repertorio del balletto classico è sicuramente Giselle. Tratta dal romanzo di Theophile Gautier, il balletto tratta la storia della giovane contadinella Giselle morta per amore e per inganno del Principe Albrecht perché prossimo alle nozze con un altra donna, Bathilde, nobile come lui.

È l'amore per eccellenza, quello sopra ogni limite terreno, quello oltre la morte che legherà i due protagonisti di questa meraviglioso titolo con le musiche di Adolphe Adam.

Questa in sintesi la trama del balletto che il 26 Marzo sarà presentato al Teatro Municipale di Piacenza da Antonio Desiderio, manager internazionale di danza e balletto, con le coreografie di Maria Grazia Garofoli, già Direttore del Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona e la compagnia del Sofia City Ballet che vede assistente alle coreografie Massimo Schettini e come Maitre du Ballet Letizia Giuliani e Loredana Bordoni. 

Le parole di Antonio Desiderio

"Portare Giselle con le coreografie della Signora Maria Grazia Garofoli è un grande onore perché oltre ad essere una delle ultime interpreti del ruolo vivente, lo ha ballato con i più grandi artisti tra cui Rudolph Nureyev e credo che questo sarà un lavoro che costituirà materiale prezioso per tutta la compagnia. " dichiara Antonio Desiderio. 

"Rimontando questa Giselle, rivivo emozioni passate, ricordando amici che mi sono stati molto vicini e che mi danno grande entusiasmo per affrontare questa nuova sfida. Inoltre, mi fa molto piacere lavorare con Rosa Pierro, che ho notato fin da piccola all'Accademia Nazionale di Danza, per darle la possibilità di affrontare questo ruole passandole tutti gli insegnamenri ricevuti nella mia carriera." dichiara Maria Grazia Garofoli. 

Un cast stellare

Il cast si avvarrà della presenza di due straordinari Primi Ballerini Ospiti dal Teatro di Essen: Ige Cornelis, nelle vesti del Principe Albrecht, e Rosa Pierro, nel ruolo di Giselle e nuova punta di diamante italiana del Balletto nel mondo.

Il team si avvale di grandi nomi del settore: le scenografie sono realizzate dal Maestro Ciro Rubinacci, i costumi realizzati dall' 'Atelier Tramontano, Light designer Flavio Arbetti, luci e sound Luigi Magnani ed assistente di palcoscenico Sergio Ariota. 

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