Massimo Poggio "ambiguo e infame" ne "La strada di casa" su Rai1. L'intervista di Fattitaliani


“La strada di casa - seconda stagione" ritorna su Rai1 martedì 17 settembre in prima serata. Una coproduzione Rai Fiction - Casanova Multimedia, prodotta da Luca Barbareschi, per la Regia di Riccardo Donna. Nel cast oltre al protagonista Alessio Boni, Lucrezia Lante Della Rovere, Sergio Rubini e Massimo Poggio. Ed Eugenio Franceschini, Benedetta Cimatti, Christiane Filangieri, Sabrina Martina, Marco Di Natale, Silvia Mazzieri, Roberta Caronia, Roberto Gudese, Claudia Zanella, Simone Gandolfo, Tatjana Nardone, Giuseppe Spata, Luca Scapparone, Marco Zangardi, Marco Cocci e Giulia Cotogno.

Sembra che a casa Morra non ci sia mai pace. 

Dopo il ritorno del capofamiglia, un altro mistero fa sì che l’incubo si ripeta… 
Lorenzo, il figlio di Morra, è in chiesa ad aspettare Irene la sua promessa sposa che non si presenta alla cerimonia. Sembra svanita nel nulla. 
Un mistero nel mistero quando si scopre che un bambino ospite di una Casa Famiglia in cui Irene presta servizio come volontaria, è sparito nel nulla. 
I maggiori sospetti ricadono su Lorenzo! Irene potrebbe essere fuggita perché lo ha trovato con un’altra donna nel loro nido d’amore, alla vigilia delle nozze. 
Lorenzo è distrutto e commette un gravissimo errore nella produzione della birra…
Viene subito sostituito da Valerio Costa (Massimo Poggio) che da uomo di Marketing ambizioso trasforma il problema in un’opportunità.
Per saperne di più…Fattitaliani.it ha intervistato Massimo Poggio.

Che personaggio è Valerio Costa socio del Consorzio?  
E’ un personaggio ambiguo! Ha una vita apparentemente normale, ha una famiglia ed è un po’ manipolatore, attraverso la sua influenza e il suo ascendente nei confronti di Milena che è la figlia di Morra farà in modo di entrare all’interno dell’azienda, prendere piede e scalzare un po’ di persone per diventarne Capo. E’ un personaggio abbastanza negativo.

Addirittura lo definiscono un infame… 
Per certi versi è anche un infame. Lo è nelle sue dinamiche comportamentali ma non posso anticipare nulla. Diciamo che ha un problema nella relazione uomo-donna di qualche tipo e spesso questo può sfociare in episodi non piacevoli. Questa sua dinamica e questo suo potere manipolatore di intrufolarsi nelle situazioni, lo porterà poi ad insinuarsi all’interno dell’azienda. 
Perché ogni personaggio è un enigma da decifrare? 
Penso che sia una dinamica che a me piacerebbe vedere in una qualunque serie o in qualunque film e quindi lo trovo estremamente interessante. E’ come se allenasse la mente e la TV diventa interattiva. Aiuta a non rendere passiva la Televisione. 
La verità viene prima di qualsiasi cosa o c’è prima la lealtà? 
Credo che nel momento in cui un rapporto è leale, la verità viene un po’ da sé.
L’attore è il mestiere più difficile del mondo. Cosa ne pensi dopo tanti anni di carriera? 
Non so se lo sia! Sicuramente non è semplice e la cosa difficile al di là dell’estro creativo e del momento della creazione che fa parte di qualunque lavoro artistico, è difficile mantenere vivo l’entusiasmo per questo lavoro che va continuamente alimentato di interesse, di notizie, di ricerca, di cultura. In questo senso è difficile non farlo diventare mai qualcosa di ripetitivo. 
Cosa hai portato di tuo nel personaggio di Valerio Costa e quanto te ne distanzi? In una certa misura ho portato il mio in una certa misura, non posso dire altro perché anticiperei delle notizie sulla trama. Diciamo che per una serie di dinamiche prendo totalmente le distanze.

Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

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