Russell Crowe: sono tifoso della Lazio, il Colosseo è nel Lazio... e finisce qui!

Fattitaliani



di Emanuela Del Zompo.

Un ironico e vivace Russel Crowe alla festa del cinema ribadisce di essere tifoso della Lazio e chiude il discorso anche se dichiara profonda simpatia per i fans della Roma.
Protagonista di una master class all'auditorium conciliazione, presenta Poker Face un film sul gioco d'azzardo, thriller da lui diretto ed interpretato, distribuito da Vertice 360 in sala a novembre.
Nel cast insieme a lui, Liam Hemsworth, RZA, Elsa Pataky, Aden Young, Steve Bastoni, Daniel MacPherson, Brooke Satchwell, Molly Grace, Paul Tasson e Jack Thompson.
A Roma Russell Crowe ha ricevuto l'onorificenza per l'impegno  come ambasciatore di Roma nel mondo.

Trama

Ambientato nel mondo del poker high stakes, Poker Face vede Crowe nei panni del miliardario nel settore della tecnologia e giocatore d'azzardo Jake Foley che offre ai suoi migliori amici una serata indimenticabile, con la possibilità di vincere più soldi di quanti ne abbiano mai sognati. Ma per giocare, dovranno rinunciare all'unica cosa che hanno passato la vita a cercare di mantenere... i loro segreti. Durante la partita, gli amici scopriranno la vera posta in gioco.
 "La vita è solo un gioco, giusto? Massimizza le tue vittorie, minimizza le tue perdite e rimani in gioco il più a lungo possibile. "

Russel Crowe: "«Ho sempre apprezzato la generosità dei tifosi della Roma, la loro amicizia, l'amore che mi mostrano quando mi incontrano per strada, ma… il Colosseo è nel Lazio, e qui finisce la conversazione». Così, incalzato dai giornalisti, ironizza il regista e attore nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo film Poker Face alla Festa del Cinema di Roma, ribadendo così la sua  fede calcistica laziale.
«Gli attori e i registi italiani mi hanno profondamente influenzato nel corso della mia carriera», ha poi detto Crowe. «Ho imparato tantissimo da loro, anche dai compositori». 
Pochi giorni fa Crowe aveva raccontato ai ragazzi: «Volete sapere da ragazzo cosa facevo ogni giorno pur di restare agganciato a quel mondo? Lavoravo nei nightclub come dj, facevo centinaia di recite nei teatri, a volte facevo cocktail nei bar, sappiate che sono un bravo cameriere. In qualche modo cercavo di restare in pista, ero ossessionato dalla performance. Questo sono io, altro che quella m...a di Hollywood. Quando ho fatto il primo film a 25 anni avevo già fatto 2mila performance dal vivo. Cosa significa questo? Non sono un bambino prodigio ma un bambino comparsa, insegui i tuoi sogni e non mollarli mai, le cose impossibili sono possibili».

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