Mostre, Giuseppe Sinaguglia e i baci dei miti siciliani. L'intervista di Fattitaliani

Costretti a stare in casa, distanti, a salutarci ora sfiorandoci gomiti o piedi, molti di noi ancora non si rassegnano a non toccarsi più per scambiarsi affetto e complicità, a non dichiararsi amore e amicizia tramite carezze e baci. Il Coronavirus ci ha tolto una manifestazione, un segnale, una prova del volerci bene: e i popoli del Mediterraneo soffrono particolarmente di tale mancanza, di questo approccio fisico, corporeo. Da qui l'idea di tradurre in pittura l'assenza e la voglia di effusioni nella mostra "Bàcio" di Giuseppe Sinaguglia, visitabile da ieri fino al 14 agosto al Nebe CoffeeBook di Torre Faro (Messina). Fattitaliani ha intervistato l'artista siculianese.

Decidere di fare una mostra sui Baci è nata spontaneamente dopo aver prodotto tanti lavori sul tema?
Non proprio... è stata una idea che mi ha proposto Francesca Crescenti, la quale ospita l’attuale esposizione nel suo Nebe Coffeebook a Torre Faro. Già con Francesca avevamo collaborato in passato per altre mostre, quest’anno ha scelto questo tema interfacciandosi anche con lo Studio d’Arte Cocco di Laura Faranda. 
L'argomento è stato sviluppato durante il confinamento, periodo in cui "baciarsi" era diventato una forma di contagio più che di affetto?
Sì, i baci in mostra sono stati realizzati tutti durante il periodo della quarantena. 
Baci e abbracci o anche le semplici strette di mano proprio in quel periodo sembravano pratiche da untori. Triste quello che abbiamo passato, ripensando anche a questo aspetto, a quanta tenerezza e quanta affettuosità abbiamo rinunciato. Forse ho messo più intensità nel delineare l’intimo toccarsi delle labbra, sono stato più attento alla lieve carezza disegnata tra i corpi vicini o mi sono dedicato con più perizia alla rispettosa condivisione del profilo dei volti ma non ho perso l’ironia e il sorriso. Lo stato di “reclusione” ha di certo stimolato tanto la mia immaginazione ed ho trovato nella pittura una grande alleata per “evadere” dal confinamento, tant’è che ne è uscito fuori anche il libro “I will survive”. 
Che "baci" raccontano i tuoi quadri?
Questi baci sono soprattutto siciliani. Ho rappresentato il bacio ideale che avrebbero potuto scambiarsi alcuni miti della suggestiva Sicilia. Ad esempio c’è il bacio tra i due giganti Mata e Grifone, c’è il mostruoso bacio tra Scilla e Cariddi, c’è il tenero bacio che Colapisci dà ad una Sirenetta, c’è il bacio tra i due “pupi” Orlando e Angelica, c’è il floreale bacio delle “teste di moro”, ed ancora il cavallo di bastoni che bacia la donna di coppe ecc. Sono comunque baci passionali, affettuosi, rivoluzionari, sensuali, sofferti, divertenti, intensi e sempre colorati come tutti i sentimenti che li provocano. 
Che cosa ti auguri che i visitatori della mostra possano cogliere e portare a casa dell'esposizione?
Spero che i visitatori facciano un sorriso. Un piacevole sorriso. Che provino il desiderio di scambiarsi dei baci con qualcuno, di voler condividere un intimo contatto, di sentire un vivace sentimento d’amore. Potrebbero magari tornare a casa con una nuova speranza, con una tanto attesa conferma, con la persona amata, con l’amante, con un occasionale incontro e sempre però con una mia opera da mettere sul muro (sorride, ndr). Giovanni Zambito.
La mostra
Nebe Art in collaborazione con Lo studio d’Arte Cocco  vi presenta “bàcio” ...
Da sempre il bacio in pittura ha trasformato e si è trasformato seguendo o mistificando il senso stesso del gesto più eversivo nella natura dei rapporti umani, da Hayez a Magritte passando per Klimt un simbolo che apparentemente appartiene al mondo del romanticismo viene da secoli adoperato come strumento comunicativo che va ben al di la del gesto. Gìuseppe Sinaguglia non interpreta ma lascia che i suoi bizzarri e male/bene assortiti (bacianti) si trasformino in icona assoluta del gesto stesso, si ha l’impressione che il bacio sia una fusione perfetta a prescindere dagli attori messi in scena, un gesto iconico pieno di sfumature e di comparse che alle spalle dei protagonisti osservano passivi una vicenda unica ed irripetibile che non può lasciare indifferenti.

Nebe CoffeeBook
via Nuova 75
98164 Torre Faro, Sicilia, Italy
090 321518

L’artista
Giuseppe Sinaguglia è un architetto creativo di Siculiana (Agrigento). Classe 1978.
Dopo la laurea in architettura presso l’Università di Palermo ed il corso in Esperto in Bioarchitettura a Milano, svolge la professione (con tale titolo) in Italia e all’estero. L’esperienza che ricorda con maggiore piacere è relativa al periodo di permanenza in Egitto, da cui è scaturito l’insaziabile desiderio di viaggiare e conoscere nuove culture. 
Così, dal 2011 inizia  “30x30 Globetrotter Pro”. Un progetto sempre in evoluzione, che coniuga arte e grand tour attorno al mondo, toccando e raccontando, ad oggi, già diversi città e stati come New York negli USA, Abu Dhabi negli Emirati Arabi, Tulum in Messico, Vancouver in Canada, Londra e Oxford in Inghilterra, Timisoara in Romania, Bruxelles e Liegi in Belgio ed ancora Stoccarda, Madrid, Malta, Parigi, Gran Canaria, Madrid, Barcellona.
Con tanta ed incessante passione, a parte ai viaggi, si dedica al design, alla pittura; svolgendo la professione di “artista” a 360 gradi. 
Dipinge con i pastelli ad olio, usa gli acrilici e realizza collages. 
Si dedica anche alle installazioni, ai murales, alla riqualificazione urbana. 
La sua è una poetica fatta di colore ed ironia.
Fattitaliani

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