Il soprano Anna Koshkina è Violetta "ruolo difficile psicologicamente e vocalmente". L'intervista di Fattitaliani

Il Mythos Opera Festival approda stasera approda in una nuova suggestiva location, il Teatro antico di Tindari, dove alle ore 21 andrà in scena il Galà lirico - La Traviata di Giuseppe Verdi, secondo evento stagionale dell’ormai consolidata rassegna dedicata all’opera lirica, con la direzione artistica di Nino Strano. Il Galà lirico vedrà la partecipazione straordinaria, come voce narrante, dell’attrice etnea Guia Jelo, sul palco si esibiranno il soprano Anna Koshkina, nei panni dell’affascinante Violetta, il tenore Roberto Cresca (Alfredo) e il baritono Alessio Quaresima Escobar (Giorgio Germont). Al pianoforte il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara, sovrintendente del Mythos Opera Festival. L'intervista di Fattitaliani al soprano Anna Koshkina.

Violetta è un'icona, un personaggio simbolo, l'opera... Personalmente Lei che ne pensa sia come personaggio che come ruolo e impegno vocale?
Il ruolo di Violetta mi ha affascinato sin da piccola. Violetta è un’icona. Penso sia il personaggio più importante nel repertorio sopranile: una donna forte, ma fragile. Violetta voleva essere amata, ma pensava di non meritare amore. 
Il ruolo è veramente difficile sia vocalmente che psicologicamente. È difficile entrare in un personaggio che sente così tanto dolore. Vocalmente è difficile, perché Violetta richiede tre tipi di voce per i tre atti: soprano lirico leggero per il primo, soprano lirico per il secondo e soprano lirico pieno per il terzo atto.  
Come vede la forma-concerto di un'opera? Secondo Lei, può contribuire a valorizzare sfumature diverse di musica, opera e personaggi?
La forma di concerto per un'opera può essere nello stesso tempo più facile e più difficile. Perché è bello sentire la musica pura senza i costumi o una scenografia complicata,  ma allo stesso tempo è molto più difficile perché con la sola voce occorre dare tutti i colori e sfumature di interpretazione. Ovviamente, dopo mesi di quarantena, sarà una bellissima esperienza sia per noi che per il pubblico ascoltare questa meravigliosa opera.
Quando è iniziato il suo rapporto con l'opera italiana e con Verdi?
Ho debuttato con il ruolo di Rosina ( “Il Barbiere di Siviglia" di Rossini) a Trieste quando avevo 23 anni. Io veramente amo l’opera italiana! L’anno scorso ho cantato Violetta alla sala accademica del conservatorio Santa Cecilia a Roma, è stata la mia prima esperienza con la musica di Verdi. Mi sono innamorata del genio del maestro. Sono molto emozionata perché il 26 agosto sarà il mio debutto in ruolo di Violetta in teatro. 
Anche l'opera russa ha una sua grande tradizione: si trova più a suo agio nell'opera russa o in quella italiana?
La lingua russa è molto difficile da cantare anche per noi russi. Ho debuttato l’anno scorso nel ruolo della Zarina di Šcemaha al Staatstheater Braunschweig (Germania) nell'opera di Rimskij-Korsakov “Il gallo d’oro”. È stata una grande esperienza perché adoro la musica russa e anche perché il ruolo della Zarina è veramente bello, è stata per me la prima volta che ho cantato l’opera russa. Ma devo dire che cantare nella lingua italiana mi fa sempre grande piacere. Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi sono i miei compositori preferiti, perché il repertorio belcantistico sta molto bene con la mia voce. 
Conosceva già Tindari e la Sicilia?
Sono già stata tante volte in Sicilia. Mi piacciono tanto Catania e Palermo, l’architettura del barocco siciliano è bellissima. Il teatro Bellini di Catania è una perla spettacolare! Ho tanti amici siciliani e anche la mia prima maestra di canto Linda Vajna era di Aci Trezza. Venivo spesso a fare lezioni di canto nella sua villa vicino al mare.  Non sono mai stata a Tindari ma so che il posto è bello e anche il teatro greco è meraviglioso. 
Che progetti La attendono nei prossimi mesi, quando tutto riprenderà (almeno si spera)?
Sto progettando collaborazioni con diversi teatri in Italia e Germania, purtroppo, a causa della pandemia, non è ancora chiaro a quali progetti parteciperò sicuramente. Mi piacerebbe imparare nuovo repertorio e cantare i ruoli che non ho fatto ancora sul palco: Gilda, Amina, Lucia... e speriamo che faremo altri progetti con Mythos Opera Festival. Giovanni Zambito.
Fattitaliani

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