I narratori della modernità di Gabriella Maldini è un saggio molto interessante sulla letteratura
francese dell’Ottocento, focalizzato in particolare sulle figure di Honoré de Balzac, Gustave Flaubert, Emile Zola e Guy de Maupassant.
Un’opera nata da un ciclo di presentazioni che l’autrice ha tenuto alla
libreria Mondadori di Forlì, in cui si metteva in risalto la modernità di
scrittori che hanno avuto la sensibilità di dipingere un quadro lucido e
realistico della società in cui vivevano, e di presagire i cambiamenti che di
lì a poco avrebbero inaugurato il nuovo secolo. Quattro autori considerati tra
i padri fondatori della letteratura, quattro figure diverse ma legate dalla
stessa ansia di comprendere le contraddizioni del proprio tempo. Nel loro
fotografare i mutamenti della società e dell’individuo hanno intravisto e
assaporato le paure, i desideri e le ossessioni che avrebbero stravolto l’uomo
del Novecento. Attraverso la storia della loro vita, l’autrice svela al lettore
l’anima di quattro scrittori più unici che rari, commentando anche brani delle
loro opere riportati nel testo. Un modo per conoscere approfonditamente le loro
figure, focalizzando l’attenzione sul loro apporto creativo alla costruzione
dell’idea di società e di individuo che si stava formando in quegli anni di
mutamenti. Balzac è raccontato soprattutto attraverso la sua Comédie humaine,
sedici volumi concepiti con l’intento di creare una vera e propria
“antropologia dell’uomo contemporaneo”. Dalle parole della Maldini si evince
tutta la passione che l’autrice nutre per Balzac: in questo straordinario
autore ella riconosce la capacità di saper rendere epico il quotidiano, di saper
“rivestire di luce e di porpora la pura banalità”. E in Flaubert vede il vero
ritratto del romanziere moderno: un uomo che si ciba di letteratura, che vive
nell’ordinario per avere la distanza necessaria a immaginare lo straordinario.
Un autore incompreso dagli uomini del suo tempo, che sembra aver anticipato i
malesseri contemporanei, specialmente quelli relativi all’insoddisfazione, e alla
vacuità dei desideri prodotti dal mondo virtuale. Zola è dipinto dalla penna
dell’autrice come il più immerso nella società borghese, come il curioso e
acuto osservatore della quotidianità, e il suo “flaneur” viene omaggiato come
una delle figure più rappresentative di quei tempi. E il tormentato Maupassant
è raccontato in tutta la sua potenza espressiva, nella sua sensibilità e
purtroppo nella sua discesa all’inferno. Un autore come ce ne sono stati pochi,
una penna raffinata e graffiante che ha saputo anticipare la crisi esistenziale,
l’alienazione e l’esasperato individualismo dell’uomo del Novecento. Antonella Quaglia
Titolo: I narratori della
modernità
Autore: Gabriella Maldini
Genere: Saggio/Critica
letteraria
Casa Editrice: CartaCanta
Editore
Collana: Scripta manent
Pagine: 164
Prezzo: 13,00 €
Codice ISBN: 978-88-855-68-167
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