Puigdemont "Manneken Pis" a Bruxelles: Madrid non ha voluto il dialogo

Non chiederà asilo al Belgio l’ex presidente catalano Carles Puigdemont che da Bruxelles ha parlato in tre lingue diverse, per “poter esprimere il problema catalano nel cuore dell’Europa” per la quale, però, la vicenda è e rimane una questione interna spagnola. Intanto nel web si è diffusa la tanto simpatica quanto eloquente immagine che lo vede trasformato nella piccola statua simbolo di Bruxelles...

Puigdemont era accompagnato da cinque dei suoi ministri, mentre a Madrid la Corte Costituzionale spagnola decideva di sospendere la dichiarazione unilaterale di indipendenza proclamata la settimana scorsa da Barcellona. 
L’ex presidente della Generalitat punta il dito contro la Spagna, spiega che i catalani volevano il dialogo ma che non è stato possibile e che l’eventuale violenza sarà una decisione di Madrid, perché la denuncia del procuratore spagnolo persegue idee e persone, non un reato. Puigdemont  si dice poi pronto ad accettare la sfida delle elezioni, al tempo stesso chiede se Madrid saprà rispettare i risultati del 21 dicembre. L’intenzione, conclude, non è sfuggire alla giustizia ma confrontarsi in modo politico, quindi si continua a lavorare, perché il governo non è “mai stato abbandonato”.

Fattitaliani

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