I Puritani, Laurent Pelly confeziona una messa in scena perfetta e coinvolgente all'Opéra Bastille di Parigi. La recensione di Fattitaliani

I puritani è un'opera seria in tre atti di Vincenzo Bellini su libretto di Carlo Pepoli, tratto dal dramma storico di Jacques-François Ancelot e Joseph Xavier Boniface (noto col nome di Saintine), Têtes rondes et Cavaliers. Non è tra le favorite del sottoscritto: il dramma vissuto da Elvira a causa dell'abbandono (presunto) da parte del suo promesso sposo con la conseguente momentanea condizione di follia rischia di risultare pesante.
La musica non aiuta ad alleggerire proprio perché aderisce perfettamente nel suo tessuto alla storia che il libretto racconta. Alla Bastille di Parigi però la messa in scena di Laurent Pelly, l'orchestra diretta dal M° Riccardo Frizza e gli artisti fanno ribaltare il giudizio.

Lo spettatore diventa tutt'uno con la narrazione, i sospiri, il dolore, la speranza dei protagonisti: innanzitutto e per prima cosa, a partire dalla scenografia di Chantal Thomas che riproduce lo scheletro del palazzo di Elvira che, quindi, lo mostra nelle sue forme e che si può vedere negli spazi (l'unico arredato è la camera da letto della protagonista) che lo compongono e nei corridoi e scale che lo attraversano.
In movimento da una parte all'altra c'è lei, Elvira: la soprano franco-danese Elsa Dreisig è semplicemente perfetta anche come attrice. Si muove scattante, corre, ansima, si trascina e canta divinamente. Ad accompagnarla nei duetti un magnifico Luc Bertin-Hugault nei panni di Lord Gualtiero Valton e (nella replica del 13 settembre) dal tenore messicano Javier Camarena che interpreta Arturo. Applausi generosi per la resa del canto: Elvira e Arturo rivivono in carne e ossa perché le voci dei due artisti si amalgamano alla perfezione, nessun difetto, alcun cedimento e offrono alla platea i momenti più sublimi della rappresentazione.
Le luci di Joël Adam esaltano i differenti momenti e risaltano i movimenti collettivi che grazie anche ai costumi dello stesso Laurent Pelly, deliziano e incantano: le dame della corte si muovono come soldatini/bamboline e conquistano. Il coro diretto dal M° José Luis Basso non può che essere all'altezza dell'insieme.
Una serata ricca, una versione strepitosa che rispetta la delicatezza nella storia con elementi originali a livello visivo ma mai eccessivi. Nulla è di troppo e non manca nulla. Se siete a Parigi, andate a vederla: vi regalerete tre ore di magia e bellezza. I Puritani sarà in scena fino al 5 ottobre 2019. Giovanni Zambito.
Fattitaliani

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