Kaos 2017, Pancrazia Buzzurro finalista con "Il funerale del Grande Coglione": uso la parola scritta come fosse colore. L'intervista di Fattitaliani

Continuano le interviste di Fattitaliani ai finalisti di Kaos 2017, festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana, che quest'anno si svolgerà ad Agrigento il 9 e 10 dicembre nella nuova sede dell’Accademia di Belle Arti Michelangelo. Fra i cinque titoli per la narrativa in lizza per il premio c'è l'artista Pancrazia Buzzurro che con Armando Siciliano editore ha pubblicato "Il funerale del Grande Coglione" raccolta di sette racconti. L'abbiamo intervistata.

Ovviamente la prima curiosità riguarda il Gran Coglione... chi è? Chi potrebbe essere? 
È importante precisare che si tratta del "Grande Coglione", in quanto l'aggettivo "Gran" sminuirebbe la Sua monumentalità. Infatti il Grande Coglione altri non è che il monumento, la stele in memoria delle vittime del "candido omicida". L'epitaffio è la prosa della scrittrice o la pittura dell'artista. Se io fossi musicista il Grande Coglione svolazzerebbe delicato ed impalpabile sulle note di una melodia dolcissima.
Quale filo rosso lega i vari racconti del libro?
Il filo rosso che lega i 7 racconti è la sublimazione della vendetta delle vittime del candido omicida. Il "fallo" è il mezzo il cui detentore usa per esercitare il proprio potere, sia esso sessuale, politico o religioso. Il modus operandi del candido omicida è pulito, raffinato: egli opera con estrema pazienza, come la goccia che stilla sulla pietra scavandola nei millenni. E lo stillicidio psicologico può cambiare la Storia più di una guerra sanguinosa. Questa tipologia di assassino predilige vittime intelligenti, ricche nello spirito, che possiedano la libertà di pensiero e che sia impossibile sottomettere al giogo. E lui, come qualsiasi forma di potere, non ama ciò che non capisce e ancor meno chi non può cambiare. Però li teme, quindi li sopprime. Delitti eleganti, senza spargimento di sangue. Per questo motivo era necessario sublimare la vendetta rendendola pulita quanto il misfatto. Le vittime sceglieranno le loro armi con pazienza, le concepiranno nella mente dell'artista e con la sua complicità giustizieranno il raffinato omicida. L'Arte cancellerà le impronte.
Ci sono dei temi più ricorrenti in questo libro e in generale nella sua scrittura? 
Sì, c'è un tema ricorrente: l'incapacità dell'uomo di amare la donna senza chiederle il sacrificio della sua intelligenza.
"La mano di mio padre" olio su tela (particolare)
Ci sono delle occasioni in cui le sue qualità di artista e scrittrice si incontrano? Ci sono delle reciproche influenze? 
Chi ha letto il libro mi ha detto: "Sembra uno dei tuoi dipinti". È vero. Senza volerlo uso la parola scritta come fosse colore. Vengo distratta dalla ricerca dell'Armonia.
               "IL VOTO"Autoritratto con Pepe
I motivi ispiratori si differenziano?
C'è un unico motivo ispiratore: l'Amore.
Contenta della candidature al Premio Kaos?
Se avessi scritto questo libro nel Medioevo, sarei stata condannata al rogo. Invece Kaos elogia la strega salvandola dall'autodafé. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata
Kaos 2017, leggi anche:
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top