CASTELLI E MANIERI DI ANIME ANTICHE SONO FORZIERI

Approfondimenti della puntata in onda sulle frequenze  di Radio CRT.

‘Blaterando’, blaterando, da oltre un anno mi ritrovo a fluttuare tra speciali onde, quelle della trasmissione radiofonica ideata e condotta da Anna Maria Esposito, responsabile della testata giornalistica di RADIO CRT. Tutti i lunedì sono ospite qui, dove l’etere mi trasporta, cavalcando insieme ad Anna, fra quelle note di pensieri e intuizioni, saperi antichi e memorie lontane, che offriamo a chiunque voglia rinverdire la Coscienza e le Brame. L’anima e la spiritualità è di casa, con noi, qua. 
Soprannominate l’Amazzone e l’Uragano biondo, intratteniamo il pubblico regalando notizie inedite e contenuti riveduti e corretti, conditi dall’indispensabile e puntuale apporto del dottor Edoardo Flaccomio: fisico, docente di matematica, Amorreo  e ricercatore spirituale. Il risultato è un succulento programma di intrattenimento dove autori e personaggi si accomodano, in quell’ormai spazio radiofonico noto come ‘il salotto di Blaterando’: lo spettacolo ha inizio. Si dibatte di arte e cultura ascoltando ‘la musica più bella del mondo’. Nasce così la nostra settimana, che sullo slancio del lunedì crea puntate incontenibili e scoppiettanti fino al venerdì.  Anna ed io concentriamo le forze nell’incipit necessariamente energetico. Da esperta erborista, lei, ha nel suo forziere esclusive ricette di bellezza, oltre ad antichissimi rimedi salutari. Per quanto riguarda la cucina, sono io a preoccuparmi di trovare il piatto da ‘acquolina’ utilizzando gli ingredienti del ricettario privato di ‘Chef Domenico’. 
Nel finale di puntata, immancabile, giunge la rima giocata: il mio Bollettino Radiometeo è filastrocca corredata per misurare il gradimento emozionale. 
È con grande gioia che riporto al pubblico di Fattitaliani il contenuto estrapolato dalla puntata di lunedì 27 luglio 2020.
Castelli, manieri e dimore storiche italiane
Castelli e manieri erano in voga fino a ieri, ma qui vorrei parlare di quei luoghi in particolare che ancora hanno molto da raccontare.
Non solo l’imponenza e la dimensione, ma per quel che rappresentano oltre loro stagione.
Sono la rocca e la fortezza, sinonimo di Destrezza, ma in sé contengono un significato che in questa trasmissione abbiamo dichiarato.
In serena compagnia sulle onde portiamo la magia. 
ROCCHE E CASTELLI di Edoardo Flaccomio
La rocca è una fortificazione che s’innalza alla sommità di un’altura. Nel sedicesimo secolo fungeva da dimora del signore, ma anche da opera di difesa. Di forma per lo più quadrata presentava torri ai lati e una più elevata delle altre, di forma rotonda, al centro. La rocca era circondata dal fossato, per attraversarlo si utilizzava il ponte levatoio.
Castello, dal latino castellum, si intendeva in origine una comunità di popolazione soggetta ad obblighi militari e non una vera e propria fortezza. Si sceglieva un luogo adatto e si circondava il ‘castello’ con mura fortificate. Territorio e abitazioni appartenevano a diversi proprietari. Al trascorrere del tempo tale proprietà passava da pochi ad un solo signore feudale. Col tempo si è trasformato fino a diventare ciò che conosciamo, il castello-palazzo reale, sfarzoso e intrigante.
Agli occhi di chi deteneva la Conoscenza Iniziatica, la rocca simboleggiava il Modello Assoluto agente nella Creazione. La forma quadrata rappresentava la stabilità. Il ponte levatoio, invece, l’unione degli opposti, maschio-femmina. Si definisce Iniziatico un Sapere proveniente dall’Inizio dei tempi, di cui la nostra corteccia cerebrale, parlante, è a immagine e somiglianza: così dicono i testi sacri. 
La Torà ebraica da cui discende la Bibbia, si fonda sulla parola Berescit (scritto come si pronuncia), tradotta con semplici e riduttive parole ‘In principio’. Perso completamente il significato profondo che qui vado a spiegare: 
בּ ראשׁית
Beit (בּ) la nostra ‘bi’, reisc (ר) la ‘erre’, alef (א) la ‘a’, scin (שׁ) la  ‘sc di sci’, iod (י) la ‘i’, tav (ת) la ‘ti’. Si leggono da Destra a Sinistra, per Inversione rispetto alle lingue occidentali, che si scrivono da Sinistra a Destra. Inversione: Legge Fondatrice nell’Ordine Primigenio.
La parola Berescit, se opportunamente conosciuta, spalanca un mondo. La lettera Beit è più grande delle altre perché ha un doppio significato: Bocca universale che parla dell’Ordine Celeste e Ventre Cosmico che genera la Coscienza parlante ROSC, ראשׁ. La iod, י simboleggia l’Energia Creativa che dà vita, denominata canonicamente Spirito Santo. La lettera Tav ת si riferisce ad un primo ciclo che si chiude.
Certi sapienti del passato, a conoscenza dell’ebraico e della radice ROSC,  utilizzavano la rocca medievale come simbolo del Modello Assoluto, infatti ROCCA si basa su ROC, ovvero su ROSC. Roc, tra l’altro, è radice di Roccia. La Chiesa Cristiana si fonda sulla Roccia giust’appunto. 
Detenere la Conoscenza Iniziatica significa essere dotati di forza e stabilità. Troni e castelli, corone comprese, simboleggiano la forza che si riceve allineandosi alla Testa parlante agente nella Creazione.
In conclusione, non posso non soffermarmi su BRESCIA, città in cui si è manifestato, agli inizi di quest’anno, il famigerato Corona Virus. Il nome BRESCIA, diviene BARESCI uguale a BERESCIT. È evidente l’uguaglianza con la prima parola immessa dalla Coscienza Universale nel Cosmo nascente. 
Si resta interdetti all’idea che dietro la peste influenzale si celi un messaggio di importanza mondiale: affondare l’esistenza nella Testa ROSC di BARESCIT. 

Segue un consiglio di bellezza che Anna Maria Esposito sa ben spiegare. Il mirto è ingrediente principale che di regine vuol parlare.
Myrtus communis: ricetta medievale 
È una delle piante più conosciute ed apprezzate sin dall’antichità. Legato a molte leggende greche e latine, il mirto serviva presso i Romani per incoronare gli eroi ed anche le giovani spose, in quanto simbolo di bellezza, giovinezza, verginità ed immortalità. Sono proprio le foglie ad essere usate nelle preparazioni erboristiche, in quanto contengono essenze e resine utili a curare le affezioni bronchiali
Liquore digestivo al Mirto
Ingredienti: 600 gr. di bacche mature di Mirto,
1litro di alcol puro a 90 gradi
600 gr. di zucchero
1 litro di acqua.
Preparazione: lasciate macerare le bacche mature nell’alcool a 90 gradi, per quaranta giorni. Filtrare e aggiungere alcool aromatizzato allo sciroppo di acqua e zucchero.  Imbottigliare. Far riposare per 2 mesi in un luogo fresco e buio prima di consumarlo.

Ricetta di cucina medievale di Chef Domenico
Quando arriva il languorino ecco a voi lo chef a noi vicino. Nel bouquet di Regina Vittoria sa narrare la gloria, il mirto è così contenuto, nel piatto che a corte sa dare un aiuto.
Fuso di tacchino agli aromi.
Ingredienti: un fuso di tacchino (coscia e sottocoscia) da kg.1,5  
Aromi: mirto, rosmarino, timo, salvia, bacche di ginepro, foglia di alloro
Vino
Olio extra vergine di oliva
Miele di castagno
Preparazione:
Rosolare la carne con un po’ d’olio da entrambe le parti, unire gli aromi spezzettati,  un filo d’olio, sale quanto basta. Irrorare con vino bianco, coprire e cuocere per circa due ore a fuoco lento. Prima di servire, caramellare con miele di castagno. Accompagnare con verdure di stagione e unirsi al banchetto.

BOLLETTINO RADIOMETEO di Flaviana Pier Elena Fusi
Castelli e manieri di anime antiche son forzieri
restano indifferenti al passare dei tempi
sono luoghi incantati che raccolgono misteri non svelati.

Un fascino compreso da chi si avvicina col fiato sospeso,
mettono un po’ paura quando ascolti chi dentro cattura.

Sono energie lontane
che vivono epoche spartane
dove a corte vi era un potere
che qualcuno soggiogava al suo volere.

Non se ne vogliono andare
perché dovrebbero ridimensionare
un luogo così imponente
che richiama da ogni parte la gente.

In realtà è la materialità
che li trattiene di qua.
Non hanno ancora capito
che è lo spirito che va inseguito.

Questo possono insegnare:
se non ci si sveglia rischiamo di non trapassare.

Consiglio Radiometeo: per navigare l’infinito è l’amore che dev’essere inseguito.

Fattitaliani

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