CASERTA - Il 13 settembre 2019 si è svolta a Letino, la bella e suggestiva cittadina dell’alto Matese in provincia di Caserta, Bandiera arancione del Touring Club d’Italia, una manifestazione dedicata all’arte figurativa, a quella poetica, teatrale, musicale e anche alla narrativa, alla quale hanno partecipato tanti personaggi della cultura campana, italiana e anche mondiale. Ideatori e organizzatori del Festival, col patrocinio gratuito del Comune di Letino, sono stati il poeta caleno Gino Iorio, la poetessa Anna Cappella e il critico d’arte Carlo Roberto Sciascia.
Nell’occasione, prima
dell’inizio della manifestazione, c’è stato lo svelamento di una stele in
pietra lavica, sulla quale è stata incisa la lirica: “LETINO” di Gino Iorio,
poesia premiata con medaglia di bronzo del Presidente del Senato al Concorso
Nazionale di poesia “Vittorio Alfieri” di Asti e che qui di seguito riportiamo:
LETINO
Adagiata sul costone
a ridosso del Lete
all’ora sesta.
Il silenzio è un’armonia di suoni:
le campane segnano il tempo,
il vento sbriciola la tenera roccia
e sibila attraverso gli anfratti,
le cicale friniscono nascoste,
il campanaccio richiama la mandria
mentre la pastorella mi passa a fianco
col suo gregge che profuma di stalla;
e lo scultore batte la pietra
per descrivere in essa
le sue emozioni
come io sul foglio le mie,
in questa giostra di sensi
che spinge l’animo
a cercare l’oltre
nell’immensità di questo spazio.
Gino Iorio
Subito dopo, nel corso
di una cerimonia suggestiva, sono state consegnate le pergamene di “Riconoscimento di Alta Onorificenza
Culturale” a tanti talenti della cultura nazionale e mondiale, nomi tra i
quali spiccano il prof. Hafez Haidar, candidato al Nobel per la pace nel 2017 e nel 2018 e candidato
nel 2019 al Nobel per la letteratura; il
prof. Vladimiro Ariano, rettore
della libera Università di Scienze Sociali e del Turismo di Napoli e Segretario
Generale del neonato organismo internazionale rivolto al miglioramento sociale
e culturale dei paesi Africani; il prof. Giovanni
Brandi Cordasco, giurista e ricercatore storico e sociale del diritto nella
sua continua aderenza alla realtà quotidiana; il prof. Adolfo Giuliani, fondatore del movimento pittorico “Esasperatismo”
nato a Napoli intorno agli anni 2000; il prof. Luca Filipponi, presidente dello Spoleto Festival Art; il tenore Fabio Andreotti; il poeta e psicologo Sergio Camellini.
Tra i poeti c’è stata
la gradita presenza di Patrizia
Stefanelli, insieme a quella di tanti altri, come Marino Monti, Filippo
Crucillà, Nunzio Buono, Giuseppe Brunasso, Enzo Bacca e Vincenzo
Pietropinto. Tanti anche i premiati nella poesia dialettale, come Gino Abbro, Aurelio Apicella, Enrico Del
Gaudio, Ciro Iannone e Fausto Marseglia.
Tra i pittori Letizia Caiazzo, Raffaele Cantone, Leonilda
Fappiano, lo straordinario disegnatore Luciano
Gaudini, Marcella Molea, Caterina Rizzo e Giuseppe Caputo. Tra gli scultori premiati il naif Luigi Stocchetti, in arte Stolu, originario di Letino dove ancora risiede. Di lui Rosario Pinto, critico d’arte, ha
scritto: “C’è una figura di artista, uno
scultore, che si aggira tra le montagne del Matese… che ha imparato a parlare
con le pietre, in un colloquio intenso e profondo...”. Tra i premiati anche
il pittore-scultore Nicola Migliozzi
di Calvi Risorta.
Premiati nel
Giornalismo e nella Narrativa Goffredo
Palmerini, già vice sindaco dell’Aquila, che vanta collaborazioni
molteplici e prestigiose scrivendo su giornali e riviste in Italia e sulla
stampa italiana all’estero in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile,
Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù,
Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa,
Uruguay e Venezuela, insomma, una bella e importante voce italiana nel mondo.
Premiati anche il
giornalista scrittore Salvatore Minieri,
noto per i suoi libri inchiesta sulla camorra e il malaffare e Massimo Zona, di Roma, ma attualmente
residente a Calvi Risorta, romanziere noir che si sta facendo sempre più valere
tra gli scrittori emergenti. Tutti e tre sono stati insigniti del “Riconoscimento di alta Onorificenza
Culturale per il Giornalismo e la Narrativa”.
Certo, non sono mancate
le difficoltà e qualche incongruenza organizzativa. Letino di per sé non è luogo facile dove ospitare manifestazioni di
questo tipo, pur presentando panorami mozzafiato, bellissimi e coinvolgenti. Le
strade strette e percorribili con grande difficoltà, risultate spesso intasate,
non hanno facilitato l’accesso al centro storico, causando non pochi malumori
specie alle persone anziane, che dovevano recarsi alla premiazione percorrendo
un lungo tratto in salita. Ma è solo la prima edizione di quello che si avvia a
diventare un Premio prestigioso e ambìto. Siamo certi che i tre brillanti
organizzatori, con la dinamica Amministrazione comunale, sapranno trarre
preziosi suggerimenti per il futuro.