Giorgia Negrini, Book Blogger
fondatrice di “Leggere e rileggere”. Intervista di Andrea Giostra. «Un vero scrittore deve possedere la
capacità di affascinare il lettore, conquistarlo e lasciare in lui un segno.
Toccare le corde nascoste dell’animo umano e coinvolgerlo nella sua creazione»
Ciao Giorgia, benvenuta e grazie per
avere accettato il nostro invito. Sei una nota Book Blogger nei vari social,
fondatore e gestore di “Leggere e rileggere”. Come ti vuoi presentare ai
nostri lettori?
Ciao Andrea, sono Giorgia ho 43 anni e sono mamma di due splendidi ragazzi:
Lorenzo e Martina e lavoro come Incoming Manager per un’azienda di vini.
Sono laureata in Lingue e Letterature Straniere e ho avuto modo di approfondire
molti autori durante gli anni dei miei studi. La mia passione per la lettura
nasce fin da ragazzina quando passavo ore con i miei libri a viaggiare con la
fantasia. Ora, da adulta, amo leggere ma anche rileggere perché ritengo che
alcuni grandi libri vadano letti più volte.
Chi è Giorgia sui social e nel
mondo virtuale dei lettori e degli appassionati dell’arte della scrittura e
della lettura?
Giorgia è una donna che crede
ancora nel potere della parola e del confronto. Attraverso la lettura possono
nascere amicizie, scambi di idee e di pensiero. Per me è fondamentale
condividere con altri la mia passione e avere spunti da chi ama i libri come
me. Non è un caso che nelle mie pagine ci siano anche altri recensori e amici lettori
con le loro proposte.
Vuoi per favore descrivere ai
nostri lettori questa nuova figura del cosiddetto Book Blogger? Una sorta di
Influencer del mondo letterario. Chi è, cosa fa e come si diventa Book Blogger?
È una figura positiva se utilizza gli strumenti social per
trasmettere passione e buoni contenuti, se li utilizza per mettersi in mostra e
avere dei guadagni facili rischia di cadere nel ridicolo. Un book blogger è un
appassionato lettore che cerca proposte nuove ed originali, ma apprezza anche i
classici e cerca di farli conoscere al pubblico tramite recensioni e foto su
cui ha lavorato con impegno.
Quali sono secondo te le
caratteristiche, le qualità, il talento, che deve possedere chi scrive per
essere definito un vero scrittore? E perché proprio quelle qualità?
Un vero scrittore deve possedere
la capacità di affascinare il lettore, conquistarlo e lasciare in lui un segno.
Toccare le corde nascoste dell’animo umano e coinvolgerlo nella sua creazione.
«Non mi preoccupo di cosa sia o meno una poesia,
di cosa sia un romanzo. Li scrivo e basta… i casi sono due: o funzionano o non
funzionano. Non sono preoccupato con: “Questa è una poesia, questo è un
romanzo, questa è una scarpa, questo è un guanto”. Lo butto giù e questo è
quanto. Io la penso così.» (Ben Pleasants, The Free Press Symposium:
Conversations with Charles Bukowski, “Los Angeles Free Press”, October
31-November 6, 1975, pp. 14-16.). Cosa ne pensi di queste parole di Bukowski?
In uno scritto, in una storia, in un romanzo, cos’è secondo te più importante,
la storia (quello che si narra) o come è scritta (lo stile, la narrazione, la
scrittura originale, l’armonia, etc.…)?
Io valuto un libro nel
complesso, l’immaginazione è fondamentale, ma non basta: per scrivere un bel
romanzo l’autore deve dare importanza anche allo stile, all’armonia e alla
corretta scrittura.
«Per scrivere bisogna avere immaginazione.
L’immaginazione non si impara a scuola, te le regala mamma quando ti
concepisce. Non ho fatto nessuna scuola per imparare a scrivere. Ho visto tanti
film e letto tanti libri.» (Luciano Vicenzoni (Treviso 1926), intervista di Virginia Zullo, 12
aprile 2013, YouTube, https://www.youtube.com/channel/UCDiENZIA6YUcSdmSOC7JAtg ). Cosa ne pensi
delle parole di Vincenzoni, uno dei più grandi e geniali autori del Novecento
italiano?
Non sono d’accordo. Credo che la predisposizione
naturale sia importante, ma essere accompagnata anche dallo studio e dalla
ricerca.
Oggi proliferano le cosiddette scuole di scrittura
creativa che promettono agli appassionati di scrittura che hanno
l’ambizione di diventare scrittori di successo, che possono diventarlo se
seguiranno i loro consigli e i loro corsi di formazione. Ma è davvero così
secondo te?
Sicuramente sono uno strumento utile, ma non
sufficiente per diventare grandi scrittori.
Perché secondo te oggi è
importante scrivere, raccontare con la scrittura?
Siamo in un momento storico
molto difficile e la scrittura diventa uno strumento importantissimo di
comunicazione ed informazione.
Quali sono
gli autori che ami di più, che hai letto da ragazza, che ti hanno formato e che
leggi ancora oggi?
Io mi sono formata leggendo i grandi autori russi
e tedeschi: Lev Tolstoj, Aleksandr Sergeevič Puškin,
Michail Jur'evič Lermontov, Fëdor
Dostojevski,
Thomas Mann, Arthur Schnitzler, Igeborg Bachmann.
Vuoi
segnalare ai nostri lettori qualcuno degli autori contemporanei che vale la
pena di leggere?
Certo con piacere. Tra gli uomini: Andrea
Tarabbia, Marco Balzano, Manuel Vilas, Michael Bussi, Patrick Mc Grath tra le donne: Margaret
Mazzantini, Laura Pariani, Michela Marzano, Margaret Atwood, Isabelle Allende,
Elisabeth Strout e la Alice Ann Munro.
Chi sono
secondo te tre autori ancora sconosciuti al grande pubblico di cui sentiremo
parlare nei prossimi anni?
Sujata
Massay, Miika Nousianen, Alina Bronsky.
Ti va di
consigliare ai nostri lettori tre autori e tre libri da leggere assolutamente
entro la fine di quest’anno? E perché suggerisci proprio questi? Cosa hanno di
particolare che possano incuriosire i nostri lettori affinché li comprino e li
leggano?
“I leoni di
Sicilia” di Stefania Auci perché è una splendida saga famigliare che narra
la storia dei Florio, imperdibile sia per la trama che per la scrittura
coinvolgente. “Ninfee Nere” di Michael
Bussi un
giallo originale, brillante dove arte e mistero s’intrecciano alla perfezione. “L’ultimo
amore di Baba Dunja” di Alina Bronsky, un romanzo di quelli che vorresti non finissero
mai, sia perché è scritto in maniera impeccabile, sia per la dolcezza e la
profondità della trama.
In Italia si pubblicano ogni
anno circa 70 mila nuovi titoli, la media ponderata di vendita di ogni nuovo
titolo è di circa 50 copie, mentre chi legge effettivamente l’opera letteraria
acquistata non supera il 10%, il che vuol dire che delle 50 copia vendute solo
5 copie vengono effettivamente lette da chi acquista in libreria o nei
distributori online. Partendo da questo dato numerico, che per certi versi fa
impressione e ci dice chiaramente che in Italia non si legge o si legge
pochissimo, secondo te cosa si dovrebbe fare per migliorare questa situazione?
Cosa dovrebbero fare gli editori, gli autori e le nuove figure quali quelle dei
Book Blogger come te per far aumentare il numero dei lettori e degli
appassionati ai racconti e alle storie da leggere?
Certo in altri paesi si legge di più, ma io sono circondata da persone che
leggono, si confrontano e acquistano tanti libri. Quest’estate ho organizzato
un’iniziativa intitolata: “spiaggialibri” in cui fotografavo e
chiedevo informazioni ai lettori in spiaggia, sono rimasta molto colpita
dall’interesse della gente. Riguardo gli editori, credo che dovrebbero
impegnarsi di più per “scremare” ed aumentare la qualità di quello che
pubblicano. Certo, non è facile giudicare uno scritto. Se penso che Einaudi,
Mondadori e Longanesi si rifiutarono di pubblicare il Gattopardo…
La bellezza salverà
il mondo e di questo ne sono certa, i social e la tecnologia sono molto
importanti, ma alla fine senza le basi solide della cultura non portano
lontano. Possono invece diventare ottimi strumenti per divulgare maggiormente
idee e valori.
A cosa stai lavorando in questo
momento che puoi raccontarci?
Al momento con una mia collega blogger abbiamo creato una “challenge”
legata all’autunno ed ai classici che, ci stiamo rendendo conto, piacciono
ancora tanto e andrebbero riletti in diverse fasi della vita per coglierne
tutte le sfumature.
Quali sono i tuoi prossimi
progetti e i tuoi prossimi appuntamenti che vuoi condividere con i nostri
lettori?
Ho tanti progetti in ballo. Avendo partecipato alla giuria dei 300 lettori
del Premio Campiello 2019, ho intenzione di promuovere la lettura dei
libri delle passate edizioni ed ultimo, ma non meno importante, vorrei cercare
il modo di coinvolgere di più il pubblico maschile. Tra i bookblogger gli
uomini sono in netta minoranza.
Dove potremo seguirti?
I miei canali sono:
Sulla rubrica: “Leggere e rileggere con Giò” su
Librosì Lab Edizioni.
Un’ultima domanda Giorgia.
Immaginiamo che tu sia stata inviata in una scuola media superiore a tenere una
conferenza sulla scrittura e sulla narrativa in generale, alla quale
partecipano tutti gli alunni di quella scuola. Lo scopo è quello di interessare
e intrigare quegli adolescenti all’arte dello scrivere e alla lettura. Cosa
diresti loro per appassionarli a quest’arte e catturare la loro attenzione? E
quali le tre cose più importanti che secondo te andrebbero dette ai ragazzi di
oggi sulla lettura e sulla scrittura?
Sono onesta, sono stata alla radio e a vari incontri con gli autori, ma mai
a tenere conferenze a scuole, Ho avuto modo di conoscere i ragazzi di Read
On e credo fortemente nel loro progetto. I giovani devono capire che la
lettura li può aiutare ad aprire la mente, a formarsi e ad essere liberi. Lo
dico sempre ai miei figli: solo una buona cultura vi renderà liberi di pensare
in modo indipendente.
Giorgia
Negrini
Andrea
Giostra
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