Una serata con Leopardi il 18 dicembre al Teatro della Cometa a cura di Aldo Tei

Seconda stagione consecutiva al Teatro della Cometa per il Salotto Cometa. Da dicembre ad aprile, un giorno al mese si tiene l’aperitivo culturale del Salotto Cometa nel foyer del teatro: tra food, cultura e performance, si racconteranno progetti, idee, storie, libri, per favorire conversazioni, connessioni. 

Il primo appuntamento di questa stagione si terrà il diciotto dicembre alle ore 18.30: Una serata con Leopardi a cura di Aldo Tei, con letture di Cristiano Leopardi, Vittoria Rossi, Alessandro Sena.

Note di Aldo Tei
Perché una serata su Leopardi? Ci sono almeno tre ragioni.
La prima ragione è celebrare i 200 anni dell’Infinito, uno dei testi più conosciuti che Leopardi compose a 21 anni nel 1819. Giacomo nasce il 29 giugno del 1798 a Recanati e muore il 14 giugno del 1837 a Napoli a soli 39 anni. Leopardi costituisce un unicum nel panorama della letteratura europea e mondiale, nessun aggettivo, nessuna definizione riesce a cogliere pienamente la grandezza della sua poesia e la vastità e la complessità del suo pensiero. Nonostante la sua breve vita, Leopardi è riuscito a “scorticare” l’esistenza umana analizzandone ogni dettaglio, ogni sfumatura, ogni fragilità.
Giacomo aveva una cultura straordinaria per il suo tempo in tutti i campi del sapere umano che si forma grazie alla biblioteca paterna che all’epoca aveva circa 13.000 volumi. Nei sette anni di “studio matto e disperatissimo” che vanno dal 1809 al 1819, Giacomo legge tutti i classici che gli consentono una padronanza assoluta del latino e del greco e una buona conoscenza dell’ebraico e del sanscrito. Solo per darvi un’idea e senza la pretesa di essere esaustivo, in 39 anni di vita Giacomo scrive: una Storia dell’astronomia all’età di 15 anni, un Saggio sopra gli errori popolari degli antichi all’età di 17 anni, lo Zibaldone dei pensieri, composto di 4.526 pagine, le Operette morali, composte di 24 dialoghi, 41 Canti
931 lettere, 3 scritti satirici, un Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani.
Giacomo soffriva del morbo di Pott, malattia sconosciuta all’epoca, che è una forma di tubercolosi ossea che gli causava problemi di respirazione e una forte ipersensibilità alla luce che lo costringeva a ridurre il tempo passato all’aperto nelle ore diurne.
Giacomo aveva strane abitudini alimentari: racconta Antonio Ranieri che faceva colazione nel pomeriggio e pranzava a mezzanotte. Impazziva per i taralli zuccherati e i gelati di Vito Pinto, mentre odiava i paccheri che definiva “la pasta degli stupidi”.   
Giacomo obbediva in maniera maniacale alle prescrizioni del medico, esagerando quasi sempre. Se gli si diceva di stare a letto a riposare per qualche ora, finiva per rimanerci anche per una settimana intera.
Nella musica pop italiana Leopardi è citato nella Canzone per Piero di Francesco Guccini e in Stai bene lì di Renato Zero; i suoi versi sono citati anche nei titoli di Canto notturno (di un pastore errante dell'aria) e Il cielo capovolto (ultimo canto di Saffo), entrambe di Roberto Vecchioni, il quale nel 2018 compone un disco intitolato l’Infinito con una canzone dedicata a Leopardi, ed in particolare ai suoi anni napoletani.
Giorgio Gaber, nella canzone "Benvenuto il luogo dove", contenuto nell'album "Gaber" del 1984, dedicata all'Italia, parla della penisola come il luogo "dove i poeti sono nati tutti a Recanati".
Esistono delle opere cinematografiche su Leopardi: Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere, cortometraggio di Ermanno Olmi del 1954, Pisa, donne e Leopardi (2012), mediometraggio di Roberto Merlino. Leopardi è interpretato da Orazio Cioffi, Il giovane favoloso (2014), film di Mario Martone. Leopardi è interpretato da Elio Germano

La seconda ragione è farvi scoprire un Leopardi poco conosciuto attraverso la lettura di alcune sue opere. Nella scelta di cosa leggere per questa serata avevo davanti la seguente alternativa: seguire cronologicamente il pensiero e le opere di Giacomo per coglierne l’evoluzione, oppure concentrare l’attenzione su alcuni temi fondamentali del pensiero di Leopardi. Ho scelto la prima opzione; ogni brano sarà preceduto da un commento di introduzione.

La terza ragione, alla quale tengo maggiormente, è quella di trasmettervi la mia passione per questo straordinario poeta e pensatore e presentarvelo in maniera diversa da come ci è stato insegnato a scuola e da come ancora oggi viene etichettato da molti, e cioè come una persona sfortunata, e per questo pessimista, che ha trovato nella poesia una forma di pacificazione e rasseneramento in quanto incapace di partecipare alla vita e di avere relazioni sociali.


Mettetevi comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono di Roma. #seguilacometa #teatrocometa
Teatro della Cometa  - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186
06.6784380
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