Ciro Mautone
si è esibito cantando le canzoni di Luciano Virgili: Canzone appassionata
e Reginella, ma il suo curriculum dimostra quanto la musica sia
importante per la sua vita:
Ciro Mautone, ho 59 anni ed ha una lunga
esperienza nel campo musicale. Ha iniziato sin da piccolo, all’eta’ di 8 anni,
a suonare la chitarra. Alla chitarra si sono aggiunti il classico pianoforte ed
il pianoforte elettrico che ha imparato subito a suonare con abile maestria.
A 20 anni, ha scoperto di possedere anche
il talento di una voce molto melodiosa e ha iniziato ad esibisi da solo con un
suo repertorio suonando anche I suoi amati strumenti. Ha scoperto che chitarra
classica e pianoforte classico erano il perfetto connubio con la canzone
classica napoletana e per questo ha continuato esclusivamente con essi. E’
anche autore di molti brani, testo e musica, che hanno riscosso notevole
successo fra il pubblico.
Ha inciso due dischi “Comme nu juorno
senza sole” e “Raccolta di canzoni napoletane”. Nel suo repertorio sono molti gli eventi in cui si è
esibito durante la sua carriera musicale che annovera più di 50 anni di
esperienza, fra essi: 1) Festival della Canzone Napoletana in cui ha ricevuto
il premio come miglior testo e musica 2) Intrattenimento musicale in eventi
presso l’Ambasciata Francese 3) Spettacoli teatrali con l’attore Vincenzo
Peluso in “Napoli prima e dopo” 4) Attualmente si esibisce a Roma in Piazza
Farnese presso il noto Wine Bar “Camponeschi”.
Il Festival ha lo scopo di promuovere e premiare lo studio del canto e della musica, auspicarne un approfondimento scientifico e culturale e diffonderne la conoscenza attraverso la figura dell’artista Luciano Virgili, noto soprattutto intorno alla metà del 20^ secolo in Italia ed all’estero.
Il Festival è stato presentato da Valerio Serraiocco e Vanessa Piccinelli.
Durante il Festival i cantanti finalisti hanno interpretato due delle tante canzoni del repertorio portate al successo da Luciano Virgili.
La Giuria Tecnica del Festival era composta da: Giovanni Galotta (presidente di Giuria) clarinettista, compositore e arrangiatore; Roberto Berlini giornalista e consulente musicale; Gianfranco Granata presidente Acem e organizzatore di eventi musicali e teatrali; Antonio De Cesare, coordinatore tecnico e artistico Premio Luciano Virgili, è stata resa nota poco prima dell’inizio del Festival e ha votato il migliore tra i 6 finalisti del Festival, scrupolosamente selezionati dal Comitato Scientifico Luciano Virgili, tra le tante richieste di partecipazione.
I 6 finalisti: Claudia Angelini, Connie Ansaldi, Fabrizio Borghese, Simone Calomino, Daniele Ciola, Ciro Mautone.
Il Vincitore, Ciro
Mautone, ha ricevuto quale Premio della Giuria Tecnica:
-
Iscrizione
nell’Albo d’Oro del Festival Virgili
-
Partecipazione di
diritto al Festival canoro Luciano Virgili che si terrà all’Ardenza (Livorno)
il 23 luglio 2022
-
Una borsa di
studio del valore di Euro 1.000, offerta dall’Italy Sotheby’s
International Realty;
- Una targa celebrativa
Il Vincitore, Fabrizio Borghese, ha ricevuto quale Premio della Giuria Popolare:
-
Iscrizione nell’Albo
d’Oro del Festival Virgili
- Un’opera pittorica dal titolo “Acque profonde” del pittore Soliman, offerta dalla figlia Marina Soliman dell’Associazione Veneti a Roma
Ciro Mautone e Fabrizio Borghese sono stati concorrenti finalisti del Festival di Napoli, svoltosi lo scorso 6 aprile 2022 al Teatro Sannazaro di Napoli, organizzato da A.N.I.A. Associazione nazionale italiana artisti, e le canzoni con le quali hanno vinto questa kermesse canora appartengono al repertorio della musica napoletana classica e tradizionale.
L’evento, svoltosi con molto successo nella affollatissima Sala Italia, ha avuto la presenza di esponenti del mondo musicale e della cultura, ed ha avuti i saluti dalla Presidente dell’Associazione dei Veneti a Rona, Aurora Colladon; dall’Assessore alla cultura di Livorno, Simone Lenzi (in video messaggio); dal Figlio di Luciano Virgili, Luciano Virgili jr., e dal Presidente della Bunker Records, Marco Cavattoni, organizzatore dell’evento, che ha consegnato il Premio al vincitore del Festival, unitamente al Presidente della Giuria, Giovanni Galotta.
Il Festival è stato organizzato con il Patrocinio
dell’UNAR – Unione Associazioni Regionali, del Centro Sociale Luciano Virgili
all’Ardenza (LI), del Comune di Livorno; con la collaborazione del Blue Note di
Milano e dell’event Manager Dr.ssa Maria Rosa Borsetti.
Sponsor: Italy Sotheby’s
International Realty; Studio Cavattoni-Raimondi; Comunicazione e Media
Partner: TOT comunicazione, Italian’s News, Italian’s News Radio, MaMa
communication.
Sponsor Tecnici: Abiti di Ivana Maiolati (Marche Excellecence), Vini 958 Santero, Enoteca De.Vì, Pastificio Spinosi, Giovanni Di Finizio hair stylist.
Foto di Riccardo Nifosì
Note su Luciano Virgili :
Luciano Virgili (Livorno,25 gennaio 1922– Prato, 18 marzo 1986).
Biografia
Luciano
Virgili nasce all’Ardenza, oggi quartiere del comune di Livorno, il 25 gennaio
1922.
Studia
lirica anche perché sostenuto da alcuni amici e grazie ad una borsa di studio
frequenta il conservatorio Cherubini di Firenze alla fine degli anni ‘30.
Anche il
tenore livornese Galliano Masini, considerato come uno “zio”, gli dà consigli
“tecnici” e lo introduce negli ambienti musicali di Livorno, in particolare
negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale.
Allo
scoppio di quest’ultima il Virgili ha dovuto interrompere gli studi ma nel 1946
aveva già esordito al Gambrinus di Montecatini (Pistoia), locale
importantissimo per il rilancio della canzone italiana.
Alla fine
degli anni ’40 Virgili incide per l’etichetta Fonit: due brani di di “musica
sacra” (l’”Ave Maria” di F. Schubert e l’”Elevazione al Padre” di M. Stragapede
– D. Borghi).
Canta
regolarmente al Gambrinus di Montecatini dove viene ascoltato da Dino Olivieri,
Direttore artistico della Voce del Padrone – Columbia, il quale gli farà
firmare un contratto discografico.
Virgili
rimarrà con questa etichetta discografica per oltre 15 anni, fino alla metà
degli anni ‘60.
Con il
brano “Addio, sogni di gloria” (di M. Rivi e C. Innocenzi) inciso nel 1950,
avrà il suo primo successo internazionale.
internazionale.
Guido Cergoli al piano con Luciano Virgili 1955
Continua ad
incidere dischi e già dal 1954 compare ufficialmente nei programmi radiofonici
del Radiocorriere della RAI. Lavora ormai frequentemente e diventa una voce
della radio.
In una
pagina della rivista americana Billboard del 13 febbraio 1954 sono pubblicizzati
suoi dischi con RCA Victor, segno del raggiungimento di una certa popolarità
anche negli U.S.A..
A metà
degli anni ’50, la popolarità nazionale ed internazionale di Luciano Virgili è
oggettiva.
È già
apparso su moltissime riviste e giornali, ha inciso oltre un centinaio di
canzoni e ricevuto complimenti da personaggi molto importanti, nonché ha
cantato ed inciso con musicisti e Direttori d’orchestra di primissimo livello.
Partecipa
a “canzoni per l’Europa”, a maggio 1956, in un tour con il Maestro Nello Segurini.
Sempre
nel 1956 Luciano Virgili vince il disco d’oro come migliore cantante straniero,
avendo venduto oltre un milione di dischi negli U.S.A., e ad ottobre è proprio
negli Stati Uniti d’America per ritirare il premio e per la sua prima tournée
americana.
A marzo
dello stesso anno Elvis Presley è appena stato scritturato dalla RCA Victor,
provenendo dalla Sun Records ed incide il suo album di esordio con la stessa
etichetta del Virgili.
Luciano Virgili con Duke Ellington e con il pianista e direttore d'orchestra Luciano Maraviglia nel 1956
A New
York comincia ufficialmente la prima tournée negli Stati Uniti che lo porterà a
cantare alla Academy of Music di Brooklyn e, primo interprete di musica
leggera, è invitato alla Town Hall, tempio della musica classica.
In due
mesi Virgili canterà in diversi teatri negli USA ed in Canada. Sarà ad esempio
a: New York, Boston, Toronto, Chicago, San Francisco, Philadelphia, riscuotendo
ovunque enorme successo sia di pubblico sia di critica. È acclamato come il
Bing Crosby italiano, raccoglie consensi sia dal mondo della lirica (Mario del
Monaco) sia da quello della musica leggera locale (Perry Como).
Nel
febbraio del 1957 Luciano Virgili partecipa alla settima edizione di Sanremo.
È diretto
dal Mo Armando Trovajoli e canterà insieme con Gino Latilla, Gino Baldi, Gianni
Ravera ed il Duo Fasano, Poker di voci, e Carla Boni i brani “A poco a poco”,
“Finalmente” (M. Rivi-G. Bonavolontà), “Venezia mia” ed “il mio cielo”.
A
settembre dello stesso anno vince Piedigrottissima, a Napoli, cantando in
italiano “Tu ce l’hai la mamma” ed in napoletano la famosa “Canzuncella
gentile”, dei Maestri Luigi e Giuseppe Cioffi.
Il 6
febbraio del 1958 vince il Festival di Velletri, con “La porta verde”. Tuttavia
il Festival, nato in “contrapposizione” a Sanremo, viene annullato per brogli.
A giugno
del 1960 è per la terza volta al Festival di Napoli, dove canta da solo e non
in coppia, “Segretamente”, con cui si classifica terzo; l’editore è De
Laurentiis.
A
febbraio del 1961 partecipa al Festival italiano alla Carnegie Hall di New
York, con “il sole non tramonta” ed “È ancora inverno”, ricevendo un “uragano
di applausi”.
A Natale
del ’61 partecipa al programma televisivo Canzonissima con “Tempesta”.
A gennaio
1962, Luciano Virgili incide due dischi di Operette, uno insieme a Gianna
Galli, l’altro in cui sono presenti anche le esibizioni di Edda Vincenzi e
Narciso Parigi.
Al
Festival “Canzoni per l’Europa”, organizzato a Saint Vincent, nella Valle
d’Aosta, il 27 aprile 1962 vince la “Grolla d’oro” con la canzone “Alla luce
del sole”.
Il 9
aprile del 64 torna a cantare alla Carnegie Hall i motivi che lo hanno reso
celebre ed alcuni motivi di Sanremo, ottenendo il solito grande successo (da
“Maria la O” a “Scettico blues”).
A
settembre del ’64 canta al Festival di Napoli, per la quinta volta.
Nella
metà degli anni ‘60 Luciano Virgili canta all’Olimpya di Parigi, tra le altre
canzoni, le “Foglie morte”, con il Maestro De Ambrogi, riscuotendo ancora una
volta un grande successo.
In questa
fase continua a collaborare con il Maestro Di Pippo. A gennaio ed a febbraio
1965 partecipa in televisione alla trasmissione Rai “I capostipiti”, dove canta
“Per un momento d’amore”.
Tra il
16-18 settembre 1965 partecipa per la sesta ed ultima volta al Festival di
Napoli.
Mantenendo
il suo stile e sviluppando una vocalità duttile come creta continua a swingare,
ad interpretare canzoni popolari, romantiche, nuove e vecchie.
Solo dal
1958 al 1965 pubblica oltre 200 canzoni, con stili, direttori, musicisti anche
molto diversi tra loro.
Dopo più
di 15 anni di carriera nel suo Paese, Luciano Virgili partirà per gli USA, dove
vivrà fino al 1972, continuando a riscuotere successi.
Dopo
innumerevoli concerti e successi negli USA, ovunque, tra cui il Madison Square
Garden di New York, girando da una parte all’altra di questo Paese,
continuamente in viaggio, con sbalzi di temperatura tra i -30 ed i +40, Luciano
Virgili comincia a pensare di tornare in Italia, a casa.
Torna in
Italia con la famiglia, decide di ritirarsi dalle scene, anche in
considerazione di una brutta malattia che lo ha colpito, ed il 18 marzo 1986 si
spegne in un ospedale di Prato.
Fortunatamente
il suo ricordo è perpetuato grazie alle incisioni pubblicate, all’affetto dei
suoi familiari e degli amici, che hanno istituito un centro sociale all’Ardenza
(LI) a lui intitolato.
A Roma
sono poi organizzati sin dal 2015 appuntamenti di studio in suo onore e dal
2019 un Festival canoro in suo omaggio, in cui gli artisti interpretano solo
canzoni da Lui incise.
Nel 2019,
proprio all’entrata principale del locale Gambrinus è stata posta una borchia
celebrativa dal Comune di Montecatini (PT).
Scopo e
missione del Comitato Scientifico Lucano Virgili è far sì che chiunque, almeno
una volta nella vita, ascolti il canto ineguagliabile di Luciano Virgili.
Per il
sostegno e la pazienza, si ringrazia in modo particolare la famiglia Virgili e
l’ardenzino Alessio Ceccarelli. (Fonte: sito www.lucianovirgili.it)
(fonte: www.wikipedia.org)
Per ulteriori
informazioni consultare il sito internet www.lucianovirgili.it